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Autore: LoonyW    25/12/2011    3 recensioni
C'è una vecchia villa disabitata, nelle campagne di un piccolo paese dell'Irlanda. Una volta, la piccola Elle ha provato a entrarvi. I suoi incubi sono ancora segnati dalle statue simili ad angeli che ha visto.
Ma con l'arrivo di una misteriosa cabina blu, le statue torneranno all'attacco?
«Creature interessanti, gli angeli piangenti. Gli unici psicopatici dell’universo che ti uccidono bene: né sangue né violenza, ti sbattono in un’altra epoca fino a quando non muori»
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Companion - Altro, Doctor - 11
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elle.

 
Elle sedeva su uno degli alti rami della quercia, con le gambe che dondolavano nel vuoto. Stringeva il suo album da disegno, sul quale cercava di riportare il tramonto che si stagliava scarlatto e dorato di fronte a lei.
La grande quercia su cui era solita arrampicarsi, si trovava al centro esatto di una vasta campagna quasi disabitata, in un remoto paese dell’Irlanda.
Elle non era una ragazzina come le altre: sempre in un mondo tutto suo, fatto di assurdità e invenzioni che solo lei conosceva, essendone l’artefice. A dodici anni aveva ancora un amico immaginario: una sorta di Stregatto astratto, suo fido consigliere dall’età di cinque anni (quando per la prima volta aveva visto Alice nel paese delle meraviglie, innamorandosene), che le stava sempre intorno, galleggiando nell’aria e sghignazzando frasi insensate.
A volte era irritante, quel gatto matto di nome Fix, ma Elle gli era affezionata: l’aveva accompagnata in quegli anni tremendi, quando nessun altro le era vicino, a parte la fredda solitudine di chi non ha una famiglia che gli stia accanto.
Ora Fix era appollaiato sul ramo più alto, a fare da vedetta.
Elle passava gran parte dei suoi giorni a sognare e a ideare fantasiose situazioni e avvenimenti che l’avrebbero portata via dalla grigia monotonia dei suoi giorni sempre uguali e tristi.
Spostò lo sguardo dall’esplosione di colori davanti ai suoi occhi a qualche metro più a sinistra, ovvero dove si trovava la vecchia e abbandonata dimora dei Kentvant.
Una volta, qualche anno prima, aveva avuto l’avventata idea di entrarvi. Se l’era cavata con solo qualche graffio, ma molte voci assicuravano che i poveri sventurati che avessero provato anni addietro a entrarvi, non fossero stati più quelli di prima.
Pur essendo una ragazzina coraggiosa, si era ripromessa di non provare mai più ad avvicinarvisi, perché le cose che vi aveva visto la torturavano ancora di notte con spaventosi incubi, nonostante avesse provato a convincersi che fossero solo sue fantasie.
Quello che ricordava più lucidamente erano le apparizioni di statue grigie e tetre, vestite da angeli. Un momento non c’era nulla, il momento dopo erano lì. Se le era ritrovate davanti, comparse dal nulla. Non sapeva ancora come avesse fatto a uscire viva da lì.
Naturalmente nessuno le aveva creduto, finendo così per essere segnata a dito come “la pazza che inventa le cose”.
Perciò, un brivido la colse volgendo lo sguardo su quella villa in rovina. Si levò un venticello leggero, seguito da un rumore che Elle non aveva mai sentito: un rumore che ricordava un aspira foglie gigante.
La ragazzina si sporse per guardare in basso, verso il punto da cui proveniva il rumore che echeggiava nel vento.
Appena sotto la grande quercia, era comparsa una cabina blu.
 
Salve a tutti! È la mia prima ff su Doctor Who, nata dal desiderio di scrivere qualcosa sugli Angeli Piangenti!
È solo l’inizio, perciò, fatemi sapere cosa ne pensate se sarete così gentili da leggere!
Grazie!
  
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