Questa storia partecipa alla Challenge 25 Stories, Your Choice!
Combinazione scelta: Sigaretta, disperazione, distruggere.

Risparmia il Fiato.

 

 
La mia prima sigaretta.
La rigiro tra le mani in uno sporco sobborgo Babbano.
Mio padre era un gran fumatore, oltre che un alcolizzato. Accendeva sempre una sigaretta dopo pranzo o cena.
Per digerire la pessima cucina di tua madre,mi diceva.
Feci scattare l’accendino, comprato in un bar dalla reputazione poco onorevole, da quel che avevo intuito.
Appoggio le labbra sulla sigaretta, l’accendo. Tossisco.
La cenere è rossa, fiammeggiante, come i suoi capelli, come il suo sorriso.
 

La scena cambiò…
- Mi dispiace.
- Non mi interessa.
- Mi dispiace!
- Risparmia il fiato. *

 
Risparmia il fiato.
Lily.
E’ successo anni fa e ancora mi maledico.
Possibile che due sole parole, per quanto crudeli e offensive siano, possano cancellare anni di amicizia?

-Ti ho giustificato per anni.
Nessuno dei miei amici riesce a capire come mai ti rivolgo la parola.
Tu e i tuoi cari Mangiamorte … vedi, non lo neghi nemmeno!
Non neghi nemmeno quello che volete diventare!
Non vedi l’ora di unirti a Tu-Sai-Chi, Vero?
Non posso più fingere.
Tu hai scelto la tua strada, io la mia.*
 

Forse non sono state solo quelle due parole.
Forse sono state anche le mie idee, troppo distanti da quelle di Lily.
Ma Lily nemmeno sa quanto le sue parole fossero allora lontane dalla realtà.
E’ vero, mi piaceva la compagnia dei Mangiamorte già allora e certo non consideravo sbagliate tutte le idee di Voldemort, ma mai e poi mai avrei aderito alla sua causa se Lily mi avesse chiesto di non farlo, se avessi capito che per lei era un problema tanto grande.
E poi quel tono privo di pietà, quello sguardo sprezzante …
Mi ci era voluto ben poco per capire che Lily mi disprezzava e non mi sarei stupito sentendomi chiamare Mocciosus persino da lei, magari a braccetto con Potter.
 
Aspiro nuovamente dalla sigarette, tossisco di nuovo. Non è piacevole, ne rilassante come dicono.
 
Lily nemmeno sa che è stata la disperazione a spingermi tra le braccia di Voldemort, a rendermi uno dei suoi migliori accoliti.
L’Oscuro Signore mi aveva detto che l’amore è per i deboli, mi aveva avvisato, che porta più male che bene. Allora non lo avevo ascoltato, ma mi sono dovuto ricredere.
La disperazione nata dall’amore per Lily era ed è la forza motrice di ogni mia azione, di ogni mio pensiero.
 
Guardo la sigaretta. E’ inutile. Nulla mi permette di dimenticarmi di Lily, nulla, tranne l’omicidio.
 
Solo quando uccido, anniento una vita, la mia anima si scorda di lei e si tormenta, agitata dall’orrore di ciò che io compio.
Distruggo l’esistenza di chiunque mi venga ordinato, uomo, donna o bambino che sia, ma ciò che realmente voglio distruggere è il mio cuore e, con esso, il mio amore per Lily.
 
Getto via la sigaretta, la calpesto come vorrei fare con i miei sentimenti.
 
Ma so che distruggere la disperazione è impossibile,
perché la disperazione stessa è la mia distruzione.
 

***

* Harry Potter e i Doni della Morte, capitolo 33, La Storia del Principe, JKRowling.