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Autore: pallina90    21/12/2011    14 recensioni
Era arrivato il giorno che più avevo atteso da quando avevo saputo di dover interpretare Odette:il giorno della prima de ‘Il lago dei cigni’.
Quella sera però,quando si aprì il sipario,una lacrima solitaria lambì il mio viso,ma poi mi voltai a guardare il motivo per cui non ero sul palco,ma seduta in platea,e un sorriso spontaneo nacque sul mio viso
se vi ho incuriosito passate a leggere ;)
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Salve ragazze! Come va? Siete già in sintonia con l'atmosfera nataliazia? Io no, visto che venerdì avrò questo benedetto esame, ma poi mi godrò le vacanze *_*
Ne approfitto per dirvi che il nuovo capitolo arriverà dopo capodanno, nel 2012, mi dispiace ma non saprei quando scriverlo prima....è già un miracolo che stia postando ora.
La smetto di parlare e vi lascio leggere IL capitolo, però prima permettetemi di ringraziare la mia sorellona Jen: senza di lei il pov Edward non sarebbe stato così (ora lei mi ucciderà, ma sono dettagli ^^)
Buona lettura!!!


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I WAS UNCONDITIONALLY AND IRREVOCABLY IN LOVE WITH HIM

< < And everytime we kiss I swear I can fly.

Can't you feel my heart beat fast, I want this to last.

Need you by my side .> >**


POV EDWARD

Seduto sulla spiaggia guardavo la linea dell’orizzonte, il punto dove il mare si confondeva con il cielo, diventando una cosa sola, tanto  che non si capiva più dove finiva l'uno e dove incominciava l'altro.

Mi ritrovai a pensare come era buffo il modo in cui paragonavo questi due elementi, era lo stesso paragone che facevo nella mia mente quando pensavo a me  e Bella, in un futuro che speravo non fosse solo un illusione, ma invece mi ero solo illuso. Avevo frainteso tutti i suoi segnali, i suoi gesti, i suoi sorrisi, i suoi baci. Solo due, di cui uno datomi da lei di sua spontanea volontà, il più dolce tra tutti quelli che avevo ricevuto in vita mia, se si escludevano quelli di mio figlio. 
Adesso mi  ritrovavo qui a rimurginare su qualcosa che volevo e che non avrei mai potuto avere. Come avevo fatto a ridurmi così? Come avevo fatto a sbagliarmi? Eppure...eppure mi sembrava tutto così reale e facile. Pensavo di essere ricambiato, avevo creduto persino che lei avesse respinto James per me, perchè si era resa conto di provare qualcosa.
Possibile che vedessi solo quello che volevo vedere? Ero stato così cieco? No, non potevo crederci. Non potevo e non volevo. Tutto quello che avevo fatto per lei in quelle settimane, non era servito a farle capire nulla. Forse per questo che non mi aveva accennato nulla: ne un grazie, una chiamata, un sms, nulla. Ero stato così stupido da intestardirmi a volerla conquistare! Quando non c'era nulla da conquistare: lei non mi voleva, ora mi era chiaro. Solo, non sapeva come dirmelo per non ferirmi.

Il problema era che non avevo messo in conto il dolore che il mio cuore doveva sopportare, un'altra volta. Solo che questa volta era molto più forte e atroce. Mi sentivo opprimere il petto e mi mancava l'aria. Più provavo a respirare, e più risultava difficile farlo. Questo, solo perchè non riuscivo a smettere di pensare. Io volevo solo smettere di soffrire in quel modo, volevo solo amarla e che si lasciasse amare da me. Perchè doveva essere così difficile?
Oh basta Edward! La devi smettere di pensarci, rassegnati e vai avanti!
Persino la mia coscienza cercava di rimettermi in piedi, come se fosse facile.
E’ vero, c’era Matthew.  Lui sarebbe stato sempre un legame indissolubile tra me  e lei, e nessuno al mondo avrebbe potuto portarmi via questa certezza. Ma io volevo un altro tipo di legame, oltre quello genitoriale. Avrei voluto essere il suo punto di riferimento. Forse, ero io che volevo essere amato da lei, allo stesso modo in cui io amavo lei: totalmente e incondizionatamente.

