Dopo questa fan fiction spero che i fan dei Green Day non mi verranno addosso con torce e forconi ^^.
RIngrazio le persone che hanno letto e recensito le mie storie drammatiche. Come Kia99, Layla, Eyes of Ice, Angelo97 so che le storie vi hanno lasciato l'amaro in bocca, ma per questa a voi la scelta. Ringrazio anche Dony_chan che anche non apprezzando le ShihoxShinichi ha apprezzato le mie fan fiction.
Spero che la Fan fiction sia di vostro gradimento, mi raccomando recensite.
MD.
 

Fidati di me.
Era una mattina di settembre, nonostante l’avvicinarsi dell’autunno, gli alberi non avevano perso nemmeno una foglia. Shiho camminava distratta per le strade di Londra. Lui era sempre nei suoi pensieri, non riusciva a farne a meno. Innamorarsi, che cosa stupida. Nessuno poteva salvarla, tantomeno lui. Non poteva salvarla da sé stessa.
Il vento quel giorno sembrava un bambino dispettoso, le scompigliava i capelli, si infilava sotto la maglietta provocandole brividi di freddo. Shiho continuava ad andare avanti senza curarsi di niente, si sentiva chiusa, prigioniera di sé stessa, voleva fuggire lontano. Doveva sfogarsi. Ma le lacrime le erano finite, per tutto quello che aveva dovuto sopportare.
Shiho continuava a camminare.

“Ehi Shiho!”, il saluto di una ragazza che le veniva incontro. Shiho si girò da quella parte, era una di quelle poche ragazze con cui era riuscita a fare amicizia. “Ciao Nicky, come mai da queste parti?” “Ti sto cercando da due giorni, ma non rispondi al cellulare e a casa non apri a nessuno.” Già, il cellulare, l’aveva staccato per non continuare a vedere il numero di Shinichi che provava a chiamarla. “Comunque, oggi c’è il concerto dei Green Day, ho alcuni biglietti e ci vado con vari amici, abbiamo un posto libero ti va di venire?” Green Day? Quei tre pazzi dalle pettinature oscene che urlavano e saltavano sul palco? Ne aveva sentito parlare, ma non è che in Giappone erano molto famosi. “Bah, ok.” “Perfect darling! Ci divertiremo! Alle 7 sotto casa mia, ti aspetto!” Tesoro? Shiho non era il tesoro di nessuno!

Non l’avrebbe mai ammesso, ma si stava divertendo da morire. E poi le canzoni erano bellissime, si sarebbe dovuta interessare molto tempo prima alla musica. La sua amica l’aveva costretta ad indossare jeans, scarpe da ginnastica e una strana maglietta nera con scritto sopra ‘American idiot’. Ma era tutto stupendo, si sentiva parte di tutte quelle persone che conoscevano le canzoni da una vita. Ed ecco che partiva l’ennesima canzone, Nicky le sussurrò alle orecchie il titolo, Wake me up when September ends.
Questa canzone l’aveva già sentita ne era sicura, era piccola e i genitori erano morti, forse aveva nove anni. Billie Joe iniziò a cantare e Shiho a piangere.


“Summer has come and passed.
The innocent can never last.
Wake me up when September ends.”
                                                                   L’estate è arrivata e passata.
                                                                   L’innocente non può mai durare.
                                                                   Svegliami quando settembre è finito.
 
Perché questa musica la faceva piangere? Non aveva senso, risvegliava in lei ricordi che aveva cercato di dimenticare. Akemi che le veniva a dire che i loro genitori erano morti.

“Like my fathers come to pass,
 seven years has gone so fast.
Wake me up when September ends.”
                                                                    Come mio padre è venuto a mancare,
                                                                    sette anni sono passati così in fretta.
                                                                    Svegliami quando settembre è finito.


Sette anni dopo. La piccola Sherry faceva già parte dell’Organizzazione. Ascoltava questa canzone e per qualche motivo piangeva. Poi erano arrivati e le avevano detto che piangere era inutile. Quell’episodio venne cancellato dalla sua mente solo per colpa di alcune parole.


“Here comes the rain again,
 falling from the stars.
 Drenched in my pain again,
 becoming who we are.”
                                                                     Qui arriva di nuovo la pioggia,
                                                                     cadendo dalle stelle.
                                                                     immerso di nuovo nel mio dolore,
                                                                     per diventare chi siamo.


Shiho cadde a terra. In mezzo alla folla. Piangeva, come non aveva mai pianto. Si riversava addosso tutto: la morte dei genitori, la morte di Akemi, la fuga dall’Organizzazione, l’amore per Shinichi. “Cosa succede Shiho?” “Lasciami in pace!”

“As my memory rests,
  but never forgets what I lost.
  Wake me up when September ends.”
                                                                       Così la mia memoria si riposa,
                                                                       ma non dimentica mai quello che ho perso.
                                                                       Svegliami quando settembre è finito.
 
Iniziò a correre verso l’uscita. Gli occhi continuavano a lacrimare, mentre le parole dolci di Billie Joe la riempivano di malinconia. “Ti prego smettila! Smettila!”. La sua testa scoppiava. Una canzone poteva fare davvero tutto questo?
 
“Summer has come and passed.
 The innocent can never last.
 Wake me up when September ends.
 Ring out the bells again
 like we did when spring began.
 Wake me up when September ends.”
                                                                         …Fai risuonare ancora le campane
                                                                         come facevamo quando iniziava la primavera
                                                                         Svegliami quando finisce settembre.


L’uscita era vicina. Ma con tutta questa folla che non la faceva passare non riusciva a trovarla.
Voleva addormentarsi per sempre, svegliarsi quando settembre finiva.
Cadde tra le braccia di un ragazzo. Il suo profumo era indimenticabile. “Kudo.”
L’abbracciò da togliergli il fiato, le lacrime si erano moltiplicate. La canzone continuava.
“Shiho, ehi, non piangere. Cos’hai?” “Sei qui, ti prego non mi lasciare mai. Non mi lasciare anche tu.” “No amore mio, come posso lasciarti. Sei il mio angelo. Fidati di me.”
Shiho continuava a piangere tra le braccia di Shinichi, ora era felice. Lui non l’avrebbe lasciata, non sarebbe morto anche lui per salvarla.
Chiedeva solo di essere salvata, se lui non fosse arrivato sarebbe scoppiata.

“Come i miei genitori sono venuti a mancare,
  vent’anni sono passati così in fretta.
 Svegliami quando settembre è finito.
 Svegliami quando settembre è finito.
 Ti prego, svegliami quando settembre è finito.”