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Autore: MaryLouise    23/12/2011    5 recensioni
L'aveva notata sin dal primo giorno.
And we know it’s never simple, never easy.
Never a clean break, no one here to save me.

Non l'avrebbe lasciata andare mai più.
I can’t breathe, without you, but I have to.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hugo Weasley, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Questo lo dedico alla mia Liuba.
Da ascoltare: Breathe - Taylor Swift


Never Let You Go
 
 
Il buio avvolgeva i campi intorno ad Hogwarts, le luci provenienti dalla capanna di Hagrid erano affievolite dalla fitta nebbia che velava il cielo scuro.
Hugo Weasley sedeva da solo sul freddo marmo della scala a chiocciola del suo dormitorio, lo sguardo fisso sul panorama notturno schermato dalla finestra.
 
I see your face in my mind as I drive away,
Cause no one of us thought it was gonna end that way.
People are people and sometimes we change our minds.
But it’s killing me to see you go after all this time.

L'aveva notata sin dal primo giorno.
Una fanciulla minuta dai lunghi capelli neri si avvicinò al Cappello Parlante e si sedette sullo sgabello in una posa rigida, ignorando gli sguardi curiosi della sala.
La tremola luce delle candele risaltava la sua carnagione pallida, le labbra sottili e le guance rosee.
La ragazza era concentrata, ad occhi chiusi, il viso parzialmente coperto dall'orlo consunto del copricapo.
Un sorriso comparve sulle sue labbra nel momento esatto in cui il Cappello urlò: «GRIFONDORO!».
Hugo Weasley percepì il proprio cuore palpitare man  mano che la ragazza si avvicinava al tavolo della sua Casa. «Posso sedermi?», gli chiese indicando il posto vuoto accanto a lui.

La guardò stranito, accennando un sì con un lieve movimento della testa solo quando sua sorella Rose gli sgomitò nelle costole.
Lei gli sorrise in risposta, sedendosi con grazia sulla panca. «Mi chiamo Tess Owens», si presentò.
Le strinse la mano, era calda e morbida.
Quel giorno una strana luce illuminava gli occhi blu mare di Tess.
 
Music starts playin’ like the end of a sad movie,
It’s the kinda ending you don’t really wanna see.
Cause it’s tragedy and it’ll only bring you down,
Now I don’t know what to be without you around.

 
Da quel momento Hugo non riuscì a togliersela dalla testa. Il pensiero di Tess Owens lo perseguitava giornalmente e il fatto che la ragazza gli stesse sempre accanto durante i pasti e in corridoio, conversando con lui amabilmente, non aiutava.
I suoi amici lo prendevano in giro tutte le volte che arrossiva al sentire il suo nome.
«Hugo va dietro alla Owens!».
«A Hugo piace una primina!».
Era certo che Tess fosse a conoscenza del sentimento che provava verso di lei, eppure la ragazzina non dava segno di curarsene, continuava a stargli accanto, sempre sorridente.
Non si era mai sentito più stupido.
Il suo rapporto con lei si era approfondito gradualmente durante i mesi, entrambi godevano della reciproca compagnia e potevano contare su una spalla su cui piangere o una persona con cui ridere di gusto nei momenti allegri.
 
And we know it’s never simple never easy.
Never a clean break, no one here to save me.
You’re the only thing I know like the back of my hand,
And I can’t,
Breathe, without you,
But I have to,
Breathe, without you,
But I have to.

