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Autore: alicew in wonderland    22/12/2011    2 recensioni
Nostalgia della trilogia? Retroscena mai svelati finalmente emergono con tutti i personaggi che sono stati solo manzionati (famigliari di Dante), con quelli che hanno avuto ruoli marginali (nipoti di Dante) o con personaggi che non sono stati inseriti nella storia ma comunque importanti.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia'
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2 Marzo 1982, Vincent Vale, un ragazzo dai capelli castani e occhi oro, era in Italia da quasi una settimana e i segreti di Dante Alighieri restavano ancora un mistero. Camminava per strada leggendo i primi versi dell’inferno ad alta voce, chissà perché gli dicevano che la chiave di tutto era lì a Venezia da qualche parte.
       “…Tant’è amara che poco è più morte;
ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai,
dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte.
       Io non so ben ridir com’i’ v’intrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
che la verace via abbandonai.
       Ma poi ch’i’ fui al piè d’un colle giunto,
là dove terminava quella valle
che m’avea di paura il cor compunto,
       guardai in alto, e vidi le sue spalle
vestite già de’ raggi del pianeta
che mena dritto altrui per ogne calle…” era quella parola calle il suo problema.
Mentre fissava lo scritto andò a sbattere contro qualcuno “Ahi! Stai un po’ attento!!”
Lui alzò gli occhi dal libro e vide la più bella ragazza che avesse mai visto con capelli biondi e occhi neri, imbarazzato chiese scusa, lei rise, lo trovava molto attraente, notò il libro che teneva in mano “Anche tu studi Dante? Non sapevo che all’estero lo insegnassero!”
“Non lo fanno infatti. Io leggo Dante perché mi serve per fare una cosa importante qui a Venezia!”
“Sapevo che non eri di qua! Da dove vieni?”
Lui sorrise “Londra! Il più bel posto del mondo!”
“Mai quanto Venezia!” replicò lei
“Ma come fate a muovervi solo camminando e andando in barca? Perché non provate ad usare le auto?”
Lei lo apostrofò con lo sguardo “E dove le mettiamo secondo te?”
Alle spalle della ragazza comparve un uomo vestito di nero “Oh no! Mi ha trovato!” disse Vincent “Senti io devo scappare!”
La ragazza lo guardò un’ altra volta “E’ un titano quello intorno al tuo collo?”
“Sì! Quindi tu sai cosa sono!” disse lui sorpreso
“Sono la migliore cercatrice in tutta Venezia! L’uomo vestito di nero ti sta dando la caccia? Ti aiuto a scappare!” disse lei tirandolo per un braccio. L’uomo vestito di nero li seguì.
Vincent era trascinato per le calli: destra, sinistra, destra, attraversarono un ponte per andare poi di nuovo a destra e nascondersi in una casa all’interno di un cortile.
“Lo abbiamo seminato! A proposito non ci siamo nemmeno presentati, io sono Alice Cristallo!”
“Io sono Vincent Vale!” disse lui
“Vieni in casa?” disse lei sorridendogli “Sarai al sicuro da quell’uomo!”
“Sì ma i proprietari? Non penso gradiranno che ci infiltriamo in casa loro!” disse lui guardando la villa
“Sciocco! È casa mia!” disse lei ridendo a crepapelle
“Tu vivi qui?!” era una casa enorme
“L’ho comprata da poco! Prima vivevo per strada, sono orfana!”
“ Ti capisco, mia madre è morta dandomi alla luce!” le disse lui.
I ragazzi entrarono in casa, semplicemente fantastica anche all’interno, tutto ordinato e sistemato alla perfezione, Alice portò del te per Vincent seduto sul divano.
Mentre si godevano il pomeriggio Vincent pensò di parlare di sé e della sua famiglia, raccontò di Shadow e di un certo DeFoe, il quale aveva un figlio di cinque anni ma era già un ottimo cercatore, e della vendetta giurata alla sua famiglia.
“Che storia!” disse Alice “Ma perché tuo padre vuole che tu ti sposi con una che non ami?”
“Perché pensa di fare il mio bene! È un’assurdità pazzesca infatti penso di non tornare a casa!”
Il telefono fisso in casa squillò “Pronto? Zane Moon! Alla fine l’hai sposata allora! Sono davvero felice per voi! Io sto bene! No non penso che verrò a Rotterdam questa estate ho da fare qui! No non ho un fidanzato! Preferisco essere libera da legami, tra noi era tutta un’altra storia! Salutami Anne! Un bacio, vi voglio bene anch’io!” riagganciò sorridendo “Il mio ex di 20 anni si è appena sposato con la mia migliore amica!”
“E ne sei felice?” disse Vincent sorpreso
“Sicuro! Tra noi non poteva funzionare!”
Era buio e lui le aveva finito dio raccontare di Dante Alighieri, il più potente cercatore mai esistito,
“L’inferno, il Purgatorio e il Paradiso in realtà dovrebbero essere tre regioni di Huntik, il mondo dei titani! Il passaggio sembra essere qui a Venezia! Ti andrebbe di unirti a me? Sarebbe divertente lavorare insieme!”
“Perché no!” disse Alice con un sorriso gigante “Non ho molto da fare e mi piace l’azione e l’avventura!”
“Allora siamo soci?” disse lui allungandole una mano
“Sì!” disse lei stringendogliela.
 