Quando venni a sapere da Alice che i suoi genitori erano partiti tre giorni prima, ci rimasi parecchio male perchè, nonostante tutto, lei non si fece sentire e questo mi spezzò il cuore. Ci avevo messo tutto me stesso per prepararle quella sorpresa. Avevo fatto di tutto per falre capire quanto importante lei fosse per me. Ma non servì a nulla, questa ne era la dimostrazione. Ma perchè, allora, non riuscivo a rassegnarmi? Una parte di me era furiosa con lei, ma l'altra parte, quella più grande, non riusciva ad odiarla ne provare rancore.  E da allora incominciai a farmi un sacco di domande. La prima fra tutte: cosa farebbe un cuore innamorato e ferito? Si rassegna? Si aggrappa a ogni più piccola speranza. E' patetico o è, semplicemente, amore? Quante domande e quante poche risposte. Ma non esiste razionalità nell'amore, solo istinto, passione e devozione.
Come un adolescente innamorato mi resi conto solo in quel momento che il mio dito si era mosso sulla sabbia tracciando il suo nome racchiuso in un cuore. Lo osservai sorridendo, ma un’onda riuscì a raggiungerlo, cancellandolo per metà, e forse era così che doveva andare: il mio cuore sarebbe rimasto per sempre spezzato a metà.


POV BELLA


Era trascorsa una settimana abbondante dalla sorpresa che Edward mi aveva fatto. Durante quel lasso di tempo non eravamo riusciti a vederci, perché io avevo cercato di passare quanto più tempo possibile con i miei genitori. Adesso erano ripartiti, e con lui ci eravamo sentiti solo per telefono, ma nessuno dei due aveva accennato alla sorpresa.

Mentre guardavo Matthew pasticciare un foglio, decisi di chiamarlo. Erano due giorni che non si faceva sentire, quindi mi parve strano. Composi il numero ma poco dopo mi rispose la segreteria telefonica, mi stupii che avesse il cellulare spento. Provai a chiamarlo al numero diretto della dependance,  a casa dei suoi, ma anche lì il telefono squillò a vuoto.
“ Amore della mamma, andiamo a trovare papà? ”. Ero decisa a scoprire che fine avesse fatto, quindi presi il bimbo e nel più breve tempo possibile ci preparammo per uscire; il tragitto in macchina trascorse abbastanza tranquillamente, con in sottofondo le canzoncine dei cartoni animati che Matthew cercava di cantare a modo suo. Arrivati a casa dei suoi, mi diressi alla dependance con Matty in braccio che scalciava per scendere e correre nel giardino dei nonni, bussai e mi stupii quando ad aprirmi fu Tanya.
“ Ciao Tanya, cercavo Edward… ” le dissi, titubante.
Lei mi guardò  in un modo strano, che non seppi decifrare.