 
Solo verso il suo quinto anno, il terzo per Tess, i compagni di Hugo cominciarono a fare ironia anche con la sua amica, umiliandola pesantemente.
«Ehi Owens, cos'hai combinato l'altra sera con Weasley? Vi ho visti soli soletti in sala comune accanto al fuoco, che romanticoni!».
Non sopportando le lacrime della ragazza che si sfogava puntualmente con il proprio migliore amico, Hugo decise di darci un taglio, per quanto potesse far male ad entrambi.
Iniziò a non salutarla per i corridoi, rispondeva vagamente alle sue domande o non prestava attenzione ai suoi discorsi a pranzo.
Finché un giorno Tess si era decisa ad affrontarlo.
«Che ti succede? Non sei più quello di una volta», gli rimproverò.
«Sono quello di sempre», rispose lui, indifferente.
«E' colpa dei tuoi amici, vero? A loro non piaccio», notò, sull'orlo del pianto.
«No», mentì. Prese un respiro profondo, «E' semplicemente colpa mia. Sto maturando e mi sto accorgendo che il mio rapporto con te non è più opportuno». Pronunciò quell'ultima frase sentendosi un verme.
«Opportuno?», la voce di Tess s'incrinò. «Se stessi davvero maturando non mi parleresti in questo modo. Non avrei mai dovuto chiarire la questione».
«L'hai voluto tu».
L'amica scoppiò in lacrime e corse via, urtandolo con la spalla.
 
Never wanted this, never wanna see you hurt.
Every little bump in the road I tried to swerve.
But people are people,
And sometimes it doesn’t work out,
Nothing we say is gonna save us from the fall out.

 
Hugo guardava fuori dalla finestra, perso nei suoi pensieri.
Tess era la persona più meravigliosa che gli aveva riservato la vita ed aveva avuto il coraggio di gettare via la sua amicizia come se fosse spazzatura.
Perché? Solo per quello che pensavano i suoi amici di lei, si rispose mentalmente.
Hugo Weasley, pavido per natura, aveva avuto il coraggio di rovinare uno dei più bei doni del mondo. Per paura di ciò che avrebbero pensato gli altri.
Era stato coraggioso nel gettare al vento tre anni di amicizia.
 
And we know it’s never simple,
Never easy.
Never a clean break, no one here to save me.
You’re the only thing I know like the back of my hand,
And I can’t,
Breathe, without you,
But I have to,
Breathe, without you,
But I have to.

 
Non poteva sperare di sopravvivere in un'esistenza senza Tess, se ne rese conto solo in quel momento.
Non poteva sperare di vivere alla giornata, né di continuare a ignorare la ragazza, dopo tutto quello che c'era stato tra loro.
Avrebbe avuto il coraggio di ignorare ciò che le persone pensavano della loro amicizia?
Ma soprattutto, avrebbe avuto il coraggio di mettere da parte l'orgoglio e chiedere perdono?
Non poteva rovinare tre anni di lacrime e sorrisi, tre anni di segreti, confidenze e sottili complicità.
Gli mancava la sua migliore amica, il suo sorriso ampio e luminoso, i suoi occhi blu.
Si alzò di scatto, scendendo i gradini velocemente.
«Tess! Tess Owens!», si mise ad urlare.
Tentò di salire i gradini del dormitorio femminile, ma  questi non si dimostrarono collaborativi e si appiattirono insieme, facendolo rovinare rumorosamente a terra.
 
It’s two a.m.
Feelin’ like I just lost a friend.
Hope you know it’s not easy,
Easy for me.
It’s two a.m.
Feelin’ like I just lost a friend.
Hope you know this ain’t easy,
Easy for me.

 
Una figura comparve dalla porta al piano superiore, affacciandosi dalla tromba delle scale.
Scese rapidamente gli scalini per avvicinarsi al corpo di Hugo, rotolato nel bel mezzo della sala comune.
«Hugo che diavolo...».
Per tutta risposta, il rosso levò un lamento di dolore.
Lo aiutò ad alzarsi. «E' questo il modo di urlare alle due di notte? Per poco le mie amiche mi tiravano dietro le ciabatte!».
«Scusa», borbottò, sentendosi sempre più infimo e ignobile.
«Spero tu abbia un buon motivo per averti trascinata qui nel pieno della notte», gli rispose, ricordandosi improvvisamente del modo in cui si era conclusa la loro amicizia.
Si sedette sul divano nella stessa posa rigida che aveva assunto sullo sgabello di legno allo Smistamento, il giorno in cui l'aveva conosciuta.
«Sono un idiota. Ti ho trattata da schifo solo perché m'importava cosa pensano gli altri di noi. Invece mi sono reso conto che non è importante, perché ti voglio bene e tu lo vuoi a me, questo è ciò che conta. Sono un idiota», ripetè. «Mi dispiace, scusa».
Tess ci mise un poco a riprendersi. Sbatté le palpebre e assottigliò lo sguardo.
«Non farmi mai più una cosa del genere!», lo aggredì subito dopo. «Ti rendi conto di cosa ho passato, in questi due mesi in cui il tuo cervellino ragionava sulla nostra amicizia?».
Si alzò di scatto e iniziò a tempestare di pugni il petto dell'amico, troppo alto perché potesse arrivare facilmente al suo volto. Scoppiò a piangere all'improvviso, rifugiandosi tra le sue braccia.
Hugo la strinse forte, poggiando il mento sui soffici capelli scuri.
Non l'avrebbe più lasciata andare.
Non avrebbe permesso che succedesse un'altra volta.
 
