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Autore: Daisy Potter    07/08/2006    1 recensioni
Rossana Smith, 21 anni, atrice affermata e fotomodella...Heric Hayama e Charles Lones, 22 anni, calciatori...vengono convocati per un calendario di beneficenza e...chissà che non scoppi la scintilla dell'amore...^^
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Naozumi Kamura/Charles Lones, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ecco gli ultimi 2 capitoli

 

Ecco gli ultimi 2 capitoli! Scusate il leggero ritardo ^^’

Prima di lasciarvi al finale, però, volevo salutare la cara surferfrancy01!! Ciao, Francy! Ke bello ke sei tornata!!!!J grazie mille per i complimenti, non esagerare!^//^ Ho visto ke hai aggiornato la tua “What happened to that girl”! Vado subito a leggerla, e appena posso ti lascio un commento!*_^ un bacione!

E ora, come promesso, ecco come finisce qst ficcy! Recensite!

J Daisy J

 

Capitolo 11.

 

“Siamo ora davanti al cancello di villa Smith! La festa sta per cominciare, e alcuni invitati sono già arrivati … abbiamo provato ad intervistare Charles Lones, ma è entrato prima che potessimo avvicinarci. In ogni caso, sembra che la giovane Rossana non voglia rilasciare dichiarazioni per oggi, perché la casa è inaccessibile a noi giornalisti …”

“Tu e tua madre avete fatto un buon lavoro, eh?” commentò Charles spegnendo la tv del salotto.

“Già!” ammise orgogliosa Sana entrando nella stanza con un vassoio di salatini in mano. “Non voglio vedere nemmeno l’ombra di un giornalista in casa mia, oggi!”

Posò il vassoio su un tavolo vicino a tanti altri, poi sentì dei passi avvicinarsi al salotto. Si voltò di scatto e scorse Heric andarle in contro. Non aveva più le stampelle, e camminava quasi perfettamente.

“Ehi, Heric, da dove sei entrato?!” chiese la ragazza stupita mentre andava a salutarlo con due baci sulla guancia … mossa che lasciò un po’ innervosito Charles, ma nessuno vi badò.

“Dalla porta sul retro …” spiegò lui. “Il cancello principale è preso d’assedio, se non l’hai notato!” disse, alludendo alla folla di giornalisti.

“Mh … speriamo che gli altri riescano ad entrare senza problemi …” disse lei, poi tornò ai preparativi.

“Sushi?!?” esclamò Heric vedendo uno dei piatti in tavola, ma prima che potesse avvicinarsi una mano schiaffeggiò la sua con rapidità.

“Giù le mani! Non si mangia finché non ci saranno tutti!” lo ammonì Sana, e il ragazzo, seppure a fatica, dovette distogliere la sua attenzione da quel cibo invitante.

“A proposito … tutti chi?” chiese Charles, avvicinandosi alla ragazza e abbracciandola da dietro. Uno sguardo glaciale venne scambiato per un istante tra i due giovani calciatori, ma fu solo un attimo, del quale Sana non si accorse. Sentì le braccia di Charles attirarla verso di lui, mentre gli rispondeva vaga:
“Un po’ di gente …”

“Mmh … spero che la casa non diventi troppo affollata …” le sussurrò maliziosamente all’orecchio, prima di voltarla e baciarla con passione. Sana si lasciò andare, poi qualcosa la riscosse e riaprendo gli occhi si allontanò con dolcezza da lui. Gli sorrise teneramente, poi gli disse:
“Dai, Charles … devo ancora portare qualche vassoio sui tavoli …”

Gli diede un ultimo bacio a fior di labbra, poi si voltò e andò in cucina. Incrociò per un attimo gli occhi di Heric, ma subito i due distolsero lo sguardo. Quello del ragazzo si concentrò di nuovo sul piatto di sushi, ma questa volta senza vero interesse, mentre avvertiva invece un paio di occhi glaciali fissi su di sé …

Un istante dopo si sentì la porta d’ingresso chiudersi improvvisamente e un gruppetto di ragazzi entrò nel salotto.

“Uff … ci è mancato poco che quei giornalisti non mi assalissero! Sono peggio di un branco di lupi affamati!” sbuffò una ragazza dai lunghi capelli castani.

“Tamara! Marilla!”

Sana andò incontro alla ragazza e a quella che le stava accanto, abbracciandole con euforia, felice di rivedere le sue vecchie compagne di lavoro.

“Ehm ehm …!” tossì un’altra ragazza poco più in là. Sana sciolse subito l’abbraccio per dedicarle la sua attenzione.

“Allora … non si saluta più la tua migliore amica?!” disse con un sorriso, e Sana si precipitò ad abbracciare anche lei.

“Fuka! Da quanto tempo non ci sentiamo!”

Incrociarono i mignoli delle loro mani destre, sorridendosi, poi Sana salutò con due baci sulla guancia il ragazzo che stava accanto alla sua amica.

“Ciao, Jeremy! Da quando vi siete sposati site spariti dalla circolazione, eh?!” gli sorrise.

Tutti i nuovi arrivati fecero conoscenza con Charles e Heric, poi si accomodarono sui divani in attesa degli altri invitati. Meno di un’ora dopo, la grande villa Smith era piena di ragazzi e ragazze, la maggior parte ex colleghi di Sana e amici di vecchia data, ma anche uomini importanti, come il regista Ono e il produttore de ‘Il giocattolo dei bambini’. Il gruppetto più stretto, però, era quello formato da Sana, Charles, Heric, e i primi arrivati.

Avevano preso possesso di due divani del soggiorno, e discutevano allegramente tra di loro. La più loquace di tutti ovviamente era Sana …

“Allora, con quel ragazzo della Florida com’è andata?!” stava chiedendo a Tamara. La ragazza fece un gesto di stizza con la mano.

