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Autore: midorijpg    25/12/2011    6 recensioni
A Natale si è tutti più buoni (o quasi). E come da tradizione, si fanno dei regali. Questo è il mio regalo, per voi.
A cinque persone che mi hanno fatto sognare, ridere ed emozionare. Grazie.
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, John Deacon, Roger Taylor, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Ero intenta a prepararmi, quando sentii due colpi di clacson provenire da fuori.
Pur sapendo chi fosse stato, mi affacciai alla finestra, riconobbi la macchina e agitai la mano, come per dire che ero quasi pronta. Poi ritornai a sistemarmi.
Se qualcuno mi avesse visto quella sera e non avesse saputo dove stavo per andare, mi avrebbe detto che sembravo la moglie (o fidanzata, non so come definire) di Babbo Natale, sapete?, come quella che si vede ogni tanto nei film natalizi. Vestito rosso fiammante, molto semplice, con i bordi bianchi, e sotto un paio di leggings rossi leggermente più scuri dell'abito. Ovviamente, dopo tutto questo, non poteva mancare il tocco finale, uno di quelli che mi personalizzava di più: le mie adorate All Star, bianche come la neve, comprate apposta per l'occasione.
Volete per caso che una come me si vesta elegante senza un tocco casual?
Mi misi una molletta nei capelli, un poncho pesante e, mentre i miei genitori mi urlavano di coprirmi bene, mi precipitai nella macchina che mi stava aspettando.
- Ehilà! - esclamò una voce femminile che avevo imparato a riconoscere facilmente.
- Ce ne hai messo di tempo, eh? - mi rimproverò il ragazzo alla guida.
- Ciao, sister! - dissi a MrB. scompigliandole i ricci biondi. - John, taci e pensa a guidare. - risposi di rimando al bassista.
Mentre la mia amica ridacchiava, John ingranò la quarta e si diresse verso il luogo dove si sarebbe tenuto il festone.
Per ingannare l'attesa, mi appoggiai al finestrino della macchina e guardai fuori. Londra sotto la neve era uno spettacolo incomparabile e di sera era ancora meglio, con le colorate luci della città che rischiaravano i negozi in via di chiusura e i condominii in ognuno dei quali mi immaginavo ci fossero delle famiglie felici pronte a gustarsi la cena in tranquillità.
Qualche giorno prima avevo ricevuto un invito che diceva:
"Pronta a scatenarti?
Hai voglia di movimento? Hai voglia di stravaganza? Hai voglia di... rock?
Ti aspetto la sera del 26 a Garden Lodge, per festeggiare in grande! Si sa, Natale con i tuoi, Santo Stefano con chi vuoi! (Questa era di Cath, cancellala.)
Mi raccomando, vieni in rosso!
F. & Co
"
Sapevo benissimo da chi veniva quell'intrigante biglietto e avevo accettato senza farmelo dire due volte.
Personalmente, non vedevo l'ora di arrivare. Era un po' che non sentivo i miei vecchi amici e fremevo dalla voglia di rivederli tutti.
Visto che i posti a parcheggiare scarseggiavano, John ci lasciò davanti all'entrata e noi due ci avviammo decise verso quella casa, dalla quale proveniva una musica ad altissimo volume - si sarebbe potuto dire che l'intera costruzione rimbombava a ritmo, come se fosse stata una cassa di uno stereo gigante.
Appena entrammo, lasciammo i cappotti a dei camerieri e ci dirigemmo verso il salone principale. Era gremito di gente, sembrava di vedere un immenso fuoco che si muoveva ed ondeggiava a ritmo di musica.
Tutto era rosso, in quella stanza, così come in corridoio e nel resto della casa. Tovaglie, bicchieri, tappeti, persino le lampade spiccavano per il loro colore vermiglio acceso.
Era impossibile parlare, la musica era assordante, così io e MrB. comunicavamo a gesti: indicavamo le persone più curiose che ci capitavano sotto gli occhi, ci scambiavamo gomitate quando notavamo qualcuno di accettabile, cose così.
La prima cosa che mi saltò agli occhi fu l'unico punto della casa che non fosse rosso: un rametto di vischio, appeso all'ingresso del corridoio, sotto il quale si stanziava la più grande faccia da schiaffi che avessi mai conosciuto.
