Fandom: Supernatural.

Pairing/Personaggi: Dean/Jo
Rating: Pg
Genere: Introspettivo, sentimentale, triste.
Contesto: Quinta stagione.
Warning: Flashfic, missing moments
Words: 331
Summary: Joanna Beth Harvelle, Jo dormiva tra i guanciali del letto matrimoniale che aveva condiviso la notte prima con un uomo, Dean Winchester.




Joanna Beth Harvelle o meglio Jo, dormiva tra i guanciali del letto matrimoniale che aveva condiviso la notte prima con un uomo, Dean Winchester.
Quest'ultimo era sveglio da un paio d'ore e non smetteva di fissarla. Si era messo di spalle al balcone dal quale entrava una luce fortissima che illuminava la camera, Jo aprì un occhio che richiuse subito dopo accecata dal fastidioso bagliore.
Dopo qualche secondo di silenzio mugugnò qualcosa che Dean interpretò come un "da quanto tempo sei sveglio?"  ma non rispose, sorrise semplicemente e si diresse in cucina.
Jo si alzò e lo seguì, trovando con suo grande stupore la colazione pronta e la tavola apparecchiata.
"Non avevi mai preparato la colazione prima d'ora" esclamò visibilmente stupita e Dean, spostando la sedia per invitarla a sedere, rispose "C'è sempre una prima volta per tutto."
Jo si accomodò e cominciò a mangiare ma Dean non fece lo stesso. Rimase tutto il tempo a fissarla con gli occhi di una persona innamorata, o per meglio dire una persona incredula della fortuna che ha ad avere vicino la donna che ama.
Era così che si sentiva Dean, nonostante l'avesse guardata per tanto tempo non si stancava di farlo ancora e aveva intenzione di farlo per sempre.
Era come se, smettendo di guardarla, perdesse momenti di lei e l'idea lo spaventava tantissimo.
La biondina alzò il volto dal piatto e venne illuminata dalla luce che entrava dalla finestra e che, volendo, Dean avrebbe potuto definire "celestiale" o qualcosa di simile, sorrise come non aveva mai fatto prima e le sue labbra scandirono un dolce "ti amo" il primo che il ragazzo le sentiva pronunciare.


Dean aprì gli occhi, fisso il soffitto dello squallido motel in cui si trovava, lì non entravano i raggi del sole.
Si sedette al centro del letto, per qualche secondo il suo sguardo si perse nel vuoto poi si spostò sulla porta che era stata aperta da Sam, quest'ultimo lo salutò.
"Buongiorno, raggio di sole."
 "...Buongiorno, Sammy."