Sono pronta o forse no?
Il dubbio mi attanaglia.
Mi vedo pronta, ma non sento la stessa cosa.
Gli occhi e il cuore non vanno a braccetto.
Mi ritrovo a pensare queste cose mentre mi guardo da parecchio tempo allo specchio, forse spero che il tempo migliori l’aspetto:
Il trucco è ben fatto, il fondotinta dà colore al mio cereo viso, l'ombretto rosa mi contorna gli occhi,il color violetto della matita vivacizza il tutto, e il rossetto rosso spicca sulla pelle colorata.
I capelli pettinati accuratamente li tengo sciolti dai soliti odango, infatti, sono mossi e liberi di farsi adorare da tutti.
Per quell’occasione ho pensato di mettermi un abito particolare, nero a tubino, con i volant sulla gonna che, a parere mio, nasconde leggermente le mie forme pronunciate.
Ai piedi porto un bellissimo paio di decolté neri, con un tacco molto alto che slanciano la mia figura.
Rimango a pensare all’imminente serata per qualche istante, per poi uscire salutando la mia famiglia.
Sto andando alla festa dell'ultimo anno di liceo.
Sono agitata, non amo molto le feste, ma non posso rinunciare a questa festa per nessun motivo al mondo, sarebbe stata la mia festa, ci sarebbe stato il mio Amore…
Scesa dalla mia umile auto mi avvio titubante verso la grande palestra della scuola dove si stava tenendo la festa.
Il posto è addobbato con dei festoni colorati, tutt'intorno vi sono tavolini dove ci si può ristorare.
Sono appena entrata.
Spaesata mi guardo intorno in cerca del mio Tetsuya, ma dopo una veloce ricerca mi accorgo che non c’è da nessuna parte. .
Lo vedo poco dopo parlare con un gruppo di ragazzi, i suoi compagni di classe.
Decisa a salutare i miei compagni e Lui, mi avvicino al gruppo.
"Ciao..." Saluto timidamente.
Tetsuya mi vede, mi sente, e per un attimo vedo  il suo sguardo addolcirsi, per poi tornare sicuro e straffotente.
“Ciao Dojimi!!”
Lascio perdere le sue provocazioni e vado oltre.
“Ciao ragazzi!”
Saluto raggiante  i miei compagni, in fondo speravo che Tetsuya fosse cresciuto, ma è ancora un bambino, quando crescerà?
 
… Sei ancora tu, quello sempre bambino?
Non ti riconoscerei eppure so che scoverei, il tuo profumo ad occhi chiusi tra mille saprei…
 
“Scusami non volevo offenderti!”
Sento trascinarmi via dal gruppo per un braccio.
Mi giro e vedo Testuya che in imbarazzo cerca di parlarmi.
“Ah, sai che sei carinissima vestita così!”
È rosso come un pomodoro, ed è così carino.
“Balli con me Doremi?”
Mi chiede a bruciapelo il ragazzo sorridendomi e porgendomi la mano, che prendo sicura.
Durante il ballo continuiamo a guardarci negli occhi.
Finito il ballo il mio cavaliere si dilegua, promettendomi che sarebbe tornato subito.
Mi siedo per aspettarlo.
Poco dopo arriva di corsa una mia compagna di nome Lucia, molto allarmata.
“Doremi, vieni, ti devo mostrare una cosa!”
Mi trascina fuori nel cortile, e io la seguo curiosa.
Vedendola le disse: "Vieni con me, ti devo mostrare una cosa!"
La scena che mi si presenta davanti è pessima:
Tetsuya sta baciando una mia cara amica, Teresa, è vero che lei è più carina di me, forse, però non me lo sarei mai aspettata da lui, prima fa il carino con me e poi…
Corro via mentre tante goccioline mi solcano il viso facendo colare il trucco, ma quello al momento era uno dei miei ultimi problemi.
Sono corsa fino al Maho. Ho i piedi doloranti e una malinconia indescrivibile.
Arrivo davanti alla porta di quel vecchio negozio, pieno di ricordi, e mi specchio nei vetri.
La mia immagine si confonde nella notte.
Mentre triste, penso alla scena di prima, vedo comparire nel vetro un'altra figura familiare: Capelli scuri tenuti in alto con il gel, figura alta e possente…
“Doremi…”
La voce del ragazzo mi provoca un dolce brivido.
“Non mi sarei mai aspettata tutto questo da te…”
Sputo fuori tutto, lui mi ha delusa, io lo amo con tutta me stessa, però in fondo non è colpa sua se non ricambia.
Dall’altra parte silenzio.
“Con permesso ora me ne vado…”
Faccio per andarmene quando Tetsuya mi afferra per il braccio e mi trascina verso se baciandomi.
Mi ritraggo tirandogli uno schiaffo.
“Prima baci la mia cara e poi me, non ti vergogni?!”
“Ma io ti amo!”
“Vallo a dire a qualcun altro!”
“E lei che mi ha baciato!”
“Dicono tutti così…”
Presa da una rabbia impotente comincio a piangere silenziosamente accasciandomi a terra esausta.
“Ti prego perdonami…”
Tetsuya si accuccia vicino a me cullandomi fra le braccia.
“Vorrei essere arrabbiata, ma non ci riesco, perché ti amo ancora e ti odio più che mai…”
“Grazie amore…”
“Prego..”
Riesco a sussurrare prima che un bacio coinvolgente ci occupi.
In questa sera,  l’amore ha vinto sulla paura, sul dubbio, sulla rabbia…
Non capisco come mai sia cambiato così velocemente il suo modo di fare, ma ne sono felice, e questo mi basta.