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Autore: GlamSis    24/12/2011    2 recensioni
Pensava che il loro affetto e il loro sostegno fossero sinceri... ma si sbagliava. Per Adam era solo un pesante contratto da rispettare, e per Isaac un illuso per il quale provare pena.
[ Carliff/Adommy ]
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti :D
Siamo elly_kay e SexyJames in una piccola opera Carliff/Adommy risultato di un pesante sclero serale. Ideata e scritta in meno di due giorni :3
Speriamo che il nostro lavoro sia di vostro gradimento  :D
Buon Natale a tutti! 


Purple Rain


Lo vide scendere dal palco velocemente, e sparire nel backstage poco illuminato. C'era qualcosa che non andava con lui in quest'ultimo periodo. Non era mai stato così verbalmente e fisicamente freddo con nessuno. Soprattutto non con lui.
Lo rincorse fin dentro il camerino, per poi abbracciarlo da dietro con le sue esili braccia. L'altro uomo fermò i suoi movimenti e immediatamente irrigidì tutto il suo corpo.
" Cos'hai Adam? " 
Tommy appoggiando il capo contro la sua schiena, gli sussurrò quella domanda con pacatezza. Ma il moro nervosamente si staccò dalla presa, per girarsi verso di lui e guardarlo duramente negli occhi. " Non essere appiccicoso " 
Il biondo spalancò gli occhi incredulo. Adam lo aveva appena respinto malamente.
" H-ho fatto qualcosa di sbagliato? Sono giorni che mi eviti.... e questa sera sul palco non mi hai nemmeno baciato " balbettò sottovoce, dimostrando la paura che aveva per la risposta che stava per ricevere.
La secca e insensibile reazione del moro non tardò ad arrivare. " Per caso nel contratto che hai firmato c'è scritto che le mie attenzioni ti sono dovute per tutto il dannato tempo? " 
Tommy sentì il suo cuore stringersi con dolore. Adam per lui era tutto, tranne che un contratto.
" Sei un coglione! Sono mesi che sopporto tutte le tue cazzate e tutti i tuoi capricci. Oh guarda un po', nemmeno questo è scritto e firmato nel tuo maledetto contratto. Perchè  diavolo ora ti stai comportando così ? " 
" Se pensi che tra me e te ci sia qualcosa, sei un illuso Thomas. E' lavoro. E' show business. Chiuso il discorso. Non voglio più essere infastidito da queste pretese senza valore " Adam con quelle parole taglienti gli voltò un'altra volta le spalle, lasciando lì nel suo camerino scintillante.

Lavoro? Show business? Pretese senza valore? 
Tommy sentì la sua anima iniziare a sanguinare. Stordito da tutta quella cattiveria e dalla straziante 'presenza' del moro che aleggiava in quel piccolo camerino, si accasciò sulle ginocchia, piangendo fittamente. 

Sperava che qualcuno andasse a 'salvarlo'.


****
 

Dieci ...

Venti ...

Trenta minuti ... e di Tommy nemmeno l'ombra, sembrava essersi volatilizzato nel nulla. Ma si sa che i veri amici hanno una 'speciale' telepatia, e Isaac iniziando a preoccuparsi per quel ritardo andò a cercarlo. Attraversò il corridoio del teatro diretto verso il camerino del biondino, ma si agitò quando lo trovò vuoto. Stava per allontanarsi e chiedere agli altri, quando dalla stanza accanto sentì dei piccoli rumori. Provenivano dal camerino di Adam. Bussò piano alla porta, due, tre volte senza ricevere risposta, fin quando capì che quei rumori erano dei singhiozzi. Spingendo cautamente la maniglia infilò la testa dentro, e trovò il caro amico biondo raggomitolato su se stesso, contro il muro in fondo alla stanza. Indossava ancora i vestiti di scena e si teneva il viso tra le mani. La sua schiena era scossa da un violento pianto che sembrava potesse rompergli l'esile cassa toracica da un momento all'altro.
Gli si avvicino delicatamente, e sedendoglisi di fronte, gli scostò le mani dal volto rigato di lacrime.
" Isaac... " Tommy sussurrando il suo nome gli si strinse al petto.
Il batterista d'istinto lo abbracciò ermeticamente. ''Tommy, che cosa diavolo è successo?'' 
Il biondino iniziò ad ansimare faticosamente tra i suoi strazianti singhiozzi. '' E' tutto finito '' sussurrò poi con voce rauca.
Isaac lo tirò in piedi continuando ad avvolgerlo nel suo abbraccio confortante, e incoraggiandolo dicendogli che sarebbe andato tutto a posto, lo portò fuori dal teatro per raggiungere il loro albergo. 
Le strade della città erano ormai vuote a quell'ora, e i pochi passanti non fecero caso a loro due, abbracciati, che camminavano velocemente sul marciapiede illuminato da occasionali lampioni che emanavano una luce pallida e soffusa.
Il batterista lo portò in camera sua, volendo stargli vicino e parlarci tranquillamente.
Tommy si lasciò subito cadere pesantemente sul letto, nascondendo il volto tra le immacolate lenzuola bianche, e macchiandole con una massiccia quantità di glitter viola che le lacrime disastrosamente avevano portato via dal suo trucco di scena.
Il moro gli si avvicinò, e gli alzò lentamente il volto con le sue talentuose mani. Si immerse nei suoi occhi nocciola cercando di capire la fonte di tutto quel dolore. 
Le lacrime che solcavano il viso scavato di Tommy sembravano un incessante pioggia viola. E Isaac voleva solo vederlo ridere, ridere in quella pioggia viola.
Lo strinse a sè fin quando il respiro dell'amico si tranquillizzò e assunse di nuovo un pò di dignità.
Per il moro quei minuti sembrarono ore, come se il dolore dell'amico bassista fosse il suo e si insediasse nel suo corpo. Stringerlo forte era l' unico rimedio che potesse usare per consolarlo, perché solo l'affetto può guarire un'anima ferita.

