Prima volta 

 

 


Questa Fanfic è stata scritta da Mick St. John e Beth Turner per il Moonlight First Italian Facebook GdR.
Grazie a tutti coloro che leggeranno...


Beth

Il tonfo della porta che si chiude alle nostre spalle, arriva come un suono distante, ovattato.

Le mie ciglia sono ancora bagnate di lacrime, ma la tristezza che incombeva poco prima nel mio cuore è già un ricordo lontano, appartiene al passato. 

Stretta fra le braccia di Mick, mi lascio trasportare dall’amore che sento per lui. 

"Perché ti amo…"  

La mia mente riesce solo a formulare questo pensiero, mentre sento ancora la sua calda voce dichiararmi i suoi sentimenti.

Il bacio che ci scambiamo parla d’amore, di tenerezza, di bisogno e di passione. 

Mi aggrappo alle sue forti spalle, frastornata e confusa. 

Brami per così tanto tempo certi istanti, che quando ti ritrovi a viverli, poi fai fatica a credere che siano reali.

Il tragitto dal corridoio alla camera da letto è breve e, se devo dire la verità, non mi sono resa conto di nulla, finchè non ho sentito la morbidezza del letto contro le gambe. 

Ancora ansante, stacco le labbra dalle sue. 

Il mio respiro spezzato riempie il silenzio della stanza e osservo i suoi lineamenti così cari al mio cuore. 

Non mi sembra ancora vero, vivo tutto questo con un senso d’irrealtà, sono protagonista e allo stesso tempo spettatrice di quello che mi sta accadendo.

Le mie mani risalgono sulle sue braccia e vanno a stringere in pugno la stoffa del suo cappotto. 

 

Mick

Guardo Beth che si muove lentamente, quasi con timidezza. 

Accenno un sorriso, solo per lei. E mi sembra di tornare ragazzo.

Sento la stessa inquietudine di quando ero ancora inesperto e l'istinto mi guidava in tutto. 

Per un istante mi sembra una pazzia, essere qui. 

Sto per fare l'amore con lei, come se fosse la prima volta, ed in un certo senso lo è.

Ho paura di guastare, con la mia prepotenza, questo suo splendore.

Il mio cuore sembra battere di nuovo, quasi riuscissi a sentirlo. 

"Questo cuore che si è fermato un'altra volta, per salvarti." 

L'ho pensato, ma senza alcun rimpianto. 

Scosto i capelli chiari dal suo volto per poter osservare liberamente i grandi occhi azzurri, lucidi come gemme.

Le labbra turgide sono arrossate e, anche se non sono truccate, hanno un colore caldo che mi piace molto. 

Fa venire voglia di morderle.

E' angelica, eppure così sensuale, specie quando mi porge il collo, forse immaginando quanto io, da bravo vampiro, adori quel gesto.

Beth ricambia le mie carezze e mi incoraggia, perciò approfitto di quell'istante di debolezza.

Tocco quelle labbra morbide che si piegano in un leggero sorriso e la bacio, chiudendo gli occhi, per lasciarmi andare al brivido caldo di quelle emozioni. 

Poi mi allontano e la osservo di nuovo, in silenzio. 

Mi perdo nel suo sguardo luminoso e vivo. 

"Sei sicura di volerlo fare?" 

Vorrei domandare questo, per accertarmi che sia serena, senza staccare gli occhi dai suoi. Ma lei mi ha già risposto, senza che io debba chiedere nulla.

Leggo nel suo sguardo che è pronta per me. 

Aspiro a fondo e riesco a sentire l'odore della sua pelle, non inquinato dai profumi artificiali. E' il suo. 

Un odore che stimola la mia doppia fame.

Fame di lei, del suo sangue... fame di quella donna che desidero sia solo mia. 

Ed è rassicurante, quel calore che emana mentre mi tocca. 

Invece di cercare le sue labbra, stavolta sposto la bocca sul collo profumato, provocandole un brivido di piacere.

