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Autore: Fissie    07/08/2006    24 recensioni
Aula di Incantesimi. Il professore spiega e Draco ha un'idea geniale.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una breve one-shot scritta di getto in preda ad un'ispirazione fulminea qualche notte fa. E' la prima sulla coppia H/D, nonchè mia preferita.
Spero vi piaccia ^-^

Nota: non so come voi immaginiate l'aula di Incantesimi, ma per me e nella mia fict è come nei film, con i lunghi tavoli paralleli dove siedono gli studenti.




Engorgio


Draco Malfoy, scompostamente stravaccato sulla sedia in una posa sonnacchiosa, si stava terribilmente annoiando. Con stile, ovviamente. Perché, sia chiaro, i Malfoy non manifestano nessuno dei loro stati d’animo senza l’innata raffinatezza che li contraddistingue (era innegabile che, anche quando il dannato pollo equino del mezzogigante lo aveva aggredito, al terzo anno, aveva palesato la sua classe. Nessuno avrebbe saputo cadere con la stessa leggiadria). Il fatto che fosse tanto scivolato sulla sedia da poggiare la testa sullo schienale non sottraeva nulla alla sua eleganza. Si sarebbe quasi definito sexy, togliendo il quasi.
Draco Malfoy aveva sospirato d’autocompiacimento, mentre con le mani stropicciava disinteressato un foglio di pergamena posato sul suo banco.
Quella era l’ultima lezione della giornata, ma dopo non avrebbe potuto dedicarsi a qualcosa di più produttivo, come dormire, spararsi una sega o estinguere il suo debito karmico. La McGranitt aveva deciso di assegnare loro una relazione su “L’applicazione e gli usi della Trasfigurazione nella Medicina Magica”, da consegnare entro la settimana, pena una T sul registro. Bla bla bla. Gne gne gne.
Draco aveva mentalmente scimmiottato la voce dell’insegnante, sentendosi incredibilmente frustrato. Aveva avuto mille ottime ragioni per non avere ancora iniziato, anche se al momento non ne ricordava nessuna (ma lui nutriva tanta fiducia in se stesso e nella sua onestà da credersi sulla parola). Dannata megera! Già l’immaginava l’indomani, il registro aperto sulla cattedra, l’espressione di sadica pregustazione, ritta e impettita come un manico di scopa – ne avrà mica ficcato uno su per il buco del…?
Si chiese con un ghigno sornione se in gioventù Silente fosse stato un bravo giocatore di Quidditch, ma, per associazione d’idee, un’immagine gli attraversò la mente prima ancora che potesse complimentarsi con se stesso per l’ironia.
Quidditch. Bravo giocatore. Potter. Manico di Scopa.
E aveva ben poco a che fare con lo sport.
Il sangue in circolazione nelle sue vene sembrò indeciso se concentrarsi sulle sue guance oppure molto più in basso.
Fortunatamente un battito di mani coprì la tosse che gli era risalita dalla gola, mentre il professor Vitious faceva comparire una piuma su ogni banco.
Concentrati sulla piuma, Draco, concentrati sulla piuma – quante cose si possono fare con una piuma.
Gulp!
Non in quel senso.
Draco Malfoy, ammonendosi mentalmente, aveva inalato un profondo respiro, si era sistemato meglio sulla sedia e aveva cercato di focalizzare la propria attenzione sulla lezione, con un interesse quasi innaturale per uno studente.
Il piccolo professore era sceso a saltelli dalla pila di libri per recuperare la sua bacchetta, poi vi si era arrampicato nuovamente ma con meno scioltezza, e lui aveva seguito tutti i suoi goffi movimenti senza distogliere lo sguardo.

- L’incantesimo Engorgio è un incantesimo di congestione… -

Ok, forse non esattamente “senza distogliere lo sguardo”. Per quanto stesse cercando di tenerlo inchiodato su quella sottospecie di incrocio tra un Elfo Domestico e un uomo (conta tutte le stelline ricamate sul colletto della sua tunica, Draco, contale. Quante sono?), l’occhio continuava spesso a saettare verso – solo lui poteva elaborare un simile gioco di parole - il ragazzo con la Saetta.
Lui, a differenza sua, non stava ascoltando affatto la lezione. Tutt’altro, sembrava molto più interessato a quello che Weasley gli stava dicendo.
E annuiva.
Cosicchè i suoi capelli (terribili!) gli ricadevano sugli occhi (di un qualunquissimo verde!) dietro gli occhiali (dalla tremenda montatura antiquata!).
In modo incredibilmente sexy.