Tommy appoggiò la nuca sulle ginocchia dell'amico, che gli scostò delicatamente dalla fronte una ciocca di capelli color platino.
''Allora? Vuoi dirmi come mai piangi da quasi più di un'ora?'' Isaac delicatamente gli sussurrò quella domanda.
Il biondo fece un respiro profondo per trattenere il suo dispiacere, ma gli occhi gli si riempirono di nuovo di lacrime, che piene di dolorosi ricordi scivolavano sulla sua pelle lasciandogli una scia rovente che sapeva di delusione.
''Adam...'' fece una pausa prendendo un altro lungo respiro '' Ha detto che tutto quello che abbiamo passato è solo show business. Non si rende conto di quanto io ci tenga a lui, di quanto abbia bisogno del suo affetto. Ha detto che sono solo inutili pretese. Come se fosse un capriccio e abbia scelto io di innamorarmi proprio di lui! '' Tommy strinse i pugni, cercando di chiudere la ferocia di quel dolore dietro a un muro, e provando a ritrovare il contegno che il suo pianto sembrava aver distrutto.
Solo pronunciare il nome del cantante lo faceva sentire oppresso da una situazione che non aveva voluto. E senza via d'uscita da un mondo fatto di apparenze e flash che lo aveva solo deluso e fatto soffrire.
Ma ancora non voleva credere che fosse tutto fumo. No.. non poteva essere. Adam ci teneva a lui, ma non voleva ammetterlo.
Tommy si aggrappò a quell'illusoria certezza, perchè era l' unica cosa che teneva unito il suo cuore sanguinante, ormai stanco per le troppe ferite.
Isaac lo guardò rassegnato mentre giocherellava con i suoi capelli.'' Tommy, non mi è mai piaciuta questa situazione. Questo perenne tira e molla, e questi baci senza capo ne coda. Ti  avevo già  avvertito, non avresti dovuto caderci dentro così ... "
Tommy sentendo rigirare in coltello nella piaga salto in piedi irritato. ''Oh certo tu sai tutto. Tu me lo avevi detto! ''
'' Tommy calmati ho solo fatto un osservazione...'' si infervorò Isaac, iniziando a perdere la pazienza per il comportamento bisbetico e infantile del biondo.
'' Oh si certo! Cosa vorresti dirmi? Anche tu pensi che siano solo fantasie? '' Tommy urlò a gran voce.
'' Non fare la bisbetica con me! Sto solo cercando di darti una mano!'' ribattè il batterista irritato a sua volta.
'' Mi stai dicendo che mi sono fatto prendere facendomi idee sbagliate su tutto, per mesi?  Sai cosa ti dico? ...  non sai niente! '' Il biondo gli sbottò in faccia  facendogli perdere completamente le staffe.
'' Tommy dannazione apri gli occhi! Non vedi che ti ha solo preso in giro? Ha un ragazzo. E non so se te ne sei reso conto, ma tu sei solo il suo divertimento occasionale! Svegliati! Non vivere in mezzo ad unicorni e arcobaleni, sei un uomo adulto. Potrai anche aspettarlo per sempre ma  lui andrà avanti con la sua vita, e se ne sbatterà allegramente di te! ''
Tommy scosse la testa cercando di ricacciare indietro quelle insolenti lacrime che questa sera lo perseguitavano, e minacciavano di ricominciare a scendere da un momento all' altro.
''Non è vero .... Adam ci tiene a me..'' bisbigliò quelle speranzose parole più a se stesso che all'amico.
Isaac scontrandosi con la chiusura mentale del biondo si infuriò ancora di più " Thomas vuoi capire che sei solo un illuso? ''
Il biondo si irrigidì, per la seconda volta quella sera il suo cuore era stato malignamente preso e schiantato al suolo senza ritegno. Le sue lacrime sparirono, e guardò il suo interlocutore pieno di rabbia e risentimento.
'' Abbiamo chiuso Carpenter. Non cercarmi nemmeno per parlare. Stammi lontano miglia. Non voglio nemmeno sapere se respiri o meno. Non mi interessa! '' ringhiò furiosamente queste parole e uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Isaac rimase in piedi in mezzo alla stanza, fissando con rammarico quella porta chiusa con violenza. Con la sua immotivata gelosia aveva appena spazzato via ogni impronta di quell'amicizia splendida che aveva incontrato per caso ma che era diventata importante come l'aria che respirava. Cercò di razionalizzare le immagini di quello che aveva fatto. Le brutte parole che aveva detto scorrevano nella sua mente senza sosta e senza permettergli di capire perfettamente quello che era successo. Aveva portato Tommy Joe in camera sua per consolarlo e per aiutarlo con una situazione che lo stava consumando, e lui come un idiota aveva solo peggiorato la situazione.