E' così calda che il tocco delle mie labbra è come ghiaccio sulla sua pelle.

 

Beth

Per la prima volta ho la certezza che il nostro amore è qualcosa di solido. 

Alzo una mano, titubante, per accarezzare gli zigomi mascolini di Mick e sento un accenno di barba, poi i miei polpastrelli si posano leggeri sulle sue labbra. 

Con meraviglia mista ad un poco di timore mi rendo conto che è tutto reale. Con mani lievi lo aiuto a levarsi il cappotto, mentre lui mi spoglia con gesti teneri.

Non c’è imbarazzo, non c’è vergogna, ma solo voglia di stare insieme, di abbracciarsi e lasciarsi andare alla tenerezza. 

I suoi occhi attenti seguono ogni mio movimento, non mi lasciano un istante. Mi osserva come un predatore fa con la sua preda e tutto questo mi lascia scossa... scossa ed eccitata.

Alzo la testa con un impeto d’orgoglio e lo fisso negli occhi. Voglio trasmettergli, attraverso il mio sguardo, tutta la gamma di sentimenti che mi fanno tremare che mi fanno sentire come se fossi in balia di una tempesta.

 

 

Mick

Mi scanso, il tempo necessario per levare il cappotto, ma Beth si avvicina e mi sbottona, scoprendomi così il petto, lentamente.

Sento il suo sguardo accarezzarmi, con delicatezza. 

Prima che riesca a togliermi completamente la camicia, si stringe a me, facendomi percepire la morbidezza della sua giovane pelle. 

Ha un momento d’abbandono e forse vuole lasciarmi intendere la sua totale resa. Si sta affidando a me, ora che sono riuscito finalmente a dirle che l'amo. 

Esprimere certi sentimenti non è facile per me, non lo è mai stato, e da vampiro è ancora più difficile. 

Tutto ciò che so fare è provare a dimostrarle quanto desidero essere il suo uomo.

E non riesco più a pensare, non riesco più a parlare, devo solo abbracciarla e, con sicurezza la sollevo, per portarla sul letto. 

 

Beth

Improvvisamente mi sento sollevare, mi aggrappo con un leggero sospiro di sorpresa alle sue spalle e rabbrividisco al contatto delle lenzuola contro la schiena nuda.

Le sue labbra vagano sul mio corpo e io non posso fare altro che ansimare, scossa da brividi di piacere. 

Apro gli occhi un istante e osservo i suoi, così penetranti. 

Vedo amore, passione, consapevolezza e fame… ma non faccio in tempo ad avere timore di quest’ultima. 

Mick torna a baciarmi con passione, le mie gambe gli cingono i fianchi mentre intreccio le dita ai suoi morbidi capelli e ricambio il bacio con la stessa foga.

 

Mick

Una volta sul letto, con un sospiro compiaciuto mi siedo accanto a lei. Sfioro la sua guancia con il naso e l'abbraccio, cingendole le spalle, per metterla a contatto con il mio corpo. 

E' molto più freddo del suo e la sento tremare.

Vorrei stringerla più forte, farle sentire i miei muscoli tesi sulla pelle delicata, ma la pressione delle mie braccia rischierebbe di essere soffocante, troppo invadente, per ora.

Penso sia meglio fare le cose con calma. 

Se solo riuscissi a tenere a bada quello che provo per lei, non mi sentirei tanto indelicato nei suoi confronti.

Mi scosto per accarezzarla e le spalline scivolavano al passaggio delle mie mani. 

Scopro il suo corpo bellissimo, giovane e sfrontato, con la vita sottile, i fianchi arrotondati e morbidi, su cui scendono le mie mani invadenti, esercitando una leggera pressione.

Le lancio uno sguardo di sfida, percorrendo le gambe con il palmo della mano ben aperta, soffermandomi di tanto in tanto per farle il solletico.