And we know it’s never simple,
Never easy.
Never a clean break, no one here to save me.
You’re the only thing I know like the back of my hand,
And I can’t,
Breathe, without you,
But I have to,
Breathe, without you,
But I have to.

 
Il fuoco scoppiettava allegro nel camino, una coppia abbracciata era distesa sul divano, avvolta da una pesante coperta di lana.
Fuori la neve cadeva lentamente, velando il cielo di sprazzi di bianco.
Una donna dai lineamenti delicati ed una folta chioma di capelli corvini poggiava la testa sul petto del marito, un uomo robusto, con una zazzera di capelli rosso fuoco.
Le loro mai erano intrecciate sul ventre di lui, i loro diaframmi si sollevavano armonicamente, respiravano in sincrono.
 
And we know it’s never simple, never easy.
Never a clean break, no one here to save me.

 
Hugo Weasley osservava la propria moglie dormire beatamente. Le lunghe ciglia scure velavano un paio di occhi blu che conosceva alla perfezione. Le guance piene, un poco arrossate dal calore del fuoco, spiccavano dal viso pallido e magro. I capelli scuri profumavano di miele.
Aveva mantenuto la promessa che si era fatto anni prima. Non l'aveva lasciata andare.
Il braccio sinistro di Tess scivolò giù dal divano lentamente.
Il marito lo sollevò cautamente con la mano sinistra, poggiandolo sul fianco.
Due tenui bagliori dorati risplendettero nella penombra della stanza.
Provenivano da due cerchi d'oro alle dita dei due, semplici e sottili.
Le loro fedi nuziali, simbolo del loro amore, simbolo della promessa mantenuta da Hugo.
 
 
I can’t,
Breathe, without you,
But I have to,
Breathe, without you,
But I have to.

 
Non l'avrebbe lasciata andare mai più.



Ecco l'unica OneShot sulla Nuova Generazione scritta da me che vedrete nella vostra vita da poveri mortali v.v
Ha partecipato al contest Taylor Swift e la Nuova Generazione di Nana_Bianca classificandosi seconda (di seguito il giudizio).
Ho partecipato solo perché c'era la parola Taylor Swift nela titolo, spero si sia capito xD
Grazie a tutti per le eventuali recensioni che lascerete (e che spero di ricevere ;D)
Jo

2° Classificata: “Never Let You Go” di Jo_96 

Grammatica: 20/20 
Stile: 9,5/10 
Originalità: 10/10 
Attinenza al testo della canzone: 10/10 
Gradimento personale: 9/10 
Tot: 58,5/60 

Nessun errore per quanto riguarda la grammatica, complimenti! Non ho trovato nessun errore, nemmeno nelle virgole (il che ti ha garantito punteggio massimo, vista la mia fissazione per le suddette XD). 
Il tuo stile mi è piaciuto, leggero e fluido, rende la lettura scorrevole e per niente pesante. La storia inoltre è originale, pur rimanendo attinente alla canzone che hai scelto. Il finale, beh mi hai lasciata con il sorriso sulle labbra. Hai descritto benissimo la scena finale, dei due coniugi abbracciati davanti al camino. Brava! 
In sostanza, la tua storia mi è piaciuta tanto, quindi secondo posto meritatissimo!

The One Hundred Prompt Project

   
 
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