****


Adam nella sua camera continuava a girarsi e rigirarsi sotto le coperte, ripensando a quello che era successo poche ore fa nel suo camerino. Si sentiva un infame fatto e finito.
Non aveva ragioni  per trattare in modo così orribile Tommy. Il dolce ragazzo non aveva mai fatto niente di male per meritarsi così tanta cafonaggine e cattiveria. E lui in realtà quelle cose rabbiose che gli aveva gettato contro non le pensava nemmeno. Stufo di arrovellarsi il cervello, e anche un po' per evitare i sensi di colpa che prima o poi gli sarebbero arrivati, si alzò dirigendosi in camera di Tommy per scusarsi.
Mentre camminava in punta di piedi per il corridoio dell'Hotel, sentì la voce di Tommy uscire dalla camera di Isaac e curioso si fermò ascoltando il discorso dei due che urlavano animatamente.
'' Oh si certo! Cosa vorresti dirmi? Anche tu pensi che siano solo fantasie? ''sentì chiaramente dire da Tommy.
'' Non fare la bisbetica con me! Sto solo cercando di darti una mano!'' e Isaac rispondergli arrabbiato.
'' Mi stai dicendo che mi sono fatto prendere facendomi idee sbagliate su tutto, per mesi? Sai cosa ti dico? ...  non sai niente! ''
'' Tommy dannazione apri gli occhi! Non vedi che ti ha solo preso in giro? Ha un ragazzo. E non so se te ne sei reso conto, ma tu sei solo il suo divertimento occasionale! Svegliati! Non vivere in mezzo ad unicorni e arcobaleni, sei un uomo adulto. Potrai anche aspettarlo per sempre ma lui andrà avanti con la sua vita, e se ne sbatterà allegramente di te ''
Adam si rese conto che parlavano di lui, anzi per meglio dire litigavano per lui, e la cosa lo faceva sentire ancora più in colpa di prima. Sapeva quanto quell'amicizia fosse importante per entrambi. Tommy quando gliene parlava era sempre così orgoglioso di avere accanto un amico affettuoso e divertente cm Isaac.
Percepì un sussurro non comprensibile da parte del biondo, e poi di nuovo la voce infuriata del batterista che urlava.
" Thomas vuoi capire che sei solo un illuso? '' Adam in quell'istante si sentì male per il suo bassista. In giro di pochissime ore era stato vigliaccamente colpito per la seconda volta.
Ci fu una pausa abbastanza lunga, come il silenzio che aleggia prima di una tempesta e rende l' aria umida e pesante.
Poi la voce ferita di Tommy gli trafisse l'udito e gli scosse il cuore '' Abbiamo chiuso Carpenter. Non cercarmi nemmeno per parlare. Stammi lontano miglia. Non voglio nemmeno sapere se respiri o meno. Non mi interessa! ''
Vide la maniglia della camera piegarsi con uno scatto repentino e velocemente si nascose dietro una pianta poco distante da li. Ringraziando dio Tommy andò dalla parte opposta rispetto a lui. Lo vide allontanarsi freneticamente e tirare un pugno rabbioso contro la parete del corridoio. Adam era tentato di raggiungerlo ma ci ripensò, doveva parlare con Isaac.


