26/12/2011
5 recensioniRenesmee, sono il tuo papà
<< Edward vieni >> mi disse Esme accarezzandomi un braccio. Sorridendomi mi condusse da Renesmee.
La mia bambina.
Rose fu costretta a cedermela.
Tenevo tra le braccia quel minuscolo fagottino. Se Bella mi era sempre sembrata fragile, quel corpicino era leggero e delicato come una piuma.
Ero come ipnotizzato da quegli occhi color cioccolata che avevo tanto temuto di aver preso per sempre. E invece erano racchiusi nel dono più grande che mi potesse mai essere capitato: mia figlia.
Non era solo meravigliosa, era il mio miracolo. Il nostro miracolo.
Vidi di riflesso la mia espressione nei pensieri della mia famiglia. Tutti mi vedevano felice, ma nessuno in quel momento riusciva a provare nemmeno la più piccola parte della felicità che sentivo essere finalmente parte di me. Solo Bella era riuscita a far battere di nuovo il mio cuore dopo quasi cento anni di silenzio. Inspiegabile, eppure il suono caldo ed armonioso di quel piccolo cuoricino che tenevo accanto al mio petto trasmetteva alla pietra ghiacciata incastonata dentro di me tutto il calore necessario a scioglierne anche gli starti più profondi.
Io non la volevo.
Solo Bella meritava di vivere.
Qualche giorno prima ero stato un mostro. Non era l’amore per Bella ad avermi fatto pronunciare quelle parole, ma il mostro che mi rifiutavo di essere. Avevo perso la mia battaglia contro me stesso, eppure quel momento aveva un sapore di vittoria.
Renesmee era riuscita ad ucciderlo per sempre. Aveva messo a tacere il demone vigliacco ed egoista che per anni aveva tentato di impossessarsi di ogni fibra del mio essere.
<< Renesmee.. >> canticchiai mentre la cullavo nel mio abbraccio.
Lei fece un piccolo sorriso e le guance formarono delle dolcissime fossette.
Con una manina mi toccò il volto e mi mostrò ciò che ancora non riusciva ad esprimere a parole.
Erano i primi momenti dopo il parto. Mi aveva riconosciuto.
<< Sì amore, io sono il tuo papà >> confermai.
Ammettere la realtà di quelle parole non era difficile. Era totalizzante.
Io, padre. Padre di mia figlia. Non il suo creatore, come lo ero per mia moglie.
La vita di cui sembravo essere stato privato mi aveva reso l’uomo più felice della terra.
Perché fino ad allora avevo vissuto in un limbo.
La mia vera vita era arrivata il giorno in cui due angeli mi vennero donati dal cielo.
NdA
Dopo aver visto BD, uno dei momenti che più mi ha fatto battere il cuore è stato alla fine, quando Edward tiene in braccio per la prima volta Renesmee. Così un po’ di tempo fa ho scritto questa OS, che pubblico solo ora perché prima non sapevo nemmeno se considerarla una storia. Più che altro è come un insieme di pensieri, non saprei… Ma entrare nella testolina di Edward mi piace troppo! xD ormai lo saprete (per chi ha letto anche “Se Edward potesse sognare…” )
Vi ringrazio di averla letta!:) Ditemi che ne pensate! Come avreste immaginato voi il primo momento di tranquillità in cui Edward tiene tra le braccia la sua piccolina?
Un bacione
Gloria
Ps: in questo momento sto ultimando il capitolo di “L’amore non va in vacanza”. Per chi la seguisse, in serata dovrei riuscire a pubblicarlo!:)