LEGGETE QUESTO PRIMA DI INIZIARE LA STORIA:

Preavviso che tutto ciò che ho scritto è tutta invenzione del mio cervello.. Oggi ho fatto un compito di italiano dove la traccia mi diceva: Prova a ri-scrivere la storia di "Eco e Narciso" trasportandola nel mondo attuale: protagonista un uomo (o una donna) vanitoso, ambizioso, innamorato di se stesso, che, non aprendosi agli altri e rifiutando il loro amore va incontro ad un drammatico destino. Quindi ho pensato "Perché non scrivere qualcosa riguardo a Glee?" ok, non avevo idee e il pensiero di Seb che diventa pazzo mi intrigava MOLTO.. Quindi tutta la storia NON corrisponde a Glee.. Solo i personaggi e l'ambientazione (Dalton) corrispondono a Glee.. Buona lettura ;)

Sebastian era un ragazzo bellissimo. Viveva in Ohio e frequentava una scuola privata maschile, la “Dalton Accademy”. Aveva 17 anni e si credeva il ragazzo più bello della scuola.. Be’ in effetti lo era e molti studenti erano innamorati di lui. Nei primi anni, entrato nella scuola, aveva tre amici: Blaine, Nick e Jeff. Gli ultimi due, cercarono di cambiare l’atteggiamento di Sebastian, vanitoso e narcisista ma il ragazzo preferiva rompere la loro amicizia anziché cambiare se stesso.. Si amava troppo per cambiare se stesso.

Rimase solo Blaine, non perché secondo lui Nick e Jeff non avevano ragione, ma perché anche lui era innamorato di Sebastian.

Era come un incantesimo. I suoi capelli castani messi in ordine perfettamente, i suoi occhi azzurri come il ghiaccio e il suo sorriso smagliante, rapivano il cuore di ogni ragazzo gay della Dalton.

“Nessuno mi merita!” disse Sebastian guardandosi allo specchio del bagno della stanza che condivideva con Blaine.

“Mai nessuno ti merita.. Vero Sebastian?” domandò Blaine appoggiandosi sulla soglia della porta del bagno.

“Certamente.. Guardami Blaine!” rispose il vanitoso tirando l’amico verso lo specchio per guardare il suo riflesso “Quale ragazzo mi meriterebbe? Nessuno!” continuò Sebastian.

Blaine fissò il riflesso dell’amico “Hai ragione, sei perfetto” rispose.

“Lo sapevo” concluse continuando a specchiarsi.

Blaine non ne poté più. Dopo un lungo respiro disse al suo amico “Ed io? Io ti merito?”

Sebastian lo guardò per un attimo poi si rigirò verso lo specchio “Tu? Blaine scherzi? Ovvio che no!”

“Come!?” disse Blaine con il cuore che improvvisamente si spezzò in mille pezzi.

“Nessuno mi merita, nessuno è alla mia altezza, Blaine. E si, neanche tu!”

Blaine avrebbe voluto prenderlo a pugni ma non ci riuscì.. Una parte di se volle rovinare quel ragazzo così perfetto e l’altra volle farlo rimanere così.

“Bene.. Io me ne vado da qui” disse uscendo dal bagno, prese una valigia sotto il suo letto e iniziò a raccogliere le sue cose.

“Blaine, dove vai?” domandò Sebastian preoccupato.

“Vado a stare nella stanza di Nick e Jeff, loro hanno un letto in più” rispose Blaine chiudendo la valigia dirigendosi verso la porta.

“Ed io? Rimarrò solo!”

“Solo?” disse Blaine fermandosi, lasciando la valigia mettendosi le mani dentro le tasche nel blazer della divisa scolastica e continuò “Nessuno ti merita, vero Sebastian? Bene, allora io non ti merito come amico. Tu dici d’esser perfetto.. Be’ lo sei! Ma io non voglio stare accanto a qualcuno che mi tratta così e che non potrà mai amarmi perché perdutamente innamorato di se stesso” concluse facendo un respiro profondo.

“Quindi non vuoi più essere mio amico?” domandò Sebastian abbassando lo sguardo.

Blaine lo fissò per un attimo, guardò il suo amico per l’ultima volta e disse “Non sarai solo.. Condividerai la stanza con il tuo alter-ego. A mai più!” concluse chiudendo la porta alle sue spalle.

Sebastian, in quel momento fu solo per la prima volta. I giorni passarono, i mesi passarono e in un batter d’occhio passarono 10 anni.

La fissa per se stesso peggiorò anno in anno, giorno dopo giorno.

Ormai Sebastian ha 27 anni e vive da solo lavorando come fotografo in casa per paura che se uscisse, qualcuno l’avrebbe rapito per la sua bellezza.. Ormai sta diventando pazzo.

Mentre si guarda allo specchio si rende conto, giorno dopo giorno che il suo amore per se stesso sta crescendo sempre più e guardarsi allo specchio ormai non bastava più.

Un attimo di pazzia si impossessa del suo cervello.