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Autore: _lullaby    26/12/2011    1 recensioni
"Ciao nonno, ti prego resta con me."
Inizia così il diario di Charlotte "Charlie" Allen che, per una serie di circostanze sfortunate, è costretta a trasferirsi da Houston nella piccolissima cittadina di Woodbridge, in New Jersey, ospitata dagli zii Mike e Franny. Charlie, con questo diario, spera di poter sentire ancora vicino a sè la presenza del nonno materno, la persona più importante per lei all'interno della famiglia ma scomparso qualche anno prima, ma non sa che questa stessa corrispondenza a senso unico l'aiuterà più di quanto non creda. Si sa, gli spiriti sono bravi ascoltatori.
[INTERROTTA]
Genere: Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eleventh chapter - All things must pass

 

Fermo così!”
Charlotte ho i crampi alle gambe, per favore!”
Non è mica colpa mia se ti muovi ogni sacrosanto minuto e devo sempre cercare la luce giusta!”
John mi fa silenziosamente il verso, mentre chiude gli occhi e si mette diligentemente in posa per la mia fotografia. Io mi limito a trattenere il respiro mentre il mio dito preme lentamente il piccolo bottone nero.
Clic!
Abbiamo finito?” chiede John aprendo un occhio soltanto.
Sì, abbiamo finito.”
Finalmente!” e un grande sorriso si apre tra le sue labbra sottili, gli occhi azzurri sembrano ancora più luminosi.
Quando ti deciderai ad inviare queste foto?”
Quando troverò il coraggio.” rispondo, abbassando di un tono la mia voce. Ormai è diventata un sussurro.
Charlotte prima o poi dovrai farlo, è inutile rinviare.”
Lo so ma... Non adesso.”
Pensaci! E se poi te ne pentissi?”
E se poi non le accettassero come le altre quattro volte, alzando le spalle e dicendomi 'mi dispiace, ma non è il nostro genere'?”
Avere successo vuol dire cadere nove volte e alzarsi dieci, ricorda.” pronuncia, avvicinandosi e prendendo il mio viso tra le sue mani. “Voglio solo che tu sia felice, per favore. Provaci ancora.”
Provo a fare un sorriso, che però risulta essere troppo forzato. “Vediamo.”
Ti tengo d'occhio signorina.”
Proprio mentre dice queste parole, il telefono squilla all'improvviso. Corro ad alzare la cornetta, ma una nuova sorpresa mi coglie alla sprovvista.
Charlie, posso parlarti?” mi chiede serenamente Richie.
Chi ti ha dato il mio numero?” ringhio contro di lui. Senza rendermene conto, inizio a stringere i pugni. John, preoccupato, inizia a gesticolare chiedendomi con chi stia parlando al telefono.
Alec, oggi ho il provino con i ragazzi. John non ti ha detto nulla?”
Riesco a sentire unicamente la prima parte della frase e un'improvvisa rabbia mi assale.
No.”
Ah... Mi dispiace, volevo dirti che mi farebbe piacere se venissi a vedermi. E' in un posto qui vicino.”
Richie, cosa non ti è chiaro del concetto 'non voglio più vederti'?”
Credo sia proprio il 'non', mia cara. Di' a John di portarti e di sbrigarsi, è in ritardo.” interrompe la comunicazione così, lasciandomi senza parole. Poggio la cornetta in un angolo e punto un dito verso la porta di casa.
Aspetta, so che cosa stai pensando. Posso spiegarti!”
Vattene fuori John, sparisci dalla mia vista.”
Dave ci aveva dato buca definitivamente, tu ci stavi pensando da più di due settimane e non mi andava di aspettare e...”
Me lo avevi promesso accidenti!” gli urlo, mollandogli più ceffoni sulle braccia. Sembro una pazza isterica. John tenta di frenare il gesto ma è troppo tardi, finisce per cadere per terra e io con lui.
Ahia...” mugola, massaggiandosi la testa.
Io non rispondo, mi rintano nel mio piccolo universo dove nessuno può riuscire a farmi ancora del male. Sento un paio di braccia stringere il mio esile corpo mentre i ricordi mi riportano ancora indietro nel tempo.

