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Autore: _hayato    23/12/2011    3 recensioni
"Cammini lenta per il vicolo buio.
Cosa ci fai qui?
Cosa intendo dimostrare,venendo da me sola?
Cammini lentamente,ma ti guardi attorno.
Sei abbastanza attenta da capire che ti sto osservando,ma abbastanza ingenua da pensare di riuscire ad affrontarmi da sola.
Credi di fregarmi con quella finta calma?
Eppure lo sai,che ti conosco come le mie tasche."
Genere: Malinconico, Song-fic, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Hurricane

Cammini lenta per il vicolo buio.

Cosa ci fai qui?

Cosa intendo dimostrare,venendo da me sola?

Cammini lentamente,ma ti guardi attorno.

Sei abbastanza attenta da capire che ti sto osservando,ma abbastanza ingenua da pensare di riuscire ad affrontarmi da sola.

Credi di fregarmi con quella finta calma?

Eppure lo sai,che ti conosco come le mie tasche.

“Non importa quante volte mi hai detto che volevi andar via.”

Ti volti di scatto.

La riconosci ancora la mia voce,vero?

“Non importa quanti respiri prendessi, non riuscivi ancora a respirare.”

Allora è questa,la tua risposta?

“Non importa quante notti sei rimasto sveglio al suono della pioggia velenosa.”

Intendi continuare questo giochetto di frasi? Lo sai che quelle sono i nostri segreti.

“Dove sei andata? “

Lentamente mi avvicino alle tue spalle.

Vicino,sempre più vicino.

Lo senti,vero,il mio respiro sul collo?

Inizi a correre a perdi fiato.

Veloce,sempre più veloce.

Sai che non ti servirà a niente.

Mi basta uno scatto per esseri dietro.

“Come passano i giorni, la notte va a fuoco.”

Un colpo secco alla nuca per stordirti.

Sei si nuovo mia,adesso.

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Apro gli occhi con fatica e un dolore lancinante dietro la testa mi strappa un gemito.

Quando allungo la mano per controllare vedo che è sporca di sangue.

Mi guardo in torno:una soffitta vuota ad esclusione di un tavolo coperto da un panno,illuminata solo da una lampada da campeggio.

“Ma che cosa è successo?”cerco di alzarmi quando mi accorgo di essere incatenata al letto dove mi hai portato.

“Non dirmi che non te l'aspettavi.”

Questa è la tua voce,la riconoscerei tra mille.

E infatti eccoti qua,che avanzi verso di me con quel tuo passo lento e regolare,negli occhi un lume di follia.

Cosa intendi fare,adesso che mi ha in pugno?

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Sei qui,di fronte a me,bella come sempre,lo sguardo agguerrito.

Credi seriamente di riuscire a difenderti?

Adesso sono io ad avere il coltello dalla parte del manico.

Adesso sarò io a farti assaggiare sulla tua pelle tutto quello che hai fatto subire al mio cuore.

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Scopri il tavolo guardando soddisfatto le lame e le siringhe che ci sono sopra.

Sei pazzo,completamente pazzo.

Prendi in mano un bisturi con un sorriso sadico.

So cosa vuoi fare,come so che non potrò sottrarmi.

Ti conosco come le mie tasche,io.

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La lama ti incide la carne,ti penetra la pelle.

Urli,urli con tutto il fiato che hai nei polmoni.

“Soffri,vero? Ti fa male? Dimmi,cara,chi uccideresti per salvarti?”

Ti rigiro la lama nel fianco,e tu urli ancora più forte.

Mi piacciono queste tue grida,mi fanno sentire forte,mi fanno capire che ormai ti ho in pugno.

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“E tu,chi uccideresti per provare che hai ragione?”

Dolore,dolore ed ancora dolore.

È tutto quello che riesco a provare.

Tu mi guardi turbato.

Ti sconvolge,vero,che io sia ancora capace di parlare?

Non mi avrai mai in pugno.

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Con te le lame non bastano.

No no,è troppo poco.

Devi soffrire di più.

Riempio la vasca da bagno:acqua bollente e aceto.

Ti libero dal letto e ti ci trascino dentro.

Ti vedo,mentre ti agiti,la pelle piena di tagli che ti brucia.

Brucia,lasciati bruciare,prega affinché non usi il vero fuoco.

Questo cuore ustionato vuole solo il suo riscatto.

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Non mi importa se morirò,non dimenticherò mai.

Non importa quanti dolori vivrò,non rimpiangerò mai.

C’è il fuoco in questo mio cuore, in un’insurrezione che esplode in fiamme.

Sei troppo accecato dal tuo folle dolore per capire.

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“Dov’è il tuo Dio?”

Continuo a chiederti mentre ti guardo in preda al dolore.

Mantieni quel sorriso beffardo,nonostante tutto.

Perché continui a resistere?

Perché non ti arrendi?

“Mi vuoi davvero,viva o morta per torturarmi per i miei peccati?”

“Mi ami davvero? Mi ami davvero,caro?”

Perché me lo chiedi?

Perché mi vuoi confondere?

Smettila.

Smettila.

“Tutta la tua vita l’hai vissuta a mentire.”

Non è vero.

Non è vero.

Menti.

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Mi spingi la testa nell’acqua.

Non la sopporti la verità.

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Stai soffocando.

Ti dimeni nell’acqua mentre ti tengo stretta.

Ti libero,ti faccio respirare.

“Come siamo arrivati a questo punto?”

Perché me lo chiedi?