****


«  Non ho mai voluto causargli nessuna sofferenza e nessun dolore. Volevo semplicemente vederlo ridere ancora una volta. Volevo essergli amico in qualche modo, non stavo cercando di portarlo via a qualcun altro. Non posso credere che la nostra amicizia stia per finire così. Anche per colpa di quel qualcuno che gli sta offuscando la vista e che gli sta facendo perdere la forza di credere in quello che fa »

Quando Isaac sentì qualcuno entrare nella sua camera sperò tanto fosse Tommy che tornava da lui, ma dopotutto non fu stupito di vedere il suo capo li sulla soglia della stanza in tutta la sua gloria al naturale.
" Se stai cercando lui, non è qui. E' appena andato via "  Il batterista era ancora stordito e arrabbiato per aver ferito il migliore amico.
" Lo so... ho ascoltato l'ultima parte. Mi dispiace ...  " Adam entrò lentamente nella stanza a testa bassa. 
" Non puoi origliare le conversazioni degli altri " 
" Non l'ho fatto a posta. Lo stavo solo cercando per scusarmi " 
" Pensi che una scusa possa risolvere il male che gli hai provocato? Lui ti vuole bene Adam. Non ho mai visto nessuno amare ed essere fedele a qualcuno così tanto. Soprattutto a qualcuno che non lo vede nemmeno "  Il cantante incassò con dolore quella verità. Si era accorto da un po' di tempo dei sentimenti di Tommy, ma aveva continuato a fare finta di nulla sperando fossero passeggeri. O che magari tutto quello che vedeva fosse solo una sua stupida speranza che rifletteva nei gesti del ragazzo.  
" L'ho visto dal primo istante in cui è entrato al provino anni fa " sussurrò il moro con un pizzico di nostalgia.
" Si? quindi perchè l'hai lasciato in quel camerino a piangere il suo cuore per te? " Isaac sapeva di aver fatto lui stesso un errore imperdonabile, e aver trattato Tommy con la stessa moneta di Adam, ma il suo essere stava scattando in difesa come una leonessa che difende i suoi cuccioli da un predatore.
" E' complicato " il moro non cercò nemmeno di spiegarsi. Batteva in ritirata come faceva sempre quando era in difficoltà su qualcosa di cui non voleva parlare.
" Già, questa è sempre la risposta di chi non ha una reale motivazione da dire " il batterista gli rispose astiosamente.
Adam sapeva di meritare quel comportamento diffidente. Si stava comportando come un vigliacco nascondendosi dietro una semplice relazione fasulla per paura di farsi male con quell'amore profondo che ti riempe le giornate ma che in un secondo può anche svuotarti di tutto.
 " Non sono in grado di prendermi cura di lui " disse dopo qualche minuto. 
Isaac vide lo sguardo incupito nei suoi occhi. Adam da qualche mese a questa parte gli sembrava 'spento'. Era poco propenso agli scherzi, sorrideva meno e sembrava sempre irritabile. 
" Cosa non gli stai dicendo Adam ? " gli fece quella domanda osservandolo intensamente, cercando di scrutarlo in quell'anima rock che stava appassendo.
Il cantante si accorse di quell'attenta occhiata e si girò per tornare in camera sua. Era stato un errore andare a cercare Tommy e poi parlare con Isaac. Ora il senso di colpa per il biondo era tramutato in un dolore sordo che lo attanagliava come una morsa al petto che ti impedisce di respirare.
" Ti chiedo solo una cosa Isaac. Prenditi cura di lui per me. Io non ne sono capace. Non posso dargli la sicurezza di cui ha bisogno. " il batterista capì tutto dal tormento nella voce del suo capo. Adam aveva paura di amare di nuovo. 
 " Adam ... " lo richiamò prima che uscisse " Sono sicuro che sempre sarà li per te. " Isaac con quelle frase carica di speranza gli fece capire di non rinunciare a qualcosa di così prezioso.


****


Tommy era fuori sul balcone della sua stanza d'albergo. In una mano stringeva una bottiglia del suo adorato whisky e nell'altra una foto di lui, Isaac e Adam abbraciati. Era stata scattata a tradimento da Sasha, mentre nell'euforia di un post-concerto aveva stretto improvvisamente a sè quelle due persone che lo stavano accompagnando in questa folle e inaspettata avventura.
Pensava che il loro affetto e il loro sostegno fossero sinceri... ma si sbagliava. Per Adam era solo un pesante contratto da rispettare, e per Isaac un illuso per il quale provare pena. In quel momento sentì quanto fosse difficile tenere il cuore aperto quando sembra che anche gli amici siano li per farti male.
Decise che da quel momento in poi si sarebbe preso del tempo per il suo cuore che doveva essera rimesso insieme. 
Lanciò la foto nella notte, giù per il balcone, e osservandola cadere velocemente per i piani inferiori dell'albergo, si rese conto di quanto davvero gli avesse fatto male cadere in amore per un uomo che era troppo pieno di se stesso per vedere quello che un ragazzo come lui gli stava promettendo senza secondi fini.

Con ancora un po' delle sue lacrime viola che gli solcavano il bel viso andò a dormire. E l'offuscamento provocato dall'alcol, ingenuamente, gli fece sperare e desiderare che la notte portasse via tutto il suo dolore.



continua ....
  
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