In Inghilterra Artur Vale aveva ricevuto una lettera qualche mese più tardi da parte del figlio
Caro padre,
con la presente ti informo che mi sono fidanzato e sposato con Alice Cristallo e che presto sarò padre.
Il tuo unico figlio
Vincent”
L’uomo stracciò la lettera in mille pezzi “Maurice! Il mio te delle cinque e chiama i Beyne, dì loro che sono mortificato per il comportamento di mio figlio e che mi dispiace che il nostro accordo non si sia concluso!”
“Subito signore!”
“Quel ragazzo distruggerà la mia famiglia! Lui non sa che Alice Cristallo è stata agente di DeFoe in passato e chi stava dalla parte del male un tempo lo rimane per sempre! Ma lui si è innamorato! Lui l’ha sposata e sta per avere un figlio da lei! È un irresponsabile! Diciotto anni buttati al vento!”
 
A Venezia, in quella casa fantastica, tutto procedeva bene.
“Non avremo trovato il passaggio per Huntik, ma abbiamo qualcosa di meglio! Dillo anche tu alla mamma Dante!” il neonato di pochi mesi aveva un ciuffo di capelli rossastri e occhi oro, sorrise, era un piccolo miracolo tutte le volte che lo faceva
“Dante ora vieni dalla mamma che andiamo a fare il bagnetto!” disse Alice sollevando il bambino dalla culla. Fuori dalla finestra un’ombra nera osservava la scena divertita, Shadow già pensava come liberarsi del bambino davanti agli occhi dei genitori.
Passò qualche mese, in Inghilterra ad Artur arrivò una lettera da parte di Shadow
Spero che tu abbia salutato come si deve tuo figlio!
La prossima volta che lo vedrai sarà in una bara accanto a sua moglie e al pargoletto!
Capirai presto cosa voglio dire!
L’uomo chiamò il maggiordomo “Maurice! Il telefono presto! Vincent e Alice sono in pericolo!”
A Venezia era notte fonda quando Dante cominciò a piangere a causa di un forte rumore
“Tok Tok!” rise divertito Shadow “Ciao Alice! Che bello rivederti! Pensavio veramente che tra noi fosse tutto finito?”
“Cosa sta dicendo Alice!” disse Vincent preoccupato
“Lei lavorava per DeFoe prima che vi incontraste!” disse Shadow  “Non te lo aveva detto?”
Venti soldati si avventarono su Vincent “Alice! Prendi Dante e scappa!”
“Non ti lascio qui!” disse lei con il bimbo tra le braccia
“Hogerfrost! Salvati con lui non pensare a me!”
“Hyperstride! Ti amo Vincent!”
Lei corse fino all’aeroporto inseguita dai soldati di Shadow “Ti prego aiutami Ignatius!” poi guardò il piccolo preoccupata “Stai tranquillo Dante presto sarai al sicuro!”
Sulla pista di atterraggio andò sicura verso un uomo dai capelli neri a riflessi blu “Zane! Ho bisogno di aiuto! Porta Dante in Inghilterra da suo nonno!”
“Aly ma tu non vieni?”
“Non posso! Mi hanno seguita fino a qui, ci fermerebbero! So che diventerai padre anche tu tra qualche mese, se è una femmina chiamala come mi chiamavano in Olanda quando passavo per strada! Salutami Anne!” disse porgendogli il bambino
“E’ una femmina quella che aspetta Anne! Rispetto le tue ultime volontà Zhalia!” le urlò cominciando a correre verso il suo aereo
“Grazie di tutto Zane! Abbi cura di Dante!” urlò prima di lanciarsi con il suo titano verso i soldati.
 
