Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi
Segui la storia  |      
Autore: Yumeji    21/12/2011    1 recensioni
David si è trasferito da poco, non conosce il luogo, non conosce le persone e, di certo, nessuno gli ha mai riferito dei tragici eventi avvenuti nel losco passato di quel pittoresco e apparentemente pacifico paesino di provincia.
Perchè poi un ragazzo cosi giovane e brillate abbia deciso di abitare in un luogo cosi isolata è un altro mistero.
Se qualcuno glielo chiedesse David avrebbe risposto: "Perchè odio i rumori molesti e non mi piace essere osservato"
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
gabriel koloscha _ David Brach
Sguardo Scarlatto:
Capitolo 0.0 Prologo


La terra bruciava tingendo di denso fumo nero il cielo da prima limpido, creando spesse nubi che salirono in alto a coprire il sole. Calarono le tenebre.

Divenne improvvisamente notte in quella tarda mattinata primaverile e silenzio, non più un suono si poté udire. Il tutto sembrò cadere in un universo fantastico, irreale, da sembrar un sogno (un incubo).  L’intenso puzzo di benzina, però frantumò presto quella gracile speranza.
Calò il silenzio più assoluto, dopo le urla e le grida, interrottò solo dal crepitio del fuoco che lentamente avanzava, avvicinandosi sempre più al nero sentiero tracciato dal contenuto della cisterna, riversatosi sulla strada. Un camion si era ribaltato. Il fuoco divampava mescolandosi al rosso del sangue, il quale, simile a lacrime scarlatte, sembrava fuoruscire dallo stesso asfalto, carbonizzando i corpi che rimanevano immobili a terra.
Mai prima di allora i suoi occhi si erano posati su un simile disastro, mai prima di allora avrebbe pensato potesse succedere un evento simile in un luogo tanto tranquillo e spensierato.
Eppure la tragedia era avvenuta, in un giorno che tanto era sembrato simile a molti altri.
Non aveva avuto nessuna strana sensazione quando era uscito di casa solo poche ore prima, non vi era stato niente a preannunciargli quell’incidente. La sua era stata una bella giornata.
Quante volte capita (a ciascuno di noi), di sentire le varie tragedie avvenute po’ qui, un po’ la, in ogni parte del mondo, sappiamo tutti che accadono, ma nessuno prende veramente in considerazione che possano accadere proprio a noi stessi.
“Infondo, il globo è cosi vasto, perché dovrebbe capitare una cosa simile proprio a me? “ Ci si dice, per questo si è tutti cosi impreparati quando accade.
Per questo Gabriel non poteva. Non riusciva a credere di essere finito in un incidente simile.
“è un incubo... Questo è solo un incubo!!!” si ripeteva il ragazzo agitandosi disperato, riversando amare lacrime sul proprio viso dal incarnato chiaro, graffiando con le unghie l’asfalto cercando di trascinarsi via da quell'orrore, strappandosi la pelle delle mani, ridotte ormai in carne viva, ignorando il dolore solo grazie alla folle paura che lo attanagliava. Le fiamme però lo circondavano, il calore si faceva sempre più insopportabile. Ancora, ancora e ancora tentò di fuggire dalla prigionia di metallo che lo intrappolava sotto i resti di una macchina accartocciata, ridotta ad un misero scheletro dopo il violento impatto. “Si... è solo un brutto sogno! Adesso mia madre verrà ad urlarmi dietro perché sto ancora poltrendo e io mi risveglierò nel mio letto...” continuava ad illudersi mentre con il busto cercava di portarsi avanti, trascinandosi con i gomiti dopo che le mani si erano scarnificate a tal punto da poterne vedere l’osso. Lentamente però la gelida consapevolezza della morte calò su di lui, il suo cuore sembrò mancare un battito nel comprendere la sua immediata fine, la vista gli si annebbiò, e non a causa delle lacrime che scorrevano senza controllo sulle sue guance arrossate dal calore del fuoco.
- NO! NON VOGLIO MORIRE!!!- urlò con quanta voce gli fosse rimasta, ben poca in realtà, il fumo gli aveva colmato i polmoni soffocandolo. E fu in quel momento, in quel suo ultimo rantolo disperato che l’occhio del ragazzo cadde poco lontano da lui, a solo qualche metro di distanza. Lì, dove un larga pozza nera aveva preso posto sulla strada e dove l’incendio si stava per propagare. Gabriel sapeva che cos’era quel liquido scuro, -No... NON è vero! – gridò dimenticandosi del fuoco arrivatogli cosi vicino da iniziare a divorargli le carni, - NON è POSSIBILE!!- furono le sue ultime parole prima di scoppiare a ridere. Si, rise. Rise come mai aveva fatto prima di allora, lo fece cosi tanto che persino la terra sembrò fermarsi un istante ad ascoltarlo. Il tempo si bloccò in un momento lungo quanto l’ eternità ad udire la sua risata, nell’istante in cui le fiamme raggiungevano la cisterna piena di cherosene.
Una risate malsana, una risata di chi si era rifugiato nella follia. Di chi non aveva più nulla da perdere perché ormai non aveva più niente, ricolma solo di dolore e di rimpianti.
-WHAHAHAHAHAAAAAA!!!-
Con quel riso sulle labbra Gabriel Koloscka, studente liceale di 17 anni, abbandonò questo mondo per sempre...

... o almeno cosi avrebbe dovuto essere

---
Bene, salve a tutti, è la prima volta che mi cimeto in una storia sopprannaturale, ma quest'idea mi frullava in testa già da un pò e alla fine non hi resistito all'impulso (essendo un'amante del genere era solo una questione di tempo xD xD ). In principio era nata come FF, ma mi sono trovata troppo limitata quindi, eccola qui.
Piccola spiegazione: scusatemi per il capitolo all'apparenza inconcludente, ma è praticamente cosi che risulta ogni prologo ( xD xD ), anche la mancanza di un reale ambiente è calcolata (spero sia abbastanza chiaro che sia una strada, però ^^''' ), anche se raccontato in terza persona questo prologo era pur sempre dal punto di vista di Gabriel, era una descrizione di cosa vedeva lui in quel momento e ho pensato (visto che fortunatamente non mi è mai capitato nulla del genere), che non riuscisse a vedere molte cose che gli stavano attorno, anche se l'ambiente in torno a lui era in realtà un luogo familiare.
Cooomqunque spero di avervi interessato, non sono ancora molto esperta nello scrivere su questo genere (quindi, se il mio racconto sa da aria tritta e ritritta, sorry xD ), la trama si sviluppera pian piano con la presentazione degli altri personaggi. COMMENTATE, PLEASE
bye-bye ;-)))
  
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Fantasmi / Vai alla pagina dell'autore: Yumeji