Thanks
for the memories [GaaIno]
Ino
si accorge di stra tremando nel momento in cui le sue mani saggiano
il corpo del ragazzo. “Sto per fare sesso con il chitarrista della
mia band preferita” dice mentre si solleva leggermente sulle punte
delle ballerine per saggiare appena le labbra del chitarrista. “Se
me lo avessero detto solo sei anni fa credo che avrei avuto un
orgasmo al solo pensiero” riesce ad ironizzare prima di prender
totalmente possesso delle labbra sottilissime e fredde che Sabaku No
Gaara, componente dei “Fuckin' sand” si ritrova.
Smette di
tremare strusciandosi addosso al corpo di Gaara, un corpo tutto
sommato freddo, ma così freddo da sembrar ghiaccio bollente.
Probabilmente Ino ha tutte le sensazioni sballate, ha in bocca sapore
di alcool. Anche la sua bocca, sa di alcool. La bocca di Gaara che
non parla. Non ha quasi mai parlato dacchè si sino incrociati, dieci
minuti prima, in mezzo al locale. Lui camminava a testa bassa, lei a
ritroso perchè stava cercando Sakura, sperduta chissà dove nel
club. E con chissà chi. Gli era letteralmente andata a sbattere. E
quando si era girata per imprecare contro colui che l'aveva quasi
fatta cadere, non c'erano state più storie. L'imprecazione le era
morta tra i denti, gli occhi socchiusi si erano spalancati e
l'azzurro delle iridi si era fatto più intenso ad incrociare un paio
di occhi gelidi che sognava da quando era ragazzina.
Ino si
accorge di aver il fiato grosso nel momento in cui le mani si fanno
strada tra i capelli di Sabaku No Gaara, capelli rosso fuoco. “Una
volta volevo tingermi i capelli come i tuoi” dice spostando un
ciuffo dall'orecchio del ragazzo e mordicchiandogli un lobo “ma mio
padre mi ha urlato contro che se lo facevo mi mandava fuori di casa”
sospira. Non le è mai capitato di desiderare così ardentemente
qualcuno, nemmeno Itachi, la sua seconda cotta adolescenziale,il
rappresentante degli studenti a scuola, quello che le ha tolto la
verginità a quattordici anni e mezzo, in una camera triste e
lussuosa di una villa tristissima e ricchissima.
Non sa nemmeno
dove si trovi, Ino. O meglio, sa che è nello stesso locale nel quale
è entrata due ore prima per il concerto della sua band storica,
il primo vero concerto rock dopo piatti anni di Coldplay a gogo, anni
nei quali si era riproposta di scoprire se stessa, di crescere, di
non essere più la ragazzina bella, impulsiva, capriccciosa e
apparentemente vuota e senza futuro del liceo, ma una donna con le
palle, una col cervello, una che poteva governare il mondo. E in
effetti c'era riuscita: Yamanaka Ino frequentava il secondo anno di
Giurisprudenza, tutti trenta e ventinove agli esami, gran cervello e
determinazione, e pure una bellezza rara, una modella nel tempo
libero. Ma le mancava qualcosa. La sua migliore amica Sakura diceva
che le mancava “genio romantico”, il suo migliore amico Choji
affermava si trattasse di “cazzate”, il suo primo fidanzato
proponeva un cambio di abitudini, un ritorno alle origini; e se
Shikamaru Nara, che l'aveva sopportata – e aiutata – negli anni
più duri della sua adolescenza diceva ciò Ino doveva assolutamente
crederci.
Il chitarrista prende la mano che Ino tiene sul cavallo
dei suoi jeans rotti, se la preme contro. Ino sospira. Trema di
nuovo. Poi il ragazzo si avvicina col viso e Ino è come sul punto di
urlare: non può più resistere. “Yamanaka Ino, dico bene?”
chiede lui. Finalmente ha sentito la sua voce. Ed è bellissima. E'
quella che ricordava, veste il suo nome in modo nuovo. Yamanaka
Ino. Ha
detto Gaara. Yamanaka
Ino.
Ino allora sorride furbescamente, mentre pensa alla lista. La lista
delle cinquanta cose da fare prima di laurearsi.
Sabaku No Gaara
è una di queste.