In Inghilterra Artur si trovò tra capo e collo Dante di solo un anno, decise che la decisione migliore era nasconderlo in un orfanotrofio.
Dante era educato ma aveva fame e come lui tutti i bimbi dell’istituto perché veniva dato loro poco cibo. I  ragazzi più grandi decisero di mandare Dante a chiedere un’altra scodella di minestra.
La sera Dante finì di mangiare “Alzati pidocchio! Rispetta gli accordi!” disse un bambino di sei anni
Dante si alzò con la scodella in mano, si avvicinò alla cuoca dicendo “Per favore signora! Io ho ancora fame!” non lo avesse mai detto! La cuoca lo colpì con il mestolo sotto gli occhi terrorizzati degli altri bambini e il rettore lo tirò per un orecchio dicendogli “Orfanello! È così che ci ringrazi per averti dato una casa? forse l’isolamento ti sarà di lezione!”
Dante finì tutto solo in una camera stretta con solo un letto in un angolo e una finestra in alto, talmente in alto da non poterci arrivare nemmeno se saliva in piedi sul letto.   
 
“La questione è urgente Metz!” disse Artur rivolto al ragazzo “Mio figlio e sua moglie sono morti e anche i Moon che hanno aiutato Alice! Della loro figlia Zhalia non si sa più nulla!”
“Ma io cosa c’entro in tutto questo?” chiese Metz dopo aver saputo l’intera storia dei Vale
“Tu ti prenderai cura di mio nipote Dante e lo farai diventare un cercatore! Ora vai all’orfanotrofio a prenderlo!”
“Grazie per la fiducia Artur! Non ti deluderò!”
“Sei proprio com’era tuo padre! Mi manca molto, eravamo soliti vederci in questo periodo dell’anno!”
Metz sorrise “A presto Artur!”
Fuori dalla finestra Shadow aveva ascoltato “Diventerai grande Dante Vale e allora ci rincontreremo!”
 
Dante era sdraiato sul letto a pensare come sarebbe poter volare o possedere poteri soprannaturali quando la porta si aprì ed entrò il rettore “Sei fortunato Vale! Qualcuno ti è venuto a prendere!” lo tirò per un braccio fino alla stanza vicino dove c’era un uomo dai capelli neri molto giovane ad attenderlo.
L’uomo appena vide il bambino sorrise “Ciao Dante! Io sono Metz, un amico di tuo nonno, che ti porterà via da questo brutto posto.”
Era il 30 di novembre del 1987 e quel giorno Dante non lo avrebbe mai dimenticato.
“Io vengo con te! Perché il mio nonno però non c’è?” chiese il piccolo
“Perché lui non si può muovere di casa! con me Dante vedrai il mondo ma ti voglio prima presentare delle persone” disse Metz aprendo una porta di un albergo “Simon, Heaton lui è Dante! Resterà con noi d’ora in poi”
Heaton prese un suo titano, Kipperin, e lo evocò davanti a Dante che rimase a bocca aperta “Imparerai presto cosa sono i titani Dante!” gli disse l’adolescente
“Heaton! È appena arrivato da un orfanotrofio che è peggio della galera lascialo riposare!” disse Simon mettendo Dante a dormire sul divano.
“Metz!”
“Dimmi Dante!”
“Anche tu sai evocare titani?”
“Sì ma ora dormi!”
“Va bene!”
Così, in quel lontano giorno, si aprì il sipario sull’intera storia di Huntik.  

   
 
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