Harike...

Ciao piccolo Harike ti ricordi di me?
Ti ricordi della tua Kage?
So di averti colpito al cuore con questo nome,te lo ricordi,vero?
Non ti sei dimenticato lo so per certezza,non si può dimenticare un'amicizia come la nostra;immensa come te piccolo grande uragano che non sei altro!
Proprio l'altro giorno ho sentito parlare di te in TV;ce l'hai fatta finalmente!Non ne ho mai dubitato.
Ieri mentre svogliata pigiavo a caso i tasti del telecomando ho trovato qualcosa di interessante,e ti ho visto lì:attento,vigile,come solo tu sai fare , mentre i telecronisti parlavano bene di te "La futura promessa del calcio mondiale " o "L'SGGK" come ti chiamano loro.
Hai solo 15 anni ,ma in campo non si nota affatto,sembri adulto come i tuoi compagni di squadra;ma sei ancora e sarai per sempre un bambino per me.
Quel bambino sveglio,un po' presuntuosetto con il suo fedele cappellino rosso sempre calcato in testa che mi prendeva sempre in giro perchè ero un maschiaccio,o forse eri solo geloso perchè allora giocavo bene quanto te piccolo Harike.
Sai ce l'ho ancora il tuo prezioso berretto rosso,mi ricordo sai quando dicevi che lo portavi solo perchè il sole ti dava fastidio e non riuscivi a vedere la palla,ma era solo una scusa,in verità quello era la tua barriera di difesa;quando non sapevi cosa dire ,ti sentivi offeso o anche quando ti vergognavi te lo calcavi ulteriormente in testa.Era dietro quel cappellino che celavi le tue emozioni,avevi paura di estraniarle al mondo;in fondo eri timido piccolo Harike,volevi far credere di essere un duro ,ma era tutta finzione.Io ero l'unica in grado di leggerti dentro ,eri di cristallo per me,non avevi segreti:tanto che nessuno altro me  fu in grado di alzarti la visiera e decifrare ogni tuo pensiero,e guardarti finalmente negli occhi,farti imbarazzare davanti a tutti.
Quell'estate me la facesti pagare per quel gesto,ma sapevo che non eri arrabbiato con me ,ma con te stesso perchè avevi scoperto di avere delle debolezze.
Per il resto la nostra amicizia era una cosa speciale,da custodire come una perla,ti avevo chiamato Harike perchè significava uragano e tu mi chiamavi Kage perchè ero un maschiaccio impertinente ed impulsivo,come un uragano che arriva quando meno te l'aspetti Kage significava ombra ;io ero la tua ombra sotto qualsiasi aspetto perchè sapevo di averti sconvolto la vita con quel gesto.
Un giorno mi dissi che se continuavo a farti fare figuracce del genere sarebbe arrivato veramente un uragano che mi avrebbe spazzato via.
Era per questo che stavamo ore e ore seduti sui margini del fiume a fissare il cielo;lì mi confidavi i tuoi segreti,le tue paure e i tuoi stati d'animo.Stavamo lì fino a quando all'orizzonte non si ampliava il crepuscolo.Per noi era quella l'ora di tornare a casa.
Mi ricordo tutto come se fosse ieri,non sai quanto mi spezzasti il cuore quando mi dissi che saresti dovuto partire per la Germania.Non credo di averti mai detto quanto ti amavo,di come ero inevitabilmente e follemente innamorata di te,è stato il mio rimorso più grande non averti detto quello che provavo prima che tu partissi.
Questo mi sembra il modo più sbagliato per dirtelo ,così in una lettera,ma sono anni che mi tengo questo sentimento nel cuore e non ce la facevo più.
Sappi comunque che quando e se tornerai le porte del mio cuore saranno sempre aperte.
Non dimenticherò mai le sfumature della tua voce ,il tuo modo di fare e di mbarazzarti,niente,non dimenticherò mai niente.
Grazie per le avventure che mi hai fatto vivere piccolo Harike,per sempre tua Kage