- …che ingrandisce più o meno evidentemente… -

Lo sguardo, come dotato di autonomia propria, aveva lentamente percorso la forma squadrata, eppure morbida, della sua mascella, scendendo inesorabilmente lungo il collo mascolino e soffermandosi sul pomo d’Adamo che si alzava e si abbassava al ritmo delle sue parole. Se i suoi occhi erano scesi ancora più in basso era perché si stava…
I primi bottoni della sua camicia erano slacciati, lasciando intravedere un immacolato lembo di pelle.
Deglutì.
…annoiando.

-…a seconda dell’abilità del mago… -

Oh, sì, sarebbe stato molto abile nello slacciarglieli tutti.
Draco dovette imporsi un autocontrollo indicibile per non schizzare attraverso la classe e avventarsi sul petto del Grifone.

- …le dimensioni dell’oggetto colpito. –

Sbam!
Immaginò che fosse stato più o meno quello il suono prodotto dal suo sguardo che precipitava a strapiombo molto molto più in basso sul corpo del moro.
Cazzo! – e sì, come esclamazione ci stava a meraviglia.
Draco Malfoy, cercando di darsi un tono, aveva passato un dito attorno al colletto della sua camicia, allentandolo e rilassandosi nuovamente contro lo schienale della sedia.
Era fottuto! – da Potter?
No!
Le sue mani si erano strette sul bordo del banco, mentre, socchiudendo gli occhi e tendendo le orecchie, cercava di focalizzarsi unicamente sulla voce gracchiante del professore.

- L’incantesimo Engorgio può essere applicato ad oggetti, animali, persone e parti dell’oggetto, dell’animale o della persona stessa. -

Potter. Parte della persona stessa. Ingrandire.
Un’idea gli balenò in testa come un fulmine a ciel sereno, illuminando le interminabili e rigogliose distese verdeggianti che immaginava fossero la sua mente, facendogli spalancare gli occhi.
Un’idea che aveva come bersaglio San Potter. Il che dimostrava inconfutabilmente che quanto avvenuto pochi istanti prima era da attribuire ad un caso isolato di adolescenziale tempesta ormonale.
Perché, quando ti piace una persona, normalmente fai cose cretine come disegnare cuoricini col suo nome accanto al tuo.
Lui invece aveva appena macchinato uno scherzetto – assolutamente geniale! - per il mero gusto di poterlo deridere.
Aveva sorriso d’ammirazione per il suo estro e con entusiasmo aveva strappato un pezzo di pergamena dal foglio martoriato, intingendo la penna nella boccetta d’inchiostro e scrivendo poche righe su di esso.

Ascolta la lezione, Sfregiato! Quest’incantesimo potrebbe ovviare a certe tue deficienze e penso che la Weasley apprezzerebbe.

E non stava parlando del suo cervello. Anche se, visto il soggetto, avrebbe potuto benissimo farlo.
Ghignando, aveva trasformato il pezzo di carta in una gru che aveva attraversato l’aula volando basso, senza farsi notare.
Harry Potter, seduto nella fila di banchi opposta, aveva spiegato il biglietto insospettito, sollevando lo sguardo interrogativamente in sua direzione, mentre lui continuava a sorridere beffardo. Così lo aveva visto sussurrare qualcosa alla Mezzosangue al suo fianco, la quale gli aveva risposto frettolosamente e in tono seccato, prima di tornare a rivolgere la sua attenzione verso la cattedra. Tra le poche parole aveva indivituato “Engorgio” e “ingrandire”.
Lo Sfregiato aveva impiegato pochi secondi prima di assemblare i pezzi del suo puzzle e fare una cosa estranea alla sua natura: capire.
Nella sua faccia da beduino si era dipinta una strana espressione inquietante. Quasi compiaciuta. Poi, chinandosi sul pezzo di carta, aveva scritto qualcosa sul retro, restituendoglielo alla stessa maniera.

Penso, invece, che sia tu quello interessato alla… cosa. Forse, dopo la lezione, potremmo accertare insieme la validità del tuo consiglio.

Sollevando lo sguardo dal biglietto aveva incontrato quello dell’altro, illuminato da un particolare brillio… perverso?
Il sangue aveva preso a scorrere verso una parte determinata del suo corpo e questa volta non aveva avuto dubbi riguardo la direzione.

Perfetto.

L’indomani avrebbe sicuramente preso una T a Trasfigurazione.

   
 
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