Mi piace vederla sorridere emozionata, ma quando risalgo a guardarla negli occhi, baciandola teneramente, Beth mi allontana con gentilezza, per mettersi seduta.

E vederla lì, sorridente, a gambe semichiuse con indosso ancora la biancheria, mi fa bruciare dalla voglia di averla.

Io, fermo come il predatore davanti alla sua vittima, e lei, preda consapevole di potersi liberare, ma passiva e pronta a lasciarsi prendere.

D'istinto mi volto per un secondo a guardare quella porta che doveva tenermi fuori, lontano dal suo mondo. 

Pochi passi e sarei uscito dalla sua vita, lontano da quella scena.

Ero già fuori, quando mi sono imposto di tornare indietro, di tentare comunque a convincerla, perchè restasse con me.

Ho varcato di nuovo quella soglia, con prepotenza, deciso a cambiare il nostro destino, ed è stato forse il più grande atto di egoismo che abbia compiuto coscientemente, senza alcun rimorso. Ho lottato con me stesso perchè la nostra storia avesse un futuro e lotterò ancora contro tutto il mondo, se sarà necessario.

Come potrei privarmi di tutto questo? 

Amo troppo Beth per non rischiare di perderla.

E seppure questa voglia continui a farmi sentire un mostro, io non posso rinunciare a lei.

Non voglio negarmi questo amore, anche se è come un tenero bocciolo tra le mie mani di marmo e potrebbe soffrire, mentre ne accarezzo i petali delicati.

Ma Beth è lì, sdraiata davanti a me, con gli occhi lucidi d'amore.

Ha paura, ma freme di condividere con me questo momento.

Mi chiama e accarezza il mio viso, prima di attirarmi a sè con gli occhi chiusi per abbandonarsi ancora ad un altro bacio.

Il nostro sapore si fonde e il desiderio si accende in quell'istante.

Tutta l’eccitazione, che fino ad ora è rimasta confinata nella mente, si trasferisce alla carne. 

Diventa febbre.

Ben presto sfuma quella pazienza che doveva tenermi a bada. 

Vorrei essere un amante attento e premuroso, ma con Beth io non ci riesco.

Con lei ho fame... una doppia fame che mi spaventa provare e che ho fretta di saziare. 

Vorrei possederla d’istinto, senza l'ombra del confronto con nessun altro.

Con Beth riesco ad essere solo me stesso: crudo, diretto, libero dal bisogno di dimostrare di essere il migliore.

Con lei lascio che le emozioni superino il pudore, perchè voglio che riesca a toccare la parte più tenera del mio cuore, quella ancora umana, oltre questo corpo innaturale.

Sotto le mie mani di ghiaccio, Beth trema, quasi leggesse i miei pensieri, e io mi impadronisco di ogni brivido.

Mi fermo solo per aiutarla a stendersi meglio tra i cuscini, mentre mi isso su di lei, finendo di spogliarla. 

E resto ad osservarla, nuda e calda, sotto di me.

Scendo a baciarla, poi poso le labbra sulla sua gola e aspiro profondamente, ad occhi chiusi, l’odore intenso della sua femminilità, percependo delle piacevoli scosse.

In quel momento la mia bocca si apre e il sapore della sua pelle mi attira.  

I canini stanno scendendo, li sento premere contro le labbra, ma non è ancora il momento. 

Beth se ne accorge e dovrei provare vergogna di questo istinto che non so reprimere. 

I miei denti appuntiti le pungono la pelle, ma sono sicuro che le stia piacendo e questo mi incoraggia. 

La lingua scende ad inumidirle il collo, all'inizio timidamente, quasi come ad attendere un invito che arriva presto.

Poi i movimenti diventano più audaci e sicuri, più convulsi ed insistenti.

Affondo il viso nei suoi capelli biondi, sollevandomi quel che basta per poggiarmi su di lei.

Voglio che mi senta addosso. 

