Salve, io mi chiamo Federica e ho deciso di postare una storia in stile manga/anime.
Sicuramente avrò fatto un po' di errori, quindi mi scuso >_<
Buona lettura ^^
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Prologo
Era una giornata di sole di una domenica, anche se l'aria era fredda, faceva comunque caldo.
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Kietaaaaa, la colazione è pronta!!! -
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Si mamma, arrivo... -
Kieta era una ragazza intelligente e perspicacie, anche se a volte era pigra.
Aveva dei capelli corti blu notte e degli occhi rossi spenti ma grandi. Era una studente della scuola “Tsurakane” ed era piuttosto conosciuta in tutta la scuola. Frequenta il terzo anno ed è quasi sempre la prima della classe.
Kieta si preparava per poi scendere in cucina.
Sua mamma aveva preparato le frittelle che a lei piacciono tanto.
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Mmmh... mamma non dovevi disturbarti! - disse lei annusando l'odore buono
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Farei di tutto per la mia piccola. - rispose con un sorriso
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Mamma io... io non sono piccola! -
Lei odia farsi chiamare “piccola”, ma sua madre non riusciva ad accettare che sua figlia stesse crescendo.
Kieta non aveva un padre e neanche fratelli ma vive da sola con sua madre. Quest'ultima fa la commessa di un negozio di scarpe e abbigliamento.
La ragazza si siede, aspettando con ansia il suo piatto.
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Kieta... -
All'improvviso la voce di sua madre si fa più serio e più preoccupato.
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Ultimamente ti vedo strana... non sei più la stessa di un tempo... -
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Ah mamma non ti preoccupare... vedrai che recupererò il compito di mate-
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No... non è per quello! - la interruppe la madre
In quella casa regnava la confusione totale, sia lei che sua madre non sapevano con trattare la situazione, quindi decise di cambiare discorso
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Mamma io esco un po' -
Detto questo, si alzò dal tavolo, prese la sua tracolla e la giacca.
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Le fri-
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Mangiale tu, io vado a dopo! -
La madre fece un sospiro e decise di non pensarci più.
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“ Non posso dire a mia madre dei miei incubi...” pensò lei titubata
Era dal giorno del suo compleanno che aveva iniziato a fare dei strani sogni.
L'ultimo notte aveva sognato di ritrovarsi in uno strano posto. Era buio e dopo un po' il posto incominciava a prendere fuoco e così anche lei.
Kieta decise di fermarsi in pasticceria a trovare un ragazzo che lavorava lì.
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Ehi guarda chi c'è, la mia piccola Kieta! Che sorpresa. - disse lui
Lei divenne rossa e probabilmente era l'unico che potesse chiamarla “piccola”
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Da-Daisuke! -
Daisuke era un ragazzo di 23 anni, ma ne dimostrava di meno.
Aveva dei capelli rosso fuoco abbastanza lunghi, raccolti in un codino basso. Aveva dei splendidi occhi grigi e una gentilezza inimitabile.
Stava servendo l'ultimo cliente e poi si diresse verso di lei.
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E' successo qualcosa? -
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Il solito incubo... -
Inoltre era l'unico che sapeva dei suoi incubi e ogni volta che ne aveva uno, andava subito da lui per confidarsi.
A Daisuke scappò un piccolo ghigno.
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Lo sai che spaventi quando ghigni in quel modo? Sembri uno che sta architettando qualcosa! -
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Ah?! No no non ti preoccupare!! Comunque dicevamo... non è che c'è qualcosa che ti fa star male? O qualcosa di simile non so... -
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N-no... almeno credo... -
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Sai cosa dovresti fare? -
Kieta fece di “no” con la testa.
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Vieni a casa mia! Cosi magari risolveremo la questione una volta per tutte! -
La ragazza arrossì come un peperone.
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A-a ca-casa tua?!!? -
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Perchè, non puoi? Senti facciamo così, hai tutto il tempo per decidere, nel caso volessi venire a casa mia mandami un messaggio, ok? Io vado che ho molti clienti che mi aspettano! -
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Ok, buon lavoro... -
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Aspetto una tua risposta! -
Infine uscì dall'edificio.
“Vediamo cosa posso fare!”
Nel frattempo, Kieta prese il cellulare per chiamare una sua amica.
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Pronto? Sayuri? Ho bisogno di te! -
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E questo è il prologo!
Spero vi piaccia :D
Non posterò per almeno 2 settimane (almeno credo) perché sarò in viaggio di studio...
A presto! ^^