Ino
annuisce, abbassando la zip dei pantaloni di quel mezzo sconosciuto,
toccando, attraverso il cotone dei suoi boxer, la sua erezione.
"Conosci il mio nome?" chiede a Gaara mentre questi le
ansima contro il collo, “una volta mi chiedesti un autografo"
spiega, calmo, quando sembrava non dover parlare più. Poi si
sbottona la cintura.
Ino lo trova irresistibile nella penombra
del camerino, in mezzo a voci vicine, a urla vicine di amanti per una
sola notte. E tra quelle urla a Ino pare di conoscere quelle di
Sakura e assieme a quelle la nitida voce bassa del cantante dei
Fuckin'
Sand.
Ripensa ancora una volta alla lista, Ino. Ripensa alle parole di
Shikamaru, si di che che può dare la colpa lui, può dare la colpa
anche a tutti gli altri, e pure ai Coldplay che l'hanno intrappolata
in un amore troppo esclusivo, c'erano solo lei e loro, lei e i
Coldplay. Ma ora c'è la lista. Ora c'è il chitarrista. Ora c'è
lui. Perciò schiude finalmente le gambe mentre sospira forte di
sollievo, un po' sfacciata, un po' emozionata. "Un ricordo di
me?" sussurra. “One
night and one more time”
risponde lui quasi cantando, ha una bella intonazione pure Gaara, Ino
si chiede come
mai Sasuke Uchiha non lo faccia mai cantare, neanche come seconda
voce. Avrebbe voglia di udire quel tono bassissimo all'infinito, ma
sa che non è possibile e allora si risponde da sola: Gaara non vuole
cantare, Gaara è musica che scoppia e poi non rimbomba nel silenzio,
non è eco, è essenza, non è un canto che consola, è estasi.
L'alcool la rende filosofica, Ino si dà dell'idiota.
“Thanks
for the memories”
continua Gaara coi pantaloni mezzi calati, sollevandola tra le
braccia di peso, tenendola per le natiche. Ino sa che è l'ultima
volta, forse, che lui parlerà. Si aggrappa al suo collo, petto
contro petto, spalle magre e ossute contatto coi suoi seni, le gambe
intorno a quella vita stretta.
Sta per succedere davvero. Ino non
vuol più pensare a nulla che non siano quegli attimi nei quali sta
vivendo. Possono durare un soffio, lo sa, ma non vuole pensarci: sta
baciando una parte del suo passato, un poster diventato realtà.
Sta
per scopare col suo sogno erotico.
E allora probabilmente niente
sarà più come prima.
Quel segno accanto al primo obiettivo della
lista fatale la tormenterà per giorni, mesi, anni.
Probabilmente
quella sarà la scopata più bella della sua vita. Ci scriverà un
diario, ci farà fantasie ogni sera prima di
addormentarsi.
Probabilmente succederà che quel primo punto della
lista diventerà diverrà il secondo, il terzo e poi anche
l'ultimo.
Un'ossessione infinita. Forse.
One
night and one more time
Thanks
for the memories
[Thanks for the memories, Fall Out Boy]
Note
di un'autrice senza senno.
WTF?!
Mi
sto chiedendo perchè mi sia lasciata convincere da Cà (mimi18) a
pubblicare. Ah sì mi ha avvisata che Cì (Chis) l'aveva
misteriosamente letta, esigeva che la pubblicassi e ci ha scritto
pure un sequel (che non vedo l'ora di leggere! **).
Detto
questo... a furia di leggerla, questa fanfiction, la so quasi a
memoria. Mi faccio paura da sola.
Comunque, come avrete visto da
qualche tempo a questa parte terrastoria ha perso la testa per GaaIno
e pubblica cose come questa.
Che
poi cosa è questa?
Una
GaaIno lemon, arancione che si ferma sul momento più bello.
[Volevate che mi spingessi oltre, eh? :3]
C'è da dire che poi
voi dovete sapere che Gaara chitarrista assatanato popola le mie
fantasie, assieme ad un Sasuke altrettanto assatanato e chitarrista,
solo più coglione. (L). Beccatevelo, quindi. Tutto vostro.
L'ultimo
(?) regalo di Natale per tutti voi. :3
Grazie a todos per essere
arrivati sin qui!
un abbraccio gigante, vi voglio bene!
:3
terrastoria