Quel marpione di Roger era appoggiato alla parete, sotto il vischio, la sigaretta tra due dita, pantaloni rossi lucidi (avrei scommesso qualsiasi cosa che li avesse rubati a Freddie) e una fila di ragazze davanti, pronte a rispettare la tradizione con l'individuo più appetibile della serata.
Nella fila, oserei dire abnorme, spiccava una delle tante mie vecchie conoscenze. Agitai una mano e Sylvia mi notò subito, ricambiando con fervore. L'avrei abbracciata, ma tra un po' sarebbe stato il suo turno e non volevo farla deconcentrare. Ovviamente Roger, che era più occhio di lince di quanto si potesse immaginare, fece caso al saluto di Sylvia e, di conseguenza, a me. Mi guardò e mi fece un cenno con le dita, aspirando provocantemente una boccata di fumo e stringendo gli occhi.
Davvero, non sopportavo il suo modo di fare così odiosamente strafottente, ma non potei fare a meno di arrossire e di nascondermi dietro al mio bicchiere di the freddo (rigorosamente preparato da Freddie per gli ospiti "ancora piccoli"), sperando di confondermi con il colore del bicchiere stesso.
MrB., che da brava furba aveva visto tutto, mi tirò una gomitata e mi fece l'occhiolino. Io le risposi con un sorriso ironico e una linguaccia, mentre lei se la ridacchiava di gusto.
Improvvisamente notai che in cucina c'era un'altra mia conoscenza, così presi la mia amica per un braccio e la trascinai attraverso la gentaglia. Sfortunatamente, mi dimenticai che per andare in cucina si doveva passare dal corridoio e quindi da quel fatale vischio, così, mentre oltrepassavo la soglia occupata dal batterista, sentii una presa al braccio.
Capii tutto e, lasciando andare MrB. verso Padme (sapevo che lei aveva "gusti differenti"), mi voltai e mi ritrovai davanti quelle due strafottenti iridi di mare, le più odiose e le più seducenti che avessi mai visto.
- Mi dispiace, signorina, ma per passare deve pagare pegno. - mi disse. Riuscivo a sentirlo perché la musica proveniva principalmente dalla sala e in corridoio era leggermente attutita, se si può dire così.
- Ogni volta che mi vedi cerchi di fregarmi qualcosa, eh? - gli risposi maliziosa.
- Sì, perché io sono unico e quindi posso. -
Dopo averlo guardato per un interminabile secondo, ho sentito qualcuno toccare la mia spalla. Mi girai, dietro di me c'era Sylvia che mi sorrideva, per metà accusatrice e per metà benevola. Le chiesi il permesso con gli occhi e lei annuì. Ritornai a Roger, chiusi gli occhi e incominciai ad avvicinarmi a lui.
Dai, era solo un bacio! Con Roger Taylor, per di più. Cosa mai sarebbe potuto accadere, chi mai avrebbe potuto rovinare quel momento?
- Hey! Cosa sono tutti questi sbaciucchiamenti che vanno e vengono senza che nessuno mi abbia avvisata? -
Aprii gli occhi di scatto e vidi una ragazza che teneva un ragazzo per braccio, tutti e due musicisti fin troppo rinomati - forse uno di loro un po' meno.
- Cath! - urlai, liberandomi dalla stretta di Roger e saltandole in braccio.
- E noi cosa siamo? Pali della luce? - esclamò Brian, fintamente offeso.
- Rossi, per di più! - lo seguì a ruota Tim.
Per non farli criticare ancora un po' e per non fare un'offesa a nessuno, abbracciai anche loro due.
- Come te la passi, ragazzina? - mi chiese la mora.
- Bene. Anche tu, vedo, sempre con un maschio a portata di mano e uno di scorta! -
Ridemmo insieme, mentre gli altri si limitarono ad un sorrisetto ironico. Roger era abbatanza incazzato.
- Grazie mille, guastafeste. - lo sentii ringhiare.
- Di niente, biondino. - gli rispose la mia amica.
- Vaffanculo. -
- Vacci tu! -
Il batterista ci restò con un palmo di naso, ma riuscii a mandargli un bacio volante mentre Cath mi trascinava verso il gruppetto di MrB., Padme e Jim, alla quale si era aggiunta anche la cara vecchia Lucy e John, che aveva finalmente trovato il parcheggio e si era unito a noi.
