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Autore: _Atlas    21/12/2011    1 recensioni
Zazzy, un grosso gatto nero.
Song, una minuta gatta grigio chiaro.
Costa, un gatto rosso tigrato.
Loro e tanti altri sono i personaggi che animeranno questa storia.
Tra colpi di scena, avventure, esplorazioni e misteri,.. come se la caveranno i nostri eroi?
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Perdonatemi, la trama non ce l'ho in mente, ancora...
Sarà influenzata dalle vostre recensioni mano a mano che procederemo :3
Lo so, è scontatissimo, ma per ora come presentazione non ho niente di meglio, mi spiace... se avete suggerimenti, sono bene accetti! °-^
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Morning

Quando un rapido soffio di vento scostò le folte fronde della betulla che ombreggiava il muretto su cui era raggomitolato a dormire, facendo filtrare per pochi secondi un abbagliante raggio di sole, Zazzy aprì gli occhi e si rizzò a sedere, infastidito.
Il gatto nero dagli occhi color ghiaccio soffiò di disappunto e prese a leccarsi una spalla, mentre ancora chiazze rosse e gialle gli danzavano davanti agli occhi, stizzito come non mai da quel brusco risveglio; proprio a lui, che era abituato a destarsi dolcemente con il tepore del sole pomeridiano a scaldargli il corto pelo corvino.
Essere accecato non rientra di certo nella mia lista di attività giornaliere. Pensò, facendo guizzare le orecchie.
Zazzy si stiracchiò voluttuosamente, inarcando la lustra schiena lucente al sole primaverile, e si incamminò per l’assolato muretto di sassi con la coda eretta, bella gonfia sulla parte terminale.
Il gatto si mosse agile sulle zampe sottili, saltando elegantemente un punto in cui una lastra candida del muricciolo era poco stabile e, balzato su una staccionata di legno rustico, saltò in un giardino.
Il contatto dei polpastrelli con l’erbetta verde e fresca gli procurò un brivido lungo la groppa, che gli fece fremere le lunghe vibrisse e socchiudere gli occhi.
Zazzy fece scattare le orecchie un paio di volte e si sedette con le zampe elegantemente unite e la coda arcuata accanto al fianco sinistro.
Una volta sistemato, sollevò il mento, sbattè un paio di volte le palpebre e gnaulò sonoramente in direzione dell’abitazione di fronte a lui.
Poco dopo, dalla gattaiola posizionata nella porta di legno scuro, sgusciò fuori una graziosa gatta grigio chiaro a pelo corto, che si affrettò a trottare con la sottile coda ritta appresso a Zazzy.
“Song.” Salutò il gatto nero, chinando leggermente il capo.
La micia, affianco a lui, pareva minuta e fragile, come se fosse stata di vetro.
Song fece le fusa in segno di saluto ed osservò l’amico con i luminosi occhi turchesi, decorati da pagliuzze verdi e blu.
“Zazzy, non devi salutarmi ogni volta in modo formale. Ci conosciamo da tanto tempo, ormai!”
Il gatto nero ghignò e, alzandosi, lanciò un’occhiata divertita alla gatta bianca.
“Sono un gentiluomo, io!”
“Un gentilgatto, vorrai dire.” Ridacchiò Song, inclinando il muso da un lato.
Per tutta risposta, Zazzy si limitò a socchiudere gli occhi, sornione, e a girarle le spalle, incamminandosi verso la staccionata.
Song scosse la testa, divertita, e lo seguì balzando sullo steccato e posizionandosi accanto a lui.
“Allora, signor snob, che cosa dice la tua lista delle attività, oggi?” Chiese la gatta, arricciando il nasino roseo.
“Dormire e mangiare.” Borbottò Zazzy, mentre con movimenti regolari e misurati si lavava il muso con la zampa destra.
“Molto originale.” Ridacchiò Song, spostando lo sguardo davanti a sé.
La micetta colse un leggero movimento al di sotto delle fronde della siepe che circondava il giardino della casa di fronte a loro, e dalle frasche emerse il figurino di un gatto tigrato arancione.
La gatta miagolò felice e diede una zampata leggera al gatto nero di fianco a lei che, distratto, stava ancora toelettandosi. Lui riabbassò la zampa e la guardò infastidito.
“Zazzy, guarda! C’è Costa!” Esclamò Song.
Zazzy portò lo sguardo al gatto tigrato, che non si era ancora accorto di loro, e constatò con uno scatto delle orecchie che era proprio l’amico Costa.
Senza dire una parola, il nero saltò giù dalla recinzione, seguito in tacito accordo dalla micia, e si diresse con passo morbido verso il gatto arancio.
“Hei, Costa.” Salutò Zazzy, ormai a pochi passi di distanza dall’amico.
Il rosso si girò sorpreso, ma quando riconobbe i due gatti i suoi occhi nocciola si illuminarono.
“Zazzy! Song! Come va?”
“Molto bene, grazie.” Rispose educatamente la micetta, mentre il gatto nero si limitò ad annuire.
Costa sorrise, e toccò amichevolmente il naso di Zazzy e di Song con il suo.
“Dai, andiamo a fare una passeggiata. Ho voglia di parlare con voi di un paio di novità.” Propose il gatto rosso, con l’approvazione della bianca e del nero.
I tre si incamminarono tranquillamente per il marciapiede, diretti verso il luogo più tranquillo del paesello: il parco.







L’Angolo di Zazzy
Zazzy è tornato con niente di meno che... la storia di Zazzy!! XD
Che ve ne pare come inizio?
Passerà un po’ prima che lo continui, e più voi recensite più probabilità ci sono di un aggiornamento rapido.
Bene, è tutto nelle vostre umilissime mani.

A presto, spero!

Bacioni <3 Zazzy



   
 
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