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Autore: terrastoria    22/12/2011    8 recensioni
Sta per scopare col suo sogno erotico.
E allora probabilmente niente sarà più come prima.
Un'ossessione infinita. Forse.
[GaaIno]
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sabaku no Gaara
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Thanks for the memories [GaaIno]


Ino si accorge di stra tremando nel momento in cui le sue mani saggiano il corpo del ragazzo. “Sto per fare sesso con il chitarrista della mia band preferita” dice mentre si solleva leggermente sulle punte delle ballerine per saggiare appena le labbra del chitarrista. “Se me lo avessero detto solo sei anni fa credo che avrei avuto un orgasmo al solo pensiero” riesce ad ironizzare prima di prender totalmente possesso delle labbra sottilissime e fredde che Sabaku No Gaara, componente dei “Fuckin' sand” si ritrova.
Smette di tremare strusciandosi addosso al corpo di Gaara, un corpo tutto sommato freddo, ma così freddo da sembrar ghiaccio bollente. Probabilmente Ino ha tutte le sensazioni sballate, ha in bocca sapore di alcool. Anche la sua bocca, sa di alcool. La bocca di Gaara che non parla. Non ha quasi mai parlato dacchè si sino incrociati, dieci minuti prima, in mezzo al locale. Lui camminava a testa bassa, lei a ritroso perchè stava cercando Sakura, sperduta chissà dove nel club. E con chissà chi. Gli era letteralmente andata a sbattere. E quando si era girata per imprecare contro colui che l'aveva quasi fatta cadere, non c'erano state più storie. L'imprecazione le era morta tra i denti, gli occhi socchiusi si erano spalancati e l'azzurro delle iridi si era fatto più intenso ad incrociare un paio di occhi gelidi che sognava da quando era ragazzina.
Ino si accorge di aver il fiato grosso nel momento in cui le mani si fanno strada tra i capelli di Sabaku No Gaara, capelli rosso fuoco. “Una volta volevo tingermi i capelli come i tuoi” dice spostando un ciuffo dall'orecchio del ragazzo e mordicchiandogli un lobo “ma mio padre mi ha urlato contro che se lo facevo mi mandava fuori di casa” sospira. Non le è mai capitato di desiderare così ardentemente qualcuno, nemmeno Itachi, la sua seconda cotta adolescenziale,il rappresentante degli studenti a scuola, quello che le ha tolto la verginità a quattordici anni e mezzo, in una camera triste e lussuosa di una villa tristissima e ricchissima.
Non sa nemmeno dove si trovi, Ino. O meglio, sa che è nello stesso locale nel quale è entrata due ore prima per il concerto della sua band
storica, il primo vero concerto rock dopo piatti anni di Coldplay a gogo, anni nei quali si era riproposta di scoprire se stessa, di crescere, di non essere più la ragazzina bella, impulsiva, capriccciosa e apparentemente vuota e senza futuro del liceo, ma una donna con le palle, una col cervello, una che poteva governare il mondo. E in effetti c'era riuscita: Yamanaka Ino frequentava il secondo anno di Giurisprudenza, tutti trenta e ventinove agli esami, gran cervello e determinazione, e pure una bellezza rara, una modella nel tempo libero. Ma le mancava qualcosa. La sua migliore amica Sakura diceva che le mancava “genio romantico”, il suo migliore amico Choji affermava si trattasse di “cazzate”, il suo primo fidanzato proponeva un cambio di abitudini, un ritorno alle origini; e se Shikamaru Nara, che l'aveva sopportata – e aiutata – negli anni più duri della sua adolescenza diceva ciò Ino doveva assolutamente crederci.
Il chitarrista prende la mano che Ino tiene sul cavallo dei suoi jeans rotti, se la preme contro. Ino sospira. Trema di nuovo. Poi il ragazzo si avvicina col viso e Ino è come sul punto di urlare: non può più resistere. “Yamanaka Ino, dico bene?” chiede lui. Finalmente ha sentito la sua voce. Ed è bellissima. E' quella che ricordava, veste il suo nome in modo nuovo.
Yamanaka Ino. Ha detto Gaara. Yamanaka Ino. Ino allora sorride furbescamente, mentre pensa alla lista. La lista delle cinquanta cose da fare prima di laurearsi.
Sabaku No Gaara è una di queste.

