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Autore: nowtellmeastory    25/12/2011    6 recensioni
Piccola One-Shot scritta prima del mio ricovero in ospedale, lo so, prima o poi mi avrebbero acciuffato e spedita dritta in terapia intensiva (LOL), non so, io la trovo abbastanza carina, ma ovviamente dovete leggerla per dire se siete d'accordo o meno! :D
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Zacky e Leona, migliori amici, anime gemelle. Insieme anche quando vengono sgamati a fumare erba al liceo.
Manager della band di Zacky?! Uhm.. a Leona l'idea non va proprio giù.
Lei vuole il suo amico tutto per sè! Ma proprio perchè gli vuole un bene enorme, cercherà di renderlo felice..
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                      Let's Rock, Bitch!


“Backer! Rowel!”

Ennesima corsa, cazzo! E perché? Perché quello stronzo del mio amico non si è voluto scomodare per andare a fumare l’erba fuori! No! Ma ha voluto fumarla in bagno, dove pure i muri sentono e vedono.
“Oh merda Zacky! Quella è la Raily! Corri corri corri!” Buttiamo i due spinelli nel water e iniziamo a correre. Per fortuna l’uscita di sicurezza è vicina ai bagni e.. oh.. stavamo fumando nei bagni maschili. Quindi io ero nella merda più di lui.
Mi presento! Sono Leona Rowel, una studentessa del penultimo anno alla Huntington Beach High School, con una mente geniale ma con poca voglia di dimostrarlo, quindi, mi limito a prendere quelle schifose sufficienze giusto per andare avanti. Questo coglione che sta correndo con me si chiama Zachary Backer, è all’ultimo anno e.. l’ho detto che è un coglione?! E’ il mio migliore amico, ha un anno in più rispetto a me ma quando entrai a far parte di questa scuola e ci incontrammo per la prima volta, mi trattò come i suoi coetanei, mentre in un’assemblea di istituto, ci trovammo a discutere sulla struttura del liceo.
Si, anche lui è un geniaccio, va bene in matematica e chimica, ma quello che lo fotte è il comportamento. Un po’ come me.
Responsabili? Nemmeno un po’! Lo avete notato (credo) da quando ho detto che stavamo fumando spinelli nel bagno di questa fottuta scuola.
“Siete nei guai! Il preside sarà felice di vedervi nel suo studio!!” Quell’oca della Raily, nonché professoressa di geografia, (materia che entrambi odiamo) ci ha raggiunti nel cortile della scuola e ci punta il dito contro:
“La conoscete la strada, vero?”
Col fiatone ci guardiamo negli occhi e poi rispondiamo a tono basso all’unisono:
“Si.. Miss Raily..”
Cheppalle. Un altro giro nello studio del preside, un’altra mattinata spesa tra i rimproveri. VAFFANCULO.
Usciamo dalla scuola e Zacky (così lo chiamano tutti) mi guarda con una strana vena di felicità:
“Dai vieni! Te li faccio conoscere!”
“Ho detto di no. Lo sai che non mi va!”
Sbuffo e incrocio le braccia al petto.
“Leona.. sono i miei amici!”
“Ecco. Tuoi amici, non miei..”
“Abbiamo anche una band! Mi hai detto che avresti ascoltato qualcosa di nostro! Non puoi rimangiarti la parola!”
“Zacky, eravamo ad una festa ed eravamo ubriachi quando l’ho detto!”
“Leona..”
mi sta pregando. Mi sta pregando con gli occhi.
Stramaledetti occhi azzurri dannatamente espressivi, cazzo!!!
“Cinque minuti Zack. Solo per sapere come si chiamano, poi me ne torno a casa.”
“Va bene! Va bene!! Grazie, lo sai che per me è importante!!”