Restammo a parlare per un po', poi Padme venne fuori:
- Scusate, ma qualcuno sa dov'è Freddie? -
Era vero, il grande frontman che aveva invitato tutte noi non si era ancora visto.
Ad un certo punto, sentimmo un gran frastuono provenire dalla sala. Ci allarmammo e corremmo a vedere.
Riuscimmo a farci spazio in mezzo alla gente, quando vedemmo nientemeno che... Freddie, vestito da Babbo Natale, che si dondolava sul lampadario!
- Yuhu! Era da una vita che non lo facevo! - urlava tutto contento.
- Toh, si parla del diavolo... - commentò Cath.
- ... E spunta fuori un cantante vestito da Babbo Natale che fa il pazzo su un lampadario di cristallo! - concluse MrB., facendo ridere tutti.
- Amore, attento! Ti puoi fare male! - strillò Jim, più preoccupato che mai.
Freddie dopo un po' scese, se no Jim avrebbe rischiato davvero le penne per lo spavento. Era sempre stato un tipo stravagante e credo che questa fosse stata una delle cose che amavamo di più di lui. Lo rendeva anche un po' "nostro", per dire.
- Allora, - fece Freddie, urlando per farsi sentire da tutti. - adesso che Babbo Natale è arrivato, dovrà pur consegnare dei doni, no? -
Tutti gridarono in segno di assenso.
- Bene. Adesso vorrei dare i miei regali a sei magnifiche persone, che quest'anno sono state particolarmente buone con il sottoscritto... -
- Certo, praticamente scrivevano solo di te! -
Oh, quel Tim! Sapevo che era sempre stato geloso di Freddie e neanche in quella situazione non tardava a parlare a sproposito.
Freddie, mente ragionevole, per fortuna lo ignorò, salì su un tavolo sgombro lì vicino e annunciò, prendendo un sacco di velluto rosso:
- La consegna comincia! Per favore, riguardo tutti gli altri, non offendetevi. I regali ve li ho già fatti, Babbo Natale non ha più niente per voi! -
Tutti risero. Freddie frugò nel sacco, tirò fuori un pacchetto, lesse il biglietto e disse:
- Sylvia! -
La nominata agitò le braccia per farsi vedere, si avvicinò a Freddie e prese il suo regalo. Subito dopo lo scartò: aveva ricevuto l'Iliade in versione integrale, un tomo di cinquecento e passa pagine. Quel regalo mi fece sorridere - era perfettamente adatto a lei, talmente appassionata di epica greca da inserire riferimenti e citazioni persino nelle sue storie!
Subito dopo fu il turno di Padme, alla quale fu regalato il cofanetto completo con tutti i film i Harry Potter, sua grande dedizione dopo i Queen. Non per niente si chiamava Dandychill Malfoy!
L'entusiasmo che ebbe Lucy quando scartò il suo regalo, il DVD del concerto a Madison Square Garden dei Led Zeppelin, mi stupì. Praticamente aveva spiccato un salto enorme dalla felicità!
Dopo fu il turno di MrB. Aveva ricevuto un giaccone e vidi che aveva trovato un bigliettino al suo interno. Già aveva gli occhi lucidi quando aveva scartato il suo pacco, poi abbracciò di slancio Freddie, saltando sul tavolo. Quando scese, la vidi farsi strada tra la gente e infine gettare le braccia al collo di John, con talmente tanto entusiasmo da fare quasi cadere a terra il povero bassista. A terra era caduto quel biglietto che aveva trovato, e io non poteri fare a meno di leggerlo.
"Spero di tirarti su il morale con questo, visto che Babbo Natale sembra averti portato solo un pugno di lacrime.
J.
"
A Cath, dopo di lei, fu dato un pacco abbastanza grande. Infatti, quando lei lo aprì, scoprì che era nientemeno che una valigia, molto colorata e fantasiosa, degna del suo carattere. La mia amica restò con uno sguardo interrogativo, ma poi Freddie le spiegò:
- In vista di un prossimo concerto, pensavo ti fosse servita! -
Allora lei capì e ribatté, facendo l'occhiolino:
- Beh, almeno è bella grande, così ci staranno più cose e Roger non sarà più costretto a sedercisi sopra per chiuderla! -
Tutti risero, meno che Roger, in un angolo, tutto solo e con ancora il broncio disegnato su quel bel visino che si ritrovava.
