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Autore: tre 88    20/12/2011    4 recensioni
Questa ONE-SHOT parla di ciò che secondo me Rouge pensa dopo aver saputo della morte di Roger.
Adoro questi due personaggi e non potevo non scrivere qualcosa su di loro.
Spero che vi possa piacere, vi auguro buona lettura. ^^
E' sotto Spoiler solo per chi segue l'anime/manga in italiano.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Gold D. Roger
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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ROGER AND ROUGE
 


 

In cima al promontorio dell’isola di Baterilla, Rouge osservò il sole che tramontava nell’oceano trattenendo le lacrime.
 

Aveva appena letto sul giornale che l’uomo che amava era stato giustiziato, nonostante il dolore lei non voleva piangere perché a lui piaceva molto il suo sorriso:
 

 
Sai Roger, la voglia di piangere è grande ma ti ho promesso che non avrei mai smesso di sorridere…

E anch’io come te mantengo la parola data.

Ricordo ancora il giorno in cui ci siamo conosciuti e quel giorno non avrei mai creduto di innamorarmi del futuro Re dei pirati…

E invece eccomi qui, a trattenere le lacrime che vorrei tanto versare per te…

Ma io voglio sorridere per te e per nostro figlio.

 
La giovane donna accarezzò il grembo e sorrise:

 
Fin da bambina sono sempre stata attratta dai pirati…

Persone libere che vivono grandi avventure seguendo i loro sogni…

E’ questo che ho sempre pensato di voi pirati.

Da piccola non giocavo con le mie coetanee…

Ma passavo intere giornate all’unica locanda dell’isola ad ascoltare ciò che i pirati raccontavano…

Quanto amavo quei racconti anche se molti di essi erano pura immaginazione di quelle persone ubriache.

Le mie coetanee sognavano di incontrare un principe…

Io invece sognavo di incontrare un pirata.

Crescendo la mia attrazione per i pirati non è affatto cambiata e mi misi a lavorare alla locanda…

Lavorando lì persi il desiderio di incontrare un pirata, tutti quelli che venivano alla locanda erano solo dei vecchi ubriaconi…

Ogni giorno mi domandavo dove fossero gli uomini liberi e sognatori che credevo che fossero tutti i pirati.

Un giorno trovai la risposta…

Quel giorno in cui tu sei entrato nella mia vita cambiandola in meglio.

 
Rouge sorrise al ricordo di quel giorno, un giorno lontano di anni:

 
Quando ci siamo conosciuti io avevo solo diciotto anni e tu dal nulla sei apparso nella mia vita, Roger.

Quella sera ero annoiata e osservavo gli ubriaconi mentre si scolavano interi boccali di rum…

Quando dalla porta entrò una piccola e bizzarra ciurma di pirati…

In un attimo quella ciurma di pazzi scatenò una vera e propria festa…

C’era chi cantava e ballava…

Chi rideva e beveva…

E chi raccontava tutto ciò che gli passava alla mente.

 
Un sorriso malinconico apparve sul volto della giovane donna, quanto gli mancavano quei pazzi e quanto gli mancava lui:

 
Io li osservai rapita e mi dissi:

“Sono questi i veri pirati.”

Ero così incantata che mi presi un bello spavento quando all’improvviso mi apparve davanti un ragazzo poco più grande di me con in testa un buffo cappello di paglia e un sorriso che non dimenticherò mai, quel pirata che poi è diventa l’uomo della mia vita.

Roger, eri tu che apparso dal nulla mi hai spaventato...
Non ti avevo visto ne entrare nella locanda ne avvicinarti al bancone.

Il mio primo pensiero su di te era stato:

“Carino ma antipatico.”

Tu avevi notato la mia espressione dovuta allo spavento e sei scoppiato a ridere…

Mi offesi e ti ignorai ma tu tra le risate mi dissi:

-Scusa non volevo offenderti. Potresti darmi un bicchiere di rum?-

Ti sei dimostrato una persona gentile e subito dopo ti sei dimostrato anche molto bizzarro.