“ Oh, Bella… lui non è in casa al momento. ” Mi rispose quasi seccata, e tenendo la porta semi-chiusa impedendomi di guardare dentro.
“ Ho provato a rintracciarlo al cellulare ma è spento. Sono due giorni che non lo sento, volevo sapere se sta bene. ”
“ Bene è una parola grossa… guarda tu stessa. ” E con una mossa repentina spalancò la porta, permettendomi di vedere l’interno. Ma cos’era quel casino?
La mia faccia doveva essere una maschera di stupore, perché Tanya si affrettò a spiegarmi: “ E’ chiuso qua dentro da quella sera Bella. Si aspettava qualcosa da te, e invece niente. Le uniche persone che ha fatto avvicinare sono state il ragazzo delle pizze e quello del ristorante cinese. Non ha parlato con nessuno di noi, teneva sempre il cellulare acceso sperando in un tuo messaggio. Stamattina ha lasciato il telefono spento sul comodino ed è uscito, ha detto che aveva bisogno di riflettere. ”
Mi sentii morire. Lui aveva fatto tutto quello per me, ed io non lo avevo neanche ringraziato come si deve. Dovevo rimediare.
“ Tanya sai dove può essere andato? ” Chiesi nel panico.
“ No. Ha detto solamente: ‘non cercatemi, devo riflettere’, ed è uscito sbattendo la porta di casa. ” Era desolata, forse più di me.
Io continuavo a ripetermi: ‘pensa Bella, dove può essere andato?’ ma non riuscivo a trovare un luogo che mi dicesse qualcosa. Mi focalizzai sulle parole di sua sorella e in quel momento mi venne un'idea: se doveva riflettere c’era un solo posto dove potesse essere.
“ Tanya so io dove può essere. Puoi tenere Matthew? ", senza attendere risposta le mollai il bambino in braccio e corsi verso la macchina, mentre la ragazza urlava “ Fammi sapere se lo trovi! ”
Cercai di guidare il più velocemente possibile per raggiungere la spiaggia: una volta Edward mi aveva detto che quando si sentiva confuso, gli bastava andare al mare per rasserenarsi e trovare la calma necessaria a prendere delle decisioni. Parcheggiai alla meno peggio e inizia a setacciare con lo sguardo il lungo mare. Fortuna che la spiaggia era semi deserta, così riuscii ad individuarlo subito: Image and video hosting by TinyPic era seduto ed intento, con il dito, a fare dei ghirigori sulla sabbia. Mi avvicinai e quando fui abbastanza vicina mi schiarii la voce per palesargli la mia presenza. Lui si voltò di scatto e rimase colpito nel vedermi. Ma non accennò a parlare, anzi, si rigirò in direzione del mare, puntando lo sguardo verso l'orrizzonte. Rimanemmo in silenzio per qualche minuto, finchè non decisi di spezzarlo.
“ Ciao. ” mormorai.
“ Che ci fai qui? ” mi rispose, la voce fredda e priva di emozioni. Non era un buon segno.
“ Ho provato a cercarti al cellulare, ma era spento. Così sono andata a casa tua e Tanya mi ha spiegato che eri uscito perché avevi bisogno di riflettere, e ho capito che potessi essere qui. Sei stato tu a dirmi che il mare ti rilassa. ”
“ Bene e visto che ho bisogno di rilassarmi e voglio rimanere solo, potresti gentilmente andartene?! ” rabbrividii, e non per il freddo.
“ Edward perché fai così? ”
A quel punto sbottò “ Hai pure il coraggio di chiedermelo? In tutto questo tempo ci siamo sentiti solo due-tre volte per telefono e sempre perché chiamavo io. Io non voglio i tuoi ringraziamenti, non l’ho fatto certo per quello, ma almeno un sms per sapere se avessi apprezzato il tutto o meno sarebbe stato gradito. Ma poi ho pensato che eri impegnata con i tuoi, e ci sono passato sopra, sono anni che non li vedevi ed era giusto che trascorressi del tempo con loro. Poi vengo a sapere da Alice che sono partiti tre giorni fa, e nonostante ciò tu non mi hai mai cercato. Io adesso sono stufo Bella. Sono stanco di combattere. ” e si interruppe, coprendosi il volto con le mani.
Io avevo il viso abbassato, cercavo in tutti i modi di trattenere le lacrime, mordicchiandomi il labbro, ma quando vidi dei cerchietti più scuri sulla sabbia capii di non esserci riuscita.
“ Edward io…  mi dispiace. ” singhiozzai, e lui si voltò furente verso di me.

“ Sai dire solo questo?! Io ho fatto tutto ciò perché ti amavo, cazzo. TI AMAVO ” urlò, poi riprese “ Adesso è tardi. Vattene, voglio restare solo. ”
“ Io… ” tentai, ma lui mi interruppe “ Ho detto VATTENE! ” e lo feci.
Cominciai a correre sulla sabbia, ma non era facile con la vista appannata dalle lacrime e le gambe tremanti e infatti dopo pochi metri inciampai, ma non riuscii a rialzarmi, troppo scossa dai tremiti. Poco dopo sentii le sue braccia avvolgermi e tentare di sollevarmi, provai a scacciarlo, facendomi rigida e scalciando.
“ Lasciami! ” urlai, quando non smise di tenermi.
“ Bella ti prego. ” ma non lo feci finire, iniziai a tempestarlo di pugni.
“ Mi hai fatto male con le tue parole Edward, tanto. Se sono venuta qui è perché anche io avevo qualcosa da dirti; non mi sembrava il caso di dirtelo per telefono, per questo non ho mai accennato a quella sera. Però adesso non ha più importanza, sei stato chiarissimo. ” E tentai ancora una volta di divincolarmi.
“ Scusami Bella, ho esagerato. Parlami ti scongiuro. ” La sua voce tremava, sembrava sul punto di piangere. Ma non mi feci intenerire, mi aveva ferita troppo con le sue accuse.
“ Vuoi sapere cosa volevo dirti, bene! Eccoti accontentato. Io ti amo,  mi sono innamorata di te Edward Cullen. Pensavo non sarebbe mai successo e invece eccomi qui, a confessarti il mio amore. Ma adesso non ha alcun senso, e non posso biasimarti, tu hai aspettato tanto ed io… ” ma non potetti continuare perché lui si avventò sulle mie labbra. All’inizio rimasi immobile, spiazzata, ma mi ripresi subito, e cingendogli  il  collo, ricambiai il bacio. Era un bacio passionale, ma anche tanto dolce: c’era l’urgenza di ritrovarsi dopo tanto tempo, ma anche la voglia di gustare appieno quell’attimo, perché stavolta nessuno ci avrebbe diviso. Ci staccammo senza fiato, io cercai di abbassare lo sguardo imbarazzata, mordendomi il labbro, senza smettere di sorridere; Edward non me lo permise, mi rialzò lo sguardo e poggiò la sua fronte sulla mia guardandomi, sorridendo dolce.
“ Avevi detto che era troppo tardi. ” sussurrai io, confusa.
“ Ho mentito! Io ti amo, ti ho sempre amata. ” mi rispose sorridendo. Lo abbracciai di slancio, facendoci cadere sulla sabbia; scoppiammo a ridere ed Edward tenendomi stretta a sé, iniziò a rotolare. Guardandomi intorno vidi i bambini che ci osservavano meravigliati, mentre le mamme sembravano imbarazzate dal nostro comportamento, ma in quel frangente non mi importava di nulla.
Quando ci riprendemmo, fissai Edward negli occhi e gli feci la mia dichiarazione: “ Garantisco che per noi ci saranno tempi duri.  Garantisco che uno di noi o tutti e due alla fine si stancherà,  ma garantisco anche che se non ti chiederò di essere mio per sempre lo rimpiangerò per tutta la vita. Perché sento nel mio cuore che sei l’unico per me. ” Finii commossa.