“Oh, non è successo niente … se devo essere sincera non era il mio tipo!” disse con noncuranza, poi però spostò l’attenzione su Heric. “E tu? Hai una ragazza?” gli chiese a bruciapelo. Il ragazzo la guardò leggermente scioccato.

“I-io … cosa?”

“Hai capito …! Sei fidanzato? O ti piace qualcuno?” chiese ancora la ragazza.

In quel momento ci fu un gioco di sguardi fra tre dei presenti … Gli occhi ambrati di Heric saltavano nervosi da quelli nocciola di Sana a quelli azzurri di Charles, entrambi ansiosi di conoscere la risposta … anche se per motivi diversi … infine si posarono sul pavimento, mentre rispondeva a voce bassa:
“No, non sono fidanzato …”

Tamara rimase un attimo in silenzio, pensierosa.

“Ah … ma non hai risposto alla mia seconda domanda! C’è qualche ragazza che ti piace?!”

Un silenzio imbarazzante cadde nel gruppo, e alla fine Sana non resistette più:
“Ehi, ragazzi! Che ne dite di cominciare ad aprire i regali?! Sono curiosissima!” esclamò, e scattò in piedi, dirigendosi nella cucina dove erano stati posati tutti i pacchetti. Gli altri rimasero sui divani, tranne Fuka che dopo un istante nel quale sembrava immersa nei suoi pensieri si riscosse e disse:
“Ti aiuto a portarli di qua!” e la raggiunse. Una volta in cucina insieme all’amica, però, non toccò nemmeno un pacchetto, ma rimase ferma a fissare Sana.

“Be’? non dovevi aiutarmi?” chiese lei da dietro una pila di regali. Fece per lasciare la stanza e tornare di là, ma Fuka la fermò.

“Ehi, ehi, frena! Non così in fretta! Mi devi spiegare una cosa!”

Sana la guardò, fingendo uno sguardo interrogativo, ma dentro di sé era nervosa poiché immaginava cosa stesse per dire l’amica.

“Allora … che cos’era quello scambio di sguardi che ho notato?”

Ecco … colpita e affondata … ma come faceva? Non le sfuggiva mai nulla, a quella!

“Eh? Di che parli?” chiese Sana, ma la ragazza non ci cascò.

“Non fare l’attrice anche con me, Sana!” le disse infatti alzando gli occhi al cielo. “Comunque ti chiarisco un po’ le idee: parlo di quelle occhiate che vi lanciavate tu, Charles e Heric alla domanda di Tamara!”

Sana sospirò, ma non disse nulla.

“Ok, allora provo ad indovinare io … mi è sembrato di vedere … uhm … Nervosismo … e irritazione … e gelosia! Allora, ho indovinato?!”

Sana stette ancora in silenzio, ma cominciava a innervosirsi.

“Va bene, se ancora non mi dici nulla provo ad indovinare di nuovo … allora, quello nervoso era Heric che non sapeva cosa rispondere, quello irritato era Charles, che temeva non so quale risposta, e quella gelosa … be’, quella eri tu! Allora, che diavolo stava succedendo?! Posso aver indovinato le vostre sensazioni, ma ciò che stavate esattamente pensando devi dirmelo tu …!!”

Ok, ora Sana era davvero irritata, oltre che stupita per la perspicacia dell’amica.

“Senti, ma che vuoi che ti dica?!” sbottò infine, sentendosi scoperta.

“Non so … magari che succede in quel triangolo amoroso …”

“Ma che triangolo amoroso?! Ma sei impazzita???”

“A-ah … cosa ti ho detto? Non recitare! E poi, chi nega così ha sempre qualcosa da nascondere …” le disse Fuka. “Senti, perché non ti confidi con me? Sai che non dirò niente a nessuno! Però potrei provare ad aiutarti …”

Sana la guardò negli occhi, indecisa sul da farsi, ma ormai Fuka aveva indovinato tutto, e non c’era motivo di nascondere oltre la situazione.

“E va bene … allora, Heric … lui è innamorato di me!” disse tutto d’un fiato. Fuka rimase per un attimo pensierosa.

“Mmh … mente tu stai con Charles, che ti ama anche lui … e tu?”

“Eh?!”

“Tu chi ami?” spiegò Fuka esasperata.

“M-ma … che cavolo di domanda è?  Ma che ti salta in mente?! Insomma, cioè … ”

Sana andò nel panico, arrossendo leggermente, mentre Fuka rideva sommessamente.

“È così difficile rispondere?!” le chiese divertita.

“Be’ … sì, in effetti …” disse Sana in un soffio, prima di spiegare la situazione. “Oh, insomma … a me piace Charles! Sto con lui da mesi, è dolce, gentile, galante … però Heric … lui mi capisce come nessun altro, è tenero, è …”
“ … è bellissimo …” proseguì Fuka per lei.
“Sì, è davvero bellissimo! E … ma cosa mi fai dire?!” esclamò scandalizzata Sana. Fuka sorrise, poi la guardò negli occhi.

“Senti, ti conviene risolvere questa faccenda! Perché da quel che ho capito stai illudendo Charles e facendo soffrire inutilmente Heric! Ti consiglio di parlare con quei due e chiarire la situazione, perché secondo me state sbagliando tutti quanti …”

Sana rimase a riflettere sulle parole di Fuka. Lei aveva capito che il ragazzo che veramente le piaceva era Heric … allora era davvero così …?

Alzò lo sguardo e lo fissò in quello dell’amica.

“Hai ragione, lo farò … ma ora aiutami a portare di là questi!” le disse facendo un piccolo sorriso, e le consegnò alcuni pacchetti, prima di tornare nel salotto.

  
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