Ti diedi un boccale di rum ma invece di berlo mi hai domandato se avevo un sogno…

Una domanda che mi ha spiazzato completamente.

 
Rouge rise al ricordo della prima conversazione avuta con lui:

 
-Tu, hai un sogno?-

Io non sapevo che rispondere e ti dissi la prima cosa che mi era venuta in mente ignara che ciò che stavo per dire si sarebbe avverato veramente e proprio con te:

-Mi piacerebbe incontrare un uomo e mettere su famiglia, ovviamente questo è un sogno che hanno tutte le ragazze.-

La tua faccia era così buffa dopo che io ti risposi che sorrisi, tu invece avevi nascosto il tuo volto sotto a quel buffo cappello per poi ridere:

-E’ pur sempre un sogno. Comunque io sono Roger, tanto piacere di conoscerti.-

In quel momento intuii che era inutile capirti, ci eravamo appena incontrati e tu ti comportavi come se fossimo sempre stati amici:

-Io sono Rouge, il piacere è tutto mio.-

Mi venne spontaneo farti la stessa domanda che tu mi feci:

-E tu, ce l’hai un sogno?-

Roger, non dimenticherò mai il tuo sguardo e il tuo sorriso quando mi hai risposto:

-Un sogno? Certo che ce l’ho o non avrebbe senso essere un pirata. Il mio sogno è semplice, voglio ribaltare il mondo e diventare il più grande tra tutti i pirati.-

Questa volta fui io a scoppiare a ridere mentre tu sorridevi:

-Pure tu non mi prendi sul serio, ma ribalterò veramente il mondo anche se nessuno mi vuole credere.-

Io smisi di ridere:

-Non rido per questo ma perché non mi sembra molto semplice come sogno, ma sono certa che con impegno riuscirai a realizzarlo.-

Le mie parole ti sorpresero:

-Quindi non mi consideri un pazzo?-

Roger, tu per me sei un pazzo ma per via del tuo carattere che più volte ti ha messo nei guai:

-No, anzi trovo che sia un bel sogno.-

Tu risi e chiamai colui che divenne il mio migliore amico:

-Ray, c’è qualcuno che non mi considera un pazzo.-

Ricordo ancora la risposta di Ray:

-Sarà un pazzo anche quel qualcuno.-

Avevi ragione Ray, io sono pazza perché amo un pirata che ha ribaltato il mondo.

Risi alla risposta del tuo vice capitano e quando tornai ad osservarti tu non c’eri più…

Eri sparito nel nulla come eri apparso.

 
Rouge rise, non si era mai abituata al fatto che il suo Roger aveva l’abitudine di apparire e sparire nel nulla:

 
Nonostante eri sparito sapevo che ti avrei rivisto molto presto…

Infatti ci siamo rivisti il giorno seguente al promontorio dove mi trovo ora.

Siete rimasti qui a Baterilla per qualche settimana e io passavo le giornate con te sul promontorio e alla sera rimanevo con la tua ciurma facendo amicizia con Ray e tutti gli altri.

Roger, abbiamo parlato molto in quei giorni…

Eri all’inizio del tuo viaggio e ambivi ad entrare nel Grande Blu…

Ma nonostante eri solo all’inizio avevi già vissuto molte avventure…

Avventure di cui mi hai parlato in quei giorni e io ti ascoltavo rapita…

Sapevo che ciò che dicevi era tutto vero e non erano menzogne.

Roger, in pochi giorni io ero già innamorata di te e poco prima che tu partissi per nuove avventure ci siamo accorti di provare gli stessi sentimenti.