Osservo ancora una volta le mie mani. “Che cosa accidenti ho combinato?” chiedo a me stessa, mentre un paio di forti braccia mi trascina fuori dalla palestra sotto lo sguardo stupito di centinaia di studenti.
Che cosa avevi intenzione di fare?” chiede, quasi urlandomi, Valerie mentre Frankie scuote la testa in segno di disapprovazione.
Io... Non lo so.”
Certo che non lo sai stupida, adesso ti sei messa in un sacco di guai!”
Val non essere così dura...” le chiede Frankie, accarezzandole una spalla. Mi rendo conto soltanto in quel momento di aver rovinato anche la loro serata con il mio gesto, proprio adesso che erano così vicini allo stare finalmente insieme...
Inizio a piangere ma Valerie mi tira uno schiaffo per farmi smettere. “Sii forte accidenti, non serve a nulla piangersi addosso!”
Ragazzi... Posso parlare con Charlie?” interviene una voce a me familiare. Mi volto per incontrare i suoi occhi ma non riesco a sostenere il suo sguardo accusatore, preferisco continuare ad osservare il pavimento.
Certo. Andiamo Val.” risponde Frankie, trascinando con sé la mia amica che vorrebbe restare soltanto per insultare Richie al posto mio. Un mio sorriso tirato la spinge ad andare. Una volta rimasti da soli, il silenzio inizia a farsi sentire.
Come faccia poi il silenzio a farsi sentire rimane un mistero.
Sarò breve: non voglio che ti avvicini in nessun modo a me o alla mia ragazza, mai più. I nostri rapporti si concludono qui.”
Richie sei ingiusto! Perchè non capisci che Rosie ti sta soltanto utilizzando? Sei una marionetta nelle sue man...”
BASTA! Perchè continuate con questa stupida storia? Perchè non potrebbe amare qualcuno come me?”
Perchè lei non ti amerebbe mai come...”
Come te Charlie?” inizia a ridere nervosamente. “Smettila di dire stronzate, ne hai già raccontate troppe.”
Q-quali stronzate?” chiedo, più confusa che mai.
Perchè dici di essere innamorata di me, scrivi queste sciocchezze sul tuo diario...” mi urla addosso, tirando fuori dalla tasca dello smoking un pezzo di carta stropicciato. Il foglio mancante del mio diario. “Per poi essere in realtà innamorata di qualcun altro? Perchè prendere in giro così?”
Chi ti ha detto questa sciocchezza?”
Non deve importarti questo.”
E' stata Rosie quindi, capisco. Le credi dunque?”
Tu non stai negando.”
Guardami dritto negli occhi e dimmi se ciò che ti sto dicendo è falso.”
Non ho voglia Charlie e...”
Fallo.” rispondo decisa. Sento i suoi occhi castani incontrare i miei e il mio cuore perde battiti, prendo coraggio e finalmente decido di rivelare ogni mio sentimento nei suoi confronti, ma lui ancora una volta riesce sempre a cogliermi alla sprovvista. Prende il mio viso tra le sue mani e mi bacia, come ho sempre sognato. Con quella dolcezza tipica del suo carattere da buffone, cerco di ottenere sempre di più un contatto tra noi quando lui improvvisamente decide di interrompere tutto. Si stacca e con un gesto secco della mano mi urla che da quel momento ogni cosa tra di noi è finita e che non vuole più vedermi.
Preferisce fuggire, lasciandomi ancora una volta da sola.
E priva di una parte del mio cuore.