Perché tanto interesse? Perché il signorino mi ha chiesto di fare da manager alla band. Non so nemmeno come diavolo si chiamano!!
“Ehi Zacky!” Un tipo dal gruppo di quattro ragazzi alza una mano e saluta il mio amico, è piuttosto alto, ha dei capelli neri e gli occhi azzurri proprio come lui. Ma è più fine di statura e soprattutto più alto, tanto, più alto.
“Jimmy!” Zacky gli risponde, sventolando la mano.
“Amico!” Un ragazzo più basso del primo ma con muscoli ovunque si aggiunge ai saluti, ha due occhi verdi e un sorriso magnifico.
“Sanders!”
“Lo sai che non mi piace quando mi chiami per cognome, stronzo!”
i due scherzano e si salutano stringendosi la mano.
“Chi è?” Chiede il ragazzo più basso del gruppo, un tappo con una faccia da orso e i capelli chiari, cosa che lo rende appetibile. Ah, ovviamente si riferisce alla presenza estranea, che sarei io.
“Non lo sai che il nostro chitarrista è un rubacuori?!” Interviene l’ultimo ragazzo, dai capelli scurissimi e gli occhi nocciola, le labbra sottili perfettamente modellate in un ghigno. Batte il cinque con il ragazzo-orso in segno di intesa e di tutta risposta Zacky si becca un’occhiataccia da me.
Ma non ho intenzione di star zitta, e gli rispondo a tu per tu:
“Veramente sono la sua migliore amica, e tu.. sei squallido!”
Gelo. E’ calato un secondo infinito di gelo. Si sono alzati vari “WOOOOHOO!” Nel gruppo e lo stesso Zacky ha portato una mano alla bocca per nascondere una risata, come la maggior parte del gruppo.
Avete mai provato una soddisfazione di quelle che si ricordano a vita? Ecco, io la sto provando ora.
Il ragazzo mi guarda male, evidentemente non se lo aspettava.
Quel ‘Jimmy’ gli porta le mani sulle spalle e gli dice da dietro: “Oooh, il gattino graffia..” e lui lo guarda con la coda dell’occhio.
Prima che le cose possano degenerare, Zacky si appresta a fare le presentazioni:
“Ragazzi, lei è Leona, la mia migliore amica. Non provate a trattarla diversamente da come trattate me perché siamo praticamente identici, lei fa ciò che faccio io e viceversa, compreso fumare spinelli e far morire di crepacuore gli insegnanti. Quindi, ragazzi avvisati, mezzi salvati.”
“Piacere, io sono Matthew, ma.. chiamami Matt!”
Il ragazzo con gli occhi verdi mi porge la mano ed è l’unico che mi ispira simpatia, penso che sarò gentile con lui.
“Piacere mio, Leona.” Gli allungo la mano e gli sorrido.
“Jimmy” il ragazzo più alto e mi da due baci sulle guance, in segno di saluto. Ricambio incerta.
“Johnny” l’orso si presenta allungandomi la mano e io ricambio, finalmente ho capito come si chiama.
“Brian” l’odioso ragazzo con i capelli scuri si presenta solo con la voce, non si avvicina e non mi guarda, come se non gliene sbattesse di meno.
Meglio così, avrebbe solo ricevuto un calcio nelle palle.
“Siete tutti di questa scuola?” chiedo per rompere il ghiaccio.
“Io si, sono all’ultimo anno. Tu di che anno sei?” chiede Jimmy.
“Penultimo” dico accendendo una sigaretta.
Ne offro anche al gruppo, ma invece di prenderne una vergine, Matt la prende dalla mia bocca e fa due tiri, poi me la ridà, quasi consumata. La tengo in mano perplessa ma poi mi decido a finirla.
Questo silenzio è imbarazzante!!
“Ho sentito che siete una band, come ve la cavate?” chiedo abbassando sugli occhi gli occhiali da sole che stonano alla grande con la divisa blu e bianca.
“Io sono alla batteria, Zacky come probabilmente sai è alla chitarra, come Brian, poi c’è Johnny al basso e Sanders è la voce. D’impatto, come ti sembra?” Mi chiede così, illuminato da una strana soddisfazione.
“Sinceramente? Uno schifo!” Rispondo sincera schiacciando la sigaretta sotto una scarpa e congedando il gruppo con un saluto della mano.
Lancio un’occhiata semplice da interpretare a Zacky e mi avvio verso il motorino, cacciando in aria l’ultima boccata di fumo.
I capelli lunghi e rossi mi ricadono fin lungo la schiena, in riccioli grandi e morbidi, gli occhi verdi e luminosi arrossati dal fumo coperti dagli occhiali da sole non vedono l’ora di potersi chiudere sul letto del mio appartamento.
“Che cazzo hai fatto?!” Mi chiede Zacky fermandomi prima che possa mettere in moto.
“Ho detto la verità!” Rispondo tranquillamente.
“Ma.. Leona!” E’ piuttosto incazzato, forse è la prima volta che lo vedo così arrabbiato, per di più con me.
“Zack, ti prego. Sono quattro matti, forse il più normale è quel Matt, ma per il resto.. voglio restarne fuori.. per favore..”
“Leona.. fallo per me, sono il tuo migliore amico..”

Sbuffo sonoramente e cerco di ignorarlo, ma sento il suo sguardo deluso su di me e decido che non posso piantare in asso così il mio migliore amico.
“Una sola parola. Una sola parola che mi dice quel coso con gli occhi color cioccolato avariato e ti giuro che lo andrai a riprendere dai binari di un treno!!” Ovviamente mi riferisco a Brian.
Il ragazzo mi stampa un bacio sulla guancia destra, cingendomi la vita con un braccio e riportandomi da quel gruppo di scimmie.
Ci sarà tanto, troppo lavoro da fare!!

 

  
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