 
La giovane donna ricordava ancora la promessa che si scambiassero quel giorno:

 
Dopo qualche giorno che stavamo insieme tu sei partito…

Ormai la nave era stata riparata e l’oceano ti stava chiamando…

Ricordo ancora le tue parole di quel giorno lontano:

-Rouge, ti do la mia parola che quando avrò attraversato tutti i mari e avrò realizzato il mio sogno ritornerò da te, questa è una promessa.-

Io piansi lacrime ma non di tristezza ma di gioia:

-Rimarrò qui ad aspettarti anche a costo di aspettarti per tutta la vita.-

Tu mi sorrisi e io mi sentii più tranquilla:

-Tieni gli occhi fissi sull’orizzonte, un giorno tornerò da te.-

Con un bacio suggellammo la promessa poi ti vidi andare alla tua nave.

Rimasi sul promontorio ad osservare la tua nave sparire all’orizzonte certa che un giorno l’avrei vista tornare.

 
Rouge sorrise, anche se erano passati anni Roger aveva mantenuto quella promessa:

 
Ogni monte libero lo passavo qui al promontorio ad osservare l’oceano in attesa del tuo ritorno…

Ogni giorno leggevo gli articoli che parlavano di te…

Ogni volta che la tua taglia aumentava pensavo:

“Un altro passo avanti verso il tuo sogno, Roger.”

E’ così che ho passato questi dieci lunghi anni…

Poi un giorno di tre mesi fa lessi sul giornale che avevi attraversato tutta la rotta del Grande Blu…

Che avevi nascosto un tesoro…

Ma soprattutto lessi che ora eri il Re di tutti i pirati.

Mi sono sentita felice per te…

Dopo un mese che avevo letto quell’articolo dal promontorio vidi arrivare una nave mai vista…

Ma riconobbi subito il vessillo che sventolava sull’albero maestro…

Roger, dopo dieci anni eri finalmente tornato da me.

 
La giovane donna si lasciò sfuggire una lacrima, sembrava che fossero passati secoli dal giorno in cui lui era ritornato e invece erano passati solo due mesi:

 
Mi precipitai al porto e quando arrivai ti vidi lì ad aspettarmi.

Non c’era più il ragazzo con il buffo capello di paglia che conobbi anni prima…

Il cappello lo avevi sostituito con un cappotto rosso e lo avevi dato a Shanks…

Non eri più un ragazzo ma un uomo che aveva realizzato il suo sogno…

Ma il tuo sorriso che amo tanto c’era ancora nascosto sotto a quei baffi che ti sei fatto crescere e che per me ti stanno molto bene.

Appena ti vidi mi buttai tra le tue braccia e tu mi strinsi a te:

-Sono tornato.-

Semplici parole che mi resino molto contenta…

Ma dentro di me sentivo che presto ti avrei perso per sempre e purtroppo avevo ragione.

 
Rouge cercò di non piangere ma gli era impossibile, era ormai passata una settimana da quando lui se ne era andato per sempre e a lei già mancava moltissimo:

 
Una settimana fa tutto è iniziato e finito…

Quel giorno eravamo proprio qui al promontorio e io avevo una cosa molto importante da dirti:

-Roger, aspetto un bambino.-

Stando con te ho imparato ad essere diretta…

Appena ti dissi che saresti diventato padre tu sorrisi:

-Sono davvero contento, è davvero una bella notizia. Ora sono convinto ti aver preso la decisione giusta.-

Io non capivo ma sentivo dentro di me che era meglio non capire:

-Rouge, avrei preferito non dirti nulla ma mi sembra giusto che tu lo sappia. Tre anni fa Crocus mi disse che ero gravemente malato e che mi rimaneva poco da vivere, ormai non mi rimane più molto tempo.-

Io piansi a quelle parole, il bimbo nel mio grembo era il nostro inizio ma la tua malattia era la fine di tutto:

-Non piangere, mi piace il tuo sorriso e quindi non devi piangere.-

Annuì e mi sforzai a sorridere:

-Di che decisione parlavi prima?-

Tu mi sorrisi:

-Domani partiremo e questo sarà il nostro ultimo viaggio. Scioglierò la ciurma e mi consegnerò alla marina, così facendo proteggerò i miei uomini ma soprattutto proteggerò te e il bambino.-

Prima di poter dire qualcosa tu aggiunsi:

-Con la mia esecuzione ribalterò il mondo e poi Rouge, io non morirò.-

Le tue parole mi colpirono molto, volevi farti giustiziare e non capivo ciò che volevi dirmi:

-Rouge, un uomo muore veramente solo se viene dimenticato e io farò in mondo che nessuno mi dimenticherà.-

Mi baciasti il nostro ultimo bacio:

-Questo non è un addio ma un arrivederci.-

Roger, dopo quelle parole tu sei sparito nel nulla e io rimasi lì da sola…

Mentre osservavo la “Oro Jackson” allontanarsi per sempre desideravo buttarmi giù dal promontorio, non potevo vivere senza di te…

Ma poi il bimbo nel mio grembo a scalciato facendomi ricordare che io avevo il dovere di vivere per nostro figlio.

 
Rouge ormai stava piangendo, il giornale dove aveva letto dell’esecuzione di Roger volò via verso l’oceano:

-Ci sei riuscito Roger, le tue ultime parole hanno ribaltato il mondo dando vita ad una nuova era, l’era dei pirati e tu ne sei il Re.-

La giovane donna appoggiò la mano sul grembo e sorrise:

-A costo della vita proteggerò nostro figlio tu veglia su di noi, Roger.-

Rouge alzò lo sguardo verso il cielo tinto di rosso:

-Un giorno saremo di nuovo insieme, a presto Roger.-

Il fiore che portava tra i capelli volò nell’oceano…

Quell’oceano che aveva portato Roger da Rouge.

Rouge sapeva che il suo amato pirata era lì accanto a lei e che mai l’avrebbe abbandonata.
 


FINE

 

 

(1.972 parole, titolo compreso)


 



  

 
 

Ciao, eccomi qui.

Questa ONE-SHOT è il mio regalo di Natale per tutte/i coloro che hanno letto e recensito le mie storie, sono contenta che avete letto ciò che ho scritto e per ringraziarvi vi regalo questa ultima ONE-SHOT del 2011, spero che vi sia piaciuta. ^^

Adoro Roger e Rouge e ho sempre voluto scrivere qualcosa su di loro, una storia mi era impossibile perché non saprei da che parte incominciare e quindi ho pensato di scrivere un’ONE-SHOT (che per altro è un papiro ^^’), essendo due personaggi avvolti dal mistero (dato che si sa poco su di loro) sono andata di fantasia.

Ho sempre pensato che i due si siano conosciuti da ragazzi, quando Roger aveva appena iniziato il suo viaggio e dopo aver realizzato il suo sogno tornava da Rouge, ecco come è nata questa ONE-SHOT (e poi Ace c’è sempre, anche se il suo nome non viene fatto XD).
La maggior parte delle frasi dette da loro sono frutto della mia mente però alcune frasi dette da Roger (ovvero che ribalterà il mondo o che non morirà) sono frasi che lui ha detto a Ray e che io ho pensato di fargliele dire anche a Rouge, mentre la frase “tieni gli occhi fissi sull’orizzonte” è una frase presa dal terzo film dei “Pirati dei Caraibi” se ricordo bene (comunque è una frase presa da un film ^^’).

Ultima cosa e poi evaporo, l’ispirazione è tornata e durante le vacanze natalizie porterò avanti la raccolta sui “mugiwara” così a Gennaio riprenderò ad aggiornare. ^^

Ringrazio Killy per avermi consigliato quale immagine mettere, ero indecisa tra questa e un'altra e ho chiesto un consiglio a lei. ^^


Ci si rivede nel 2012 ragazze/i!

 

A presto, ciao.
  

BUON NATALE   e FELICE ANNO NUOVO
 

 
 

 
 
 
  

 

  
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