Alla fine ho deciso di andare a vederlo. Mi sono alzata da quella scomoda posizione e ho detto al mio amico “accompagnami da lui John”, lui ha annuito e, dopo essersi cambiato d'abito, siamo partiti alla volta del luogo d'incontro.
Il provino si svolge in un garage situato in uno dei mille angoli perduti di New York, la puzza di pesce marcio misto a fognatura dice a John che siamo nel posto giusto.
Dove mi hai portato?” chiedo, leggermente preoccupata.
Era l'unico posto che potevamo permetterci.”
Ma farlo in mezzo alla strada era troppo?” domando sarcasticamente.
Ride. “No, facciamolo con stile.”
Parcheggiamo di fronte il garage e i restanti componenti della band giungono a salutarci. “Alla buon ora!” esclama il buon David, forse ormai stufo di aspettare.
Scusa David, è stata colpa mia.”
Avevo il presentimento che ci fosse il tuo zampino qui.” l'accusa parte da una voce isolata dalle altre, che sembra provenire dalle profondità del garage. Dalle tenebre emerge la figura sorridente di Richie insieme ad una ragazza, che mi sembra di conoscere fin troppo bene.
E' la tua ragazza? Complimenti!” esclama John, con un fischio di apprezzamento.
La ragazza agita i suoi lunghi capelli biondi e risponde con una risatina fintamente imbarazzata. “Grazie. Mi chiamo Rosie, piacere.” dice, scandendo per bene le lettere del suo nome e tendendo la mano sottile.
Mentre John risponde con piacere alla presentazione, io rimango scioccata. Dopo tutte le discussioni... Dopo tutti questi anni...
Ciao Charlie, che bello rivederti.” pronuncia malignamente Rosie, puntando su di me i suoi occhi di ghiaccio.
Ah già vi conoscete, fantastico!” esclama il mio amico, nel pieno dell'estasi. Perchè fantastico John? Che cos'ha di fantastico tutto ciò?
Iniziamo subito allora!”
Entriamo dentro. Regna la desolazione più totale e, a parte un piccolo amplificatore e la chitarra che imbraccia Richie, non c'è granchè di arredamento. Ognuno di noi si siede in cerchio, John è quello che emerge di più.
Le note iniziano a vagare per l'aria e riesco a riconoscere una vecchia canzone che mi piaceva tanto quando stavo a Woodbridge, credo che me la fece conoscere proprio lui.
E' passato soltanto mezzo minuto, credo di aver contato bene, quando John si alza con uno scatto quasi felino e, puntando il dito verso il chitarrista, gli annuncia: “arruolato!”. Temo quasi che sia stata tutta una farsa quella dell'audizione.
Alzo le spalle e mi limito ad osservare la scena che si prospetta davanti ai miei occhi. Ognuno dei miei amici va a congratularsi con il nuovo chitarrista, quello più soddisfatto sembra essere proprio John. Non smette un secondo di sorridere.
Rosie non sa neanche quello che sta succedendo, si limita a mandare stupidi bacini aerei al suo innamorato per fargli sentire il suo appoggio.
Forse è davvero ora di cambiare le cose, e di farlo una volta per tutte.
Decido di alzarmi, mi avvicino verso di lui e gli tendo la mano con un gesto deciso.
Benvenuto a bordo.” rispondo, senza lasciare trapelare alcuna emozione. Richie mi sorride teneramente e stringe la mano tesa per qualche secondo, quasi come se non la volesse lasciare più. Sono io a sciogliere il gesto con un movimento rapido.
E' un nuovo inizio?” chiede, sotto lo sguardo vigile di ciascuno dei componenti del suo nuovo gruppo.
Vedremo.” rispondo con un'alzata di spalle, mentre mi allontano dall'allegra combriccola. Sorrido, chiedendomi se sia stata la scelta migliore da fare.


Buon Natale anche se in ritardo! :)
Chiedo scusa per l'immensa pausa che mi sono presa per riflettere su questo capitolo, ma l'ispirazione mi aveva definitivamente abbandonato e ho dovuto riscrivere questo pezzo circa 10 volte per farlo diventare almeno decente D:
Dedico questo capitolo alla carissima CriJovi per il suo compleanno, spero possa piacerti :)
Detto questo vi saluto, al prossimo capitolo!
Goodbye :)

   
 
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