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Autore: Saphira96    23/12/2011    5 recensioni
Dopo aver scritto una 'Dramione' dedicata a una persona, ho deciso di scriverne un'altra. Premetto che io sono Romione. Ma le persone a cui ho deciso di dedicare la seconda Dramione sono in un certo senso mie 'nemiche - amiche'.
Loro capiranno, Buon Natale. Vi Voglio Bene.
~ Mai nessuno ha visto una Serpe e un Grifone uniti nell’amore. ~
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Dopo aver scritto una 'Dramione' dedicata a una persona, ho deciso di scriverne un'altra. Premetto che io sono Romione. Ma le persone a cui ho deciso di dedicare la seconda Dramione sono in un certo senso mie 'nemiche - amiche', che sono sempre accanto a me come io accanto a loro.
Loro capiranno, Buon Natale. Vi Voglio Bene.


Il Ballo

< Ma dov’è Hermione? > esclamò ancora una volta.
Un gruppo di Serpeverde salì dai giardini della loro sala comune sotterranea. Davanti c’era Malfoy; indossava un abito di velluto nero con il colletto alto, che secondo Harry lo faceva assomigliare a un vicario. Pansy Parkinson stringeva il braccio di Malfoy, avvolta in un abito rosa molto sontuoso.

 - Ma che ci faccio qui? Io non appartengo a lei. Maledetti pregiudizi! Chissà adesso dove sarà, e chi l’avrà invitata. Sicuramente qualcuno più coraggioso di me, codardo di un Serpeverde. Mio padre e le sue stupide superstizioni! Chissà cosa avrebbe detto mio padre quando sarebbe venuto a sapere che suo figlio, Draco Malfoy, aveva invitato una Grifondoro e per giunta anche Nata Babbana al Ballo del Ceppo. Eppure me ne rammarico di essere nato e cresciuto in una famiglia come questa. Mio padre mi ha cresciuto insegnandomi che, colui che verrà smistato nella casa Serpeverde ha sangue puro, come lo sono io, ed è per questo che vuole che mi crei una famiglia con una di loro. Non è un caso se durante l’estate o le feste mio padre organizza sempre cene con molti suoi ‘amici’ e vuole che stringa amicizia con le rispettive figlie. Tutte molto carine, ma nessuna è come lei. Nessuna ha i capelli crespi e biondi che profumano di fragola come i suoi, nessuno ha gli occhi castano come i suoi, che quando si inumidiscono di lacrime diventano di un castano mai visto prima e quando si accendono di felicità diventano castano nocciola e riescono ad incantare persino un bambino che batte i piedi facendo capricci. Lei, lei, solo lei ruota intorno il mio Universo. Qualsiasi cosa vedo o sento la associo a lei. Lei, lei, e solo che lei che appare la notte nei miei sogni. Lei, lei e solo lei così irraggiungibile, così lontana così diversa, così speciale. -

Il suo sguardo invece cadde sulla ragazza al braccio di Krum … e rimase a bocca aperta.
Era Hermione.
Ma non somigliava affatto a Hermione. Si era fatta qualcosa ai capelli; non erano più cespugliosi, ma lisci e lucenti, e legati in un nodo elegante dietro la testa. Indossava un abito di un morbido tessuto blu pervinca, e aveva un portamento in qualche modo diverso – o forse era solo l’assenza della solita ventina di libri che di solito portava appesi alla schiena. Sorrideva, anche – piuttosto nervosamente, a dire il vero- e si notava moltissimo che i denti davanti erano rimpiccioliti. Harry non riusciva a capire come aveva fatto a non accorgersene prima.

 - Posso riuscire ad ingannare Ginny, ma non riesco ad ingannare me stessa. Non mi rendo neanche conto come ho fatto ad accettare l’invito di Krum. Quel giorno avevo preso il coraggio di chiedergli di accompagnarmi al Ballo, non mi importava se rideva o mi avrebbe preso in giro per il resto della vita, ma io non dovevo avere rimpianti, avevo detto. Lui era lì, davanti a me, bello, alto, biondo, con i suoi occhi vispi e grigi i quali mi piace associarli all’argento, perché è così che diventano alla luce del sole. Poi ecco che arriva Krum, ‘Harmaioni fuole fenire con me a Ballo?’ mi chiede. Il coraggio è sparito, ed io ho accettato. Adesso devo abituarmi nuovamente all’idea che lui è soltanto una mia fantasia, che mai e poi mai potrà essere mio. Mai nessuno ha visto una Serpe e un Grifone uniti nell’amore, e mai nessuno li vedrà. -

< Be’ , se non ti va, lo sai qual è la soluzione, eh? > gridò Hermione; i capelli le stavano crollando dalla crocchia elegante, e il suo volto era contratto dalla rabbia.
< Ah si? > urlò Ron di rimando. < E qual è? >
< La prossima volta che c’è un ballo, invitami prima che lo faccia qualcun altro, e non come ultima spiaggia! >
Ron aprì e chiuse la bocca senza parlare come un pesce rosso fuori dall’acqua, mentre Hermione girava sui tacchi e correva su per la scala della ragazze. Ron si voltò a guardare Harry.
< Be’ > farfugliò, folgorato, < be’ … questo dimostra solo … non ha proprio capito … >
Harry non disse nulla. Era troppo contento di essere di nuovo amico di Ron per dire la sua in quel momento: ma dentro di sé pensava che Hermione avesse capito molto più di Ron.

Si, aveva capito, la ragazza aveva capito che Draco provava qualcosa per lei arrivata nella sua camera. Lì un graziosa civetta la stava aspettando, aveva una pergamena attaccata alla zampa. Hermione si affrettò ad aprirla e i suoi occhi si riempirono di lacrime.
Amore mio,
ti aspetto al Campo di Quidditch.
All’inizio non aveva capito chi fosse il mittente, perché non si era firmato e, pensando fosse Krum si asciugò le lacrime e decisa a chiarire quali fossero i suoi sentimenti per il ragazzo si avviò all’appuntamento.
Rimase stupita quando, arrivata nel luogo, si accorse che quello era circondato di fiori e al centro stavano degli strumenti che suonavano un walzer. Hermione si avvicinò verso di essi, le lacrime iniziavano a rigare il suo viso. < Buonasera! > una voce melodica apparve dall’oscurità.
< Draco … ? > chiese Hermione con voce spezzata e incredula.
< Permette questo Ballo? > un mano pallida e affusolata uscì dall’oscurità e così anche il misterioso corteggiatore. Hermione gli tese la mano, il volto radioso di felicità.
Entrambi danzarono alle note di quel melodioso walzer, l’uno abbracciato all’altra. Poi Hermione parlò.
< Draco io … >
< Shhh musa dei miei sogni, tu sei qui questo è quello che importa >
Poi si guardarono negli occhi, e si scambiarono sguardi pieni d’amore continuando a danzare, ormai consapevoli di essersi scambiati i propri cuori.


Autrice ~ Saphira96
  
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