Stavo applaudendo, credevo che il regalo per Cath fosse stato l'ultimo, ma avevo sbagliato i conti.
- Aspettate, aspettate. - Aveva detto Freddie facendo dei cenni al "pubblico" per ottenere silenzio. - Manca ancora l'ultimo regalo... -
Non feci molto caso a quell'affermazione fino a quando il mio amico cantante disse...
- Midori! -
All'inizio non capii, pensavo di stare sognando dopo una sbronza da the freddo. Ma non si può prendere una sbronza da the freddo, su! Perciò, dopo poco realizzai che quello era il mio nome, Freddie stava chiamando me, c'era un regalo anche per me!
Improvvisamente diventai di brace e fui costretta ad essere trascinata al tavolo da Sylvia e Lucy, poiché mi vergognavo da matti, mi sentivo gli occhi di tutti addosso. Quando arrivai, Freddie mi tirò su, mentre io cercavo di non mostrare il mio fondoschiena al mondo intero, poi mi consegnò il mio pacchetto. Lo presi con le mani che tremavano, non pensavo di ricevere un dono dai miei vecchi amici, e sentii che era morbido, soffice.
Lo aprii e per poco non venni meno sul tavolo dove mi trovavo già instabilmente. Dentro quel morbido pacchetto c'era una maglietta. Nera. Con il logo di Flash Gordon. Poteva sembrare stupido, ma era una delle cose che avevo sempre desiderato.
Improvvisamente, l'occhio mi cadde sull'etichetta nel collo della T-shirt. C'era una scritta, a penna, un po' sbavata. E capii.
Mollai un bacio sulla guancia a Freddie e scesi dal tavolo.

La festa finì verso l'una.
Tutti gli ospiti se n'erano andati e avevo salutato le mie amiche con calore, promettendo di rivederci al più presto, anche non in occasioni festive. Praticamente nella villa eravamo rimasti solo io, MrB.,  Cath e quei quattro pazzi dei nostri musicisti preferiti.
Quella era stata la più bella festa della mia vita. Amici, musica, risate e regali. Per me quello era la vera essenza del natale. Ovviamente dopo la famiglia.
Riuscii persino a dare un bacio a Roger, l'avevo soddisfatto e ringraziato al tempo stesso. La prossima volta che ci saremmo visti, avrebbe almeno dovuto pagarmi un gelato o un the freddo per ricambiare.

***
 

- A questo punto, direi che possiamo andare anche noi, non credete? - chiese John mettendosi il giubbotto.
- Ma certo. - concesse Freddie.
- Bene, allora a doman... -
- Hey, aspetta! Fermo lì, biondino! - Cath lo prese per il colletto della giacca. - Pensi di andare da qualche parte? -
- Beh, in verità sì. - disse Roger innocente.
- E invece no. Ci devi aiutare a rimettere in ordine. -
La ragazza gli porse una scopa.
- Datti da fare, scansafatiche. -




Allora. Buon Natale a tutti, per cominciare.
Volevo solo dire che questo è il mio umile regalo a tutte quelle ragazze che quest'anno mi hanno accolto nel fandom come se mi conoscessero da sempre. Grazie mille. Questa storia la dedico soprattutto a:
- Sylvia, oppure KatyAniFrancy, per avermi fatto sognare con le sue storie;
- Padme, ovvero Padme Dandychill Malfoy, per il suo amore per le citazioni che abbiamo in comune;
- Lucy, alias LucyAxlMercury, per avermi sopportato per tanto tempo a chattare con me e sclerare sui Led Zeppelin e Axl Rose;
- MrB., ergo MrBadGuy, per avermi ascoltata e capita;
- Cath, cioè la Cath, per aver continuato a credere in me.
Ovviamente, grazie anche a tutte le altre che scrivono sul fandom! Per me significa tanto, grazie!
Un felice Natale e un serenissimo anno nuovo a tutte.
See you,
Midori

   
 
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