“È colpa tua se siamo arrivati a questo punto.”

È così,è solo colpa tua.

Avevi giurato di accettarmi per quello che sono,non per quello che mostravo alla folla.

Avevi giurato di accettarmi con tutti i miei difetti,con tutta la mia pazzia.

“Prova a ricordarlo,Jared,non è così.”

Non è vero.

Non è vero.

Non è vero.

O forse sì?

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“Questa storia va avanti da così tanto tempo che non ti ricordi nemmeno com’è iniziata.

Non te la ricordi,quella sera che impazzisti vedendomi parlare con mio fratello,quella volta che mi puntasti una pistola contro?”

“Lo so com’è andata,e tu sapevi bene come sono fatto. Avevi giurato di accettarmi così come sono,invece te ne sei andata.

Non ti sono mancati quei giorni insieme? Non ti sono mancate le preghiere a quel Dio in cui tanto ti affidi? Non ti sono mancati i nostri segreti? Non ti è mancato il nostro amore?”

Piangi,stai piangendo. Vedo le lacrime che rigano il tuo viso angelico.

Davvero non capisci?

“È stato questo a rovinarci,Jared.”

---------------------------------------------------------------

Non ci avevo mai pensato.

E se davvero fosse stato così?

E se davvero ci fossimo travolti da soli?

“Le promesse che avevamo fatto?”

“Non erano abbastanza.”

“E tutte quelle preghiere che pregavamo?”

“Erano come la nostra droga.”

“Cosa mi dici dei nostri segreti?”

“Non sono mai stati svelati,e lo sai?”

Stai piangendo anche tu adesso.

Perché ci facciamo sempre male a vicenda?

“È per questo che abbiamo dovuto lasciar andare quel nostro amore?”

Esci dalla vasca ed io ti lascio andare via.

Non voglio più trattenerti.

Non voglio più costringerti ad amarmi.

“Non lo riavremo mai indietro.”

Ti trascini via zoppicando,le ferite che sanguinano.

Torno nello sgabuzzino a pulire il macello che ho lasciato.

“Sono completamente pazzo.”

È ciò che penso vedendo quel sangue sparso ovunque.

Sul letto c’è un piccolo foglio ripiegato.

“Ti ho lasciato un messaggio in segreteria,ascoltalo.”

Prendo il telefono e un messaggio c’è per davvero.

Lo ascolto:questa è la tua voce.

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“Sono io,Jared. Volevo dirti una cosa,una cosa che ora non ti importa più.

Voglio dirti che quella notte me ne sono andata solo perché avevo paura di me stessa.

Voglio dirti che durante tutto questo tempo che siamo stati lontani mi sei mancato più di ogni altra cosa.

Voglio dirti che non ho mai smesso di amarti,nemmeno per un ora,nemmeno per un minuto,nemmeno per un secondo.

Ti ho sempre amato fino in fondo,in tutta la tua pazzia,in tutte le tue manie,in tutte quelle cose che gli altri detestavano.

Quella notte però ho avuto paura di deluderti,ho avuto paura di mostrarmi spaventata. Per questo sono andata via,perché avevo paura di deluderti.

Questo amore mi pesa troppo sul cuore,questa dipendenza da te mi fa a pezzi.

Non provare a fermarmi,voglio essere libera.

Addio,grazie di tutto.”

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Questo vuol dire solo una cosa.

È stato tutto un fraintendimento,dall’inizio alla fine.

Tutto quest’amore ci ha feriti fino a farci impazzire.

Impazzire fino a far sembrare tutto toppo opprimente.

E tu sei troppo fragile per sopportare tutto.

E questo mi spaventa a morte,quanto quel tuo addio.

Cosa stai per fare?

Sento un tonfo provenire da fuori,mi affaccio alla finestra.

“No,ti prego.”

Invece è proprio così.

Sei a terra,con gli occhi chiusi.

E io piango,piango e maledico tutto.

Sta volta non mi lascerai da solo.

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“Perché sono ancora vivo?”

Sono qui,per terra,accanto a te,e questa è l’unica cosa che mi chiedo.

Non mi resta che aspettare,aspettare il momento in cui potrò raggiungerti lì,all’inferno.

È tutta colpa dell’uragano che è sempre stato il nostro amore.

“Quest’uragano ci sta rincorrendo fin sotto terra.”

Ti guardo e un sorriso compare sul mio volto:sei ancora qui,mi stai guardando,sorridi anche tu.

Ti stringo la mano e restiamo stesi sull’asfalto a guardarci negli occhi.

“E allora affrontiamolo assieme,quest’uragano.”

Angolo dell’autrice~(piccino picciò,visto che ho scritto così anche la storia)

Salve a tutti! Eccomi qui con questa One-shot,la mia prima FF ispirata a una canzone :3

Diciamo che è partito tutto da una sottospecie di sogno che ho fatto.

Il finale doveva essere diverso,all’inizio avevo pensato di metterci un finale molto tragico,o comunque in sospeso,però è cambiato tutto scrivendolo. Alla fine,mi piace di più questo qua :)

Voglio specificare che questa storia è il mio regalo di Natale per i miei tesori,ovvero quelli che seguono la mia pagina “1998:one band,one girl,one dream ~”,angel_demon_muser,stelish(aspetto il continuo della storia u.u) e xlikeoxygen,vi adoro

Detto questo,spero che questa One-shot vi sia piaciuta.

Buone feste a tutti!

Baci,

_Doll

   
 
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