Ino annuisce, abbassando la zip dei pantaloni di quel mezzo sconosciuto, toccando, attraverso il cotone dei suoi boxer, la sua erezione. "Conosci il mio nome?" chiede a Gaara mentre questi le ansima contro il collo, “una volta mi chiedesti un autografo" spiega, calmo, quando sembrava non dover parlare più. Poi si sbottona la cintura.
Ino lo trova irresistibile nella penombra del camerino, in mezzo a voci vicine, a urla vicine di amanti per una sola notte. E tra quelle urla a Ino pare di conoscere quelle di Sakura e assieme a quelle la nitida voce bassa del cantante dei
Fuckin' Sand.
Ripensa ancora una volta alla lista, Ino. Ripensa alle parole di Shikamaru, si di che che può dare la colpa lui, può dare la colpa anche a tutti gli altri, e pure ai Coldplay che l'hanno intrappolata in un amore troppo esclusivo, c'erano solo lei e loro, lei e i Coldplay. Ma ora c'è la lista. Ora c'è il chitarrista. Ora c'è lui. Perciò schiude finalmente le gambe mentre sospira forte di sollievo, un po' sfacciata, un po' emozionata. "Un ricordo di me?" sussurra. “
One night and one more time” risponde lui quasi cantando, ha una bella intonazione pure Gaara, Ino si chiede come mai Sasuke Uchiha non lo faccia mai cantare, neanche come seconda voce. Avrebbe voglia di udire quel tono bassissimo all'infinito, ma sa che non è possibile e allora si risponde da sola: Gaara non vuole cantare, Gaara è musica che scoppia e poi non rimbomba nel silenzio, non è eco, è essenza, non è un canto che consola, è estasi. L'alcool la rende filosofica, Ino si dà dell'idiota.
Thanks for the memories” continua Gaara coi pantaloni mezzi calati, sollevandola tra le braccia di peso, tenendola per le natiche. Ino sa che è l'ultima volta, forse, che lui parlerà. Si aggrappa al suo collo, petto contro petto, spalle magre e ossute contatto coi suoi seni, le gambe intorno a quella vita stretta.
Sta per succedere davvero. Ino non vuol più pensare a nulla che non siano quegli attimi nei quali sta vivendo. Possono durare un soffio, lo sa, ma non vuole pensarci: sta baciando una parte del suo passato, un poster diventato realtà.
Sta per scopare col suo sogno erotico.
E allora probabilmente niente sarà più come prima.
Quel segno accanto al primo obiettivo della lista fatale la tormenterà per giorni, mesi, anni.
Probabilmente quella sarà la scopata più bella della sua vita. Ci scriverà un diario, ci farà fantasie ogni sera prima di addormentarsi.
Probabilmente succederà che quel primo punto della lista diventerà diverrà il secondo, il terzo e poi anche l'ultimo.
Un'ossessione infinita. Forse.



One night and one more time
Thanks for the memories
[Thanks for the memories, Fall Out Boy]





Note di un'autrice senza senno.
WTF?!
Mi sto chiedendo perchè mi sia lasciata convincere da Cà (mimi18) a pubblicare. Ah sì mi ha avvisata che Cì (Chis) l'aveva misteriosamente letta, esigeva che la pubblicassi e ci ha scritto pure un sequel (che non vedo l'ora di leggere! **).
Detto questo... a furia di leggerla, questa fanfiction, la so quasi a memoria. Mi faccio paura da sola.
Comunque, come avrete visto da qualche tempo a questa parte terrastoria ha perso la testa per GaaIno e pubblica cose come
questa. Che poi cosa è questa? Una GaaIno lemon, arancione che si ferma sul momento più bello. [Volevate che mi spingessi oltre, eh? :3]
C'è da dire che poi voi dovete sapere che Gaara chitarrista assatanato popola le mie fantasie, assieme ad un Sasuke altrettanto assatanato e chitarrista, solo più coglione. (L). Beccatevelo, quindi. Tutto vostro.
L'ultimo (?) regalo di Natale per tutti voi. :3
Grazie a todos per essere arrivati sin qui!
un abbraccio gigante, vi voglio bene! :3
terrastoria

   
 
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