Lui mi guardò sbalordito e per un attimo temetti che con le mie parole mi fossi spinta troppo in là, ma quando lui accostò le sue labbra alle mie non ebbi più dubbi. E sempre su di esse  sussurrò le parole che aspettavo da tanto:     “ Bella è quello che voglio pure io, non chiedo altro. Voglio solo che tu sia il mio presente e il mio futuro, insieme a nostro figlio e tutti quelli che arriveranno. Non voglio che tu sia il mio sogno ma la realtà dei miei sogni. ” , poi, finalmente,  fece unire nuovamente le nostre labbra in un bacio dolce e passionale allo stesso tempo, suggellando, così, le nostre promesse per il futuro. Era tutto perfetto, lui era perfetto per me.
Mi abbracciò stretta a lui, quando le nostre labbra si separarono, facendomi poggiare sul suo petto e poi mi indicò l’orizzonte “ E’ questo quello che voglio creare con te, qualcosa di infinito e unico, senza fine. Io ci voglio credere in noi. Ci credo, Bella. ” disse, baciandomi teneramente i capelli.
“ Lo faremo Edward, lo faremo. Te lo prometto. ”,  rimanemmo così abbracciati ad ammirare il sole che tramontava, gettando i suoi raggi rossi su di noi, come volesse illuminare l’amore che finalmente io e Edward avevamo ammesso di provare l’uno per l’altra.

Al ritorno lasciai che fosse Edward a guidare la mia auto, per poter godere di quella nuova situazione. Il viaggio verso casa trascorse tranquillo, con Edward che teneva le nostre mani intrecciate sul cambio e ogni tanto se le portava alle labbra per baciare il palmo della mia, io sorridevo felice e appagata.
Quando arrivammo a casa sua Tanya ci venne incontro tenendo Matthew per mano, e notai subito la sua espressione preoccupata. Guardò prima Edward, poi me e dopo le nostre mani intrecciate, infine di nuovo suo fratello prima di dirci: “ Abbiamo un problema. ” E prima che potesse aggiungere altro, alle sue spalle comparve una donna.
Edward si irrigidì subito, sbiancò e credetti che avesse anche smesso di respirare. Guardò a lungo la donna per poi balbettare “ Carmen. ” e in quel momento mi sentii gelare il cuore.

**Everytime we touch, Cascada

La dichiarazione di Bella è presa dal film " Se scappi ti sposo "

Dunque non uccidetemi per il finale, altrimenti poi come fate a sapere quello che succederà nell'ultimo capitolo? E poi a Natale si è tutti più buoni.
Ragazze vi auguro di passare un felice Natale e un buon inizio anno! Noi comunque non ci perderemo di vista perchè ho intenzione di postare due shot che soggiornano da parecchio tempo nel mio pc, e penso che le posterò tra natale e capodanno, quindi chi vorrà ogni tanto controlli la mia pagina autore ^^
Vi faccio ancora tantissimi auguri e un grazie immenso per il supporto continuo che continuate a darmi: siete meravigliose!!!!
Bacioni,Paola
   
 
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