Sento il suo corpo agitarsi contro il mio, sopra la stoffa che ancora ci separa, e il desiderio diventa un bisogno ingordo di sfamarmi di lei, della sua eccitazione crescente. 

E' così intenso che non posso resistere... 

Sento un tremito più forte e mi accorgo che è il momento. 

Mi vuole.  

Non ha senso attendere oltre e prolungare questa tortura. 

Abbiamo fretta di scoprirci reciprocamente e dobbiamo saziarci entrambi. 

Ed ecco che le sue mani scendono a slacciarmi i pantaloni.

Sento i vestiti scorrermi sulla pelle, mentre Beth percorre il mio corpo, tanto in tensione da farmi quasi male. 

Quando finisce di spogliarmi, mi guarda come se avesse la stessa sete che ho io, in fondo agli occhi e alla gola. 

Ed è da tanto che aspettavo questo momento. 

La chiamo, lei si avvicina per baciarmi con nuovo desiderio, percorrendo il mio corpo, dalle spalle al torace nudo, poi lungo gli addominali. 

Sento il sangue fluire verso il basso ventre, riempiendomi di fortissima eccitazione.

Le passo delicatamente una mano tra i capelli biondi e, ancora stordito da quel turbinio di emozioni, mi lascio trasportare dai sospiri.

 

 

Beth

Adagio, quasi con timore, lo sento abbassarsi sul mio corpo e rabbrividiamo entrambi a quel contatto. 

Più nulla separa i nostri corpi.

Il mio corpo accaldato e delicato, freme al contatto del suo, freddo e atletico. 

Le mani, mosse da volontà propria, si appoggiano sulle sue robuste spalle per poi scendere lentamente, lungo la schiena muscolosa. 

Sotto i miei polpastrelli, i muscoli nodosi di Mick guizzano e si irrigidiscono. 

La sua pelle fredda freme al mio caldo tocco, mentre le mie labbra accarezzano il suo viso, godendo nel poter finalmente fare quello che hanno desiderato da tempo.

Sento il petto alzarsi e abbassarsi, quasi facesse fatica a contenere i sospiri crescenti.

Le sue mani, così forti, ora viaggiano leggere e indiscrete sul mio corpo, accarezzano punti sensibili, mentre gemo, persa nelle spirali di piacere che mi sta donando.

Sono umana, eppure la tentazione di morderlo è tanta. Sentire sotto le labbra la consistenza della sua pelle compatta e appena tiepida è un qualcosa d’indescrivibile.

Il mio corpo inizia ad ondeggiare, a cercare un contatto più intimo mentre la fame cresce in entrambi.

Poi il momento tanto atteso arriva. 

I nostri corpi si cercano e si trovano bramosi. 

La nostra unione, lascia per un attimo senza respiro, mentre le nostre rispettive energie cozzano fra loro e la scintilla che ne scaturisce, provoca l’incendio dei sensi.

La danza dell’amore, respiri che si mischiano, corpi che si sfiorano e incontrano dolcemente, sguardi e sospiri che fanno increspare la pelle… poi tutto cambia. 

I movimenti di Mick si fanno di colpo più bruschi e un ringhio sommesso fa vibrare il suo petto, stretto contro il mio. 

Apro per un istante gli occhi e mi accorgo che il suo sguardo inizia a farsi più pallido.

Per un attimo il timore mi coglie, ma è solo un attimo. 

In fondo ai suoi occhi non scorgo solo la fame, ma anche l’amore e un pizzico di paura. 

E mi rendo conto che anche lui è a suo modo spaventato da quello che sta succedendo fra noi. E' spaventato quanto me. 

Annuisco impercettibilmente, sapendo cosa accadrà, e con un lieve sorriso, torno a chiudere gli occhi, in attesa. 

Appoggio una mano dietro alla sua testa, per spingerlo nuovamente verso di me, mentre torno a baciarlo con rinnovata passione, con assoluta fiducia.

