Questa
fic è un AU, si svolge dopo il sesto
anno e racconta una piccola disavventura di Hermione tutta al femminile!
Escaping August
7th
Capitolo
Primo: Battitore Eliminato
Quella
mattina Hermione si era svegliata di buon umore, ancora reduce dal magnifico
luglio che aveva trascorso alla Tana con Ginny, Ron e Harry.
Si alzò
dal letto saltellando, canticchiando una canzone che quell’estate a dir poco
spopolava su ogni canale musicale o tv babbana.
“She's a
Maneater, make you work hard
Make you
spend hard
Make you
want all, of her love
She's a
maneater
make you buy cars
make you cut cards
Wish you
never ever met her at all”
Rifece il
letto e sorrise, ogni volta che ascoltava quella canzone non poteva fare a meno
di pensare alle sue compagne di stanza a Hogwarts, le reginette di bellezza
come le chiamava lei, Calì e Lavanda per il resto del mondo. Cielo, erano insopportabili, sempre affannate dietro
a qualche ragazzo, pronte a mettersi il lucidalabbra
sotto il banco, perfino durante le ore della McGranitt.
Ron e
Harry ridevano sempre quando diceva che su questo pianeta (la loro camera) non
c’era vita intelligente, magari Ron rideva un po’ meno quando stava con Lav-Lav e anche Hermione, per essere
chiari. Ma questa è un’altra storia.
Stava per
chiudersi la porta alle spalle quando il cellulare sulla sua scrivania squillò.
La
grifondoro era rimasta parecchio sorpresa quando a ritorno da Hogwarts i suoi
genitori le avevano messo in mano un telefonino, dicendole che “comunque, dopotutto, è più veloce di un gufo, per
comunicare con le tue amiche che non sono streghe”, così lei l’aveva
accettato, ben sapendo che a scuola non avrebbe funzionato, ma finché era lì
era piuttosto pratico per sentirsi con le sue amiche babbane.
Per un
momento pensò di rispondere, non aveva voglia di mettersi al telefono di
mattina e se la chiamavano lì vuol dire che era
qualcuno a cui avrebbe potuto benissimo rispondere più tardi.
Quando
gli squilli però si fecero più insistenti ripercorse la camera all’indietro
fino al secretaire e
notò
che quello sul display era un numero sconosciuto. Per sopprimere l’odioso
rumore che faceva quel coso rispose.
“Pronto?
Qui Hermione”
“Ciao Heeeeeermi!!”
una sola e unica voce, squillante e indimenticabile.
“Ca-calì…?” esclamò esitante e inorridita Hermione.
“Ma
certo! Non mi riconosci?! Devo dire che questi cellulari sono assolutamente fantaaaastici! Non pensi anche tu? Comunque-“
“Come fai
ad avere questo numero?” la interruppe, riprendendo parzialmente il controllo
di se stessa.
“Ohhhh! Sai com’è! L’ho chiesto a Lav, ma lei non lo sapeva, così Lav
l’ha chiesto a Seamus, che l’ha chiesto a Dean, che l’ha chiesto a Ginny, che
l’ha chiesto a Ron, che l’ha chiesto a Harry! Capisci? Era assolutamente
fondamentale che io ti sentissi al più presto!”
“Come
mai?” sibilò la sfortunata mentre nel suo cervello ronzava un preciso pensiero
– Harry Potter morirà –
“Ma come, come mai? Lunedì è il mio compleanno
e faccio una mega festa! Non potevo non invitare te!” Primo strike! “Sai, passeremo
tutto il giorno al mare!” Secondo
strike! “è una giornata tra sole
ragazze!” Terzo strike! “L’ho chiesto anche a Ginny, ma è in Romania da suo fratello Charlie!” Battitore eliminato. “Hai presente qual è Charlie? Secondo te è quello che è venuto durante il torneo tre maghi con i
draghi? Oddio, che figo! ma ricordi che muscoli..-“
Nel
frattempo che Calì blaterava sui muscoli e il fondoschiena di Charlie, Hermione
si era fatta piccola piccola e si sentiva vuota e
senza vita, l’effetto che consuetamente
le faceva Patil.
Solo che
di solito era psicologicamente preparata al ritorno a scuola e alle chiacchiere
strabordanti delle due ragazze, ma così, nel mezzo dell’estate, col cervello
rilassato, tutto questo l’aveva colta impreparata.
Talmente impreparata che quando Calì le aveva chiesto una conferma
Hermione aveva detto di sì e si era annotata l’indirizzo della località di mare
in cui si sarebbe tenuta la festa. Calì la salutò allegramente con un “ricorda la ceretta e il bikini! Baci baci!!”
Hermione
aveva chiuso lo sportellino del cellulare disgustata.
Passarono alcuni secondi prima che si rendesse conto
di quello che stava accadendo.
Calì
l’aveva chiamata per la sua festa di compleanno, lei aveva accettato e avrebbe
passato un’intera giornata con Calì, Lavanda, Padma e chissà quale altra pazza
furiosa, al mare (che lei detestava dal profondo del suo cuore, a causa di
tutta quella sabbia che ti si infila dappertutto),
senza il supporto di Harry e Ron, ma specialmente senza Ginny! Non poté fare a
meno di pensare che era una di quelle situazioni in
cui sei semplicemente “in balia degli eventi”. Non poteva fare nulla per
evitarlo.
NO! Lei
non si sarebbe data per vinta, era Hermione Granger, aveva
affrontato i mangiamorte, un sacco di pericoli e ora si lasciava
spaventare da una festa di compleanno tra adolescenti diciassettenni con la
mania dei fondoschiena maschili e la ceretta? Beh si…
Nonostante
tutto lei avrebbe trovato una soluzione per scappare,
ce l’avrebbe fatta. In tre giorni, Hermione giurò che avrebbe fatto di tutto
per evitare il sette Agosto.
Continua…
Maho