La mia lingua indiscreta si fa largo fra le sue labbra e sfiora i suoi canini, che nel frattempo sono completamente scesi.

I nostri corpi riprendono a muoversi all’unisono, mentre le mie mani accarezzano febbrili la sua nuca.

In quell'attimo, una scossa di piacere mi coglie impreparata e sento il corpo di Mick tendersi, sopra di me.  

La sua testa si china e le sue labbra mi accarezzano la pelle sensibile del collo, con gentilezza, come fosse un massaggio, e riesce quasi ad ipnotizzarmi, a rilassarmi totalmente.

All'improvviso, un altro sommesso ringhio scaturisce dal suo petto e avverto i suoi denti graffiarmi il collo. 

Un prolungato gemito esce dalle mie labbra e sussurro il suo nome, con tono implorante.

La sua lingua umida mi lecca delicatamente il collo, come se volesse vezzeggiarlo, poi i suoi canini affondano con decisione. 

La mia pelle sensibile cede sotto il suo morso penetrante, ma questa volta non c’è dolore, nessuna paura, solo un oscuro e inspiegabile piacere.

Calore, brividi e appagamento. 

Sento il mio sangue correre più veloce, sembra quasi che voglia riversarsi dentro al corpo di Mick, scorrergli dentro, così come io sento la sua energia confluire in me.  

Percepisco il suo bisogno estremo e voglio appagarlo. 

La mia mano libera risale dal suo petto, appoggiandosi all'altezza della gola, sul collo nerboruto. Riesco a sentire sotto le dita la tensione e a bearmi del movimento che fa, mentre si nutre da me. Sento che gli piace... i nostri movimenti si fanno più convulsi poi arriva l’oblio dei sensi. 

Grido il suo nome, scossa da tremiti di piacere e Mick reagisce, trattenendo senza tuttavia riuscirci, un ruggito di liberazione tra i denti.  

Poi la stanza si riempie di un suggestivo silenzio che ricopre l'intimità e la riservatezza del nostro momento magico. 

In quel silenzio si sente solo il respiro frenetico che proviene dal mio petto.

Il peso del corpo virile di Mick sul mio mi fa sentire delicata, mentre i pensieri tardano ad arrivare. 

Una lacrima traditrice fa capolino dai miei occhi e rotola lungo la mia guancia. Ma è di gioia, di pura gioia.

Perfetto. E' stato tutto perfetto. 

Mi muovo un poco e sussurro esitante il suo nome. 

"Mick… " 

Ha ancora la faccia nascosta nell’incavo del mio collo. 

"Mick." Lo chiamo ancora. "Guardami."

Al suono della mia voce, lo sento spostarsi appena, poi alza piano la testa e mi guarda titubante.

Ha gli occhi di quel colore così raro, tra l'azzurro e il grigio, proprio come la sua anima tormentata, leggermente velata di malinconia. 

Leggo tutto l'amore che prova, la soddisfazione e una leggera traccia di vergogna, mentre accenna uno dei suoi sorrisi a metà.

Prendo il suo freddo viso fra le mani, perchè non voglio che i suoi occhi lascino i miei, è troppo importante quello che devo dirgli. 

"Ti amo.  Amo l’uomo che sei, amo la tua sensibilità, il tuo senso del dovere."

Con una mano, mi accarezzo i due minuscoli fori che ho sul collo, la pelle è sensibile e leggermente indolenzita, ma un dolce sorriso piega le mie labbra.

"E amo il vampiro, la creatura affamata che viene fuori ruggendo, che arriva sempre a salvarmi. Amo te Mick, nella tua completezza."

Il sorriso si allarga impercettibilmente, mentre gli sposto con tenerezza una morbida ciocca di capelli che gli è scesa sulla fronte.

"E voglio vivere tutto questo insieme a te, finchè ci sarà data l’opportunità di farlo."