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Autore: rees    26/12/2011    3 recensioni
Una serata a Sacramento. La voglia di tornare adolescenti per poche ore. Una partita a Strip-poker. Possono queste cose cambiare l'idea di se stessi?
-Oh, andiamo! Io e Rose sappiamo di essere rimaste in mutande, ma che ci importa? Loro sono gay!
-Siete gay?
Kim e Wayne si scambiano un'occhiata divertita prima di negare fermamente di essere una coppia, sotto lo sguardo sconvolto delle due fanciulle.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kimball Cho, Wayne Rigsby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Caleidoscopio'
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È una splendida serata a Sacramento. La tipica serata estiva ma stranamente poco afosa degli inizi di settembre. Le strade sono gremite di coppie che passeggiano lungo i viali tenendosi sottobraccio, adocchiando le vetrine degli ultimi negozi ancora aperti. Non tutti, però, sono in strada, ad ammirare la vitalità delle notti californiane in una serata di riposo come fanno Patrick Jane e Teresa Lisbon. Alcuni, la serata lontana dagli uffici, preferiscono passarla in casa, stringendo tra le mani una tazza di the bollente come fosse l'unica ancora di salvezza, a piangere la morte del proprio uomo, come sta facendo proprio ora l'agente Van Pelt. Altri ancora in compagnia degli amici. E questo è il caso del giovane figlio di un avanzo di galera, un uomo alto un metro e novantuno, dal fisico di giocatore da Rugby ma dagli occhi azzurri innocenti e limpidi di un bambino, che per non annoiarsi il sabato sera ha chiamato il suo migliore amico, il figlio di coreani trapiantati ad Oakland, Kimball Cho, per accompagnarlo ad una festa organizzata da un suo vecchio amico del college.
Così, se spostiamo la nostra attenzione su di loro invece che sulla coppia più chiacchierata del CBI, potremo osservare una tipica festa di adulti che vogliono tornare studenti universitari almeno per una sera.
La villa in cui si svolge la festa è semplice, ad un solo livello, con un curatissimo giardino all'inglese, nessuno si aspetterebbe mai di vedere all'interno il caos regnare sovrano, specialmente l'adorabile vecchietta vicina di casa, intenta a parlare con le amiche in veranda, che adora il giovanotto della porta accanto e che vorrebbe tanto vederlo accasato al più presto con la sua fantastica nipote. Povera signora, veder cambiare tutte le opinioni nel giro di una serata. Dopotutto, come ignorare la musica assordante? Per fortuna che non può entrare e vedere le bottiglie di birra sparse per la casa, vuote e non, uomini e donne intenti a ballare senza un ritmo ben definito ed, in un angolo, un gruppo di giocatori a strip-poker: due donne ormai ridotte al solo completino intimo ma così ubriache da non notarlo ed i nostri due uomini, Kim e Wayne, un po' più vestiti ma altrettanto brilli. E mentre Wayne cambia due carte ricevendone altre due, inutili quanto le prime, Kim decide che forse, con una scala reale massima, ottenuta grazie all'asso di cuori appena preso in mano, non c'è il rischio di dover rimanere con i soli boxer neri.
Al contrario delle aspettative di Wayne, inoltre, non è lui a doversi spogliare, ma la bionda che è lì, al suo fianco, che senza problemi sfila il reggiseno nero in pizzo.
-Ragazze, su, un po' di decenza, vi prego. - Il proprietario di casa, Robert, è appena sbucato alle spalle dei giocatori, con un sorriso conciliante sul volto. - Credo siate un po' troppo ubriache per rendervi conto della situazione di nudità in cui vi trovate.
-Oh, andiamo! Io e Rose sappiamo di essere rimaste in mutande, ma che ci importa? Loro sono gay!
-Siete gay?
Kim e Wayne si scambiano un'occhiata divertita prima di negare fermamente di essere una coppia, sotto lo sguardo sconvolto delle due fanciulle. Certo, Kim non può negare a se stesso che è da un po' che pensa a Wayne in modo un po' troppo diverso da come si pensa al proprio migliore amico, però ciò non toglie che non viene ricambiato, quindi perché preoccuparsi di farglielo sapere?
Wayne si trova a pensare che se dovesse scegliere un uomo con cui stare, l'unico potrebbe essere proprio Kim. Ma questo non significa che abbia una cotta per lui. O si?
-Davvero non state insieme? Noi eravamo convinte che voi... davvero non... oh, madre santa, che imbarazzo!
Le due ragazze riprendono in fretta e furia tutti i loro abiti, coprendosi e correndo verso la camera per rivestirsi mentre i due agenti decidono che forse è il caso di tornare a casa, un po' per non mettere in imbarazzo Rose ed Amy che li spiano dallo stipite della porta accostata, un po' perché domani dovranno lavorare, presumibilmente con un lancinante mal di testa post sbronza. Salutano tutti rapidamente per dirigersi all'auto di Kim. Il viaggio prosegue per la maggior parte del tempo in silenzio, è difficile riuscire a parlare con uno come Kim per più di cinque secondi.
-Vuoi salire a bere qualcosa?
Kim tiene lo sguardo puntato sulla strada, in questo momento sente solo il profumo dello shampoo dell'uomo al suo fianco e si accorge che non c'è alcun dubbio, che di quell'uomo lui è davvero innamorato, ma non può, non deve agire. Non può farsi avanti sapendo che per il suo amico e collega è ancora scottante la delusione d'amore ricevuta dall'agente dai capelli rossi. -No, grazie, vado a casa o domani in servizio non sarò lucido.
Annuisce, il dolce omone dagli occhi azzurri, annuisce e scende dall'auto rassegnato. Sperava, forse un po' troppo, che il collega accettasse, per capire come mai, mentre giocavano a poker, si era trovato più interessato allo spogliarello di Kimball piuttosto che a quello delle due fanciulle che rappresentavano le tipiche ragazze ideali. Non riesce a credere di poter essere attratto da Kim, è assurdo, non tanto perché si tratta di un uomo, non ha mai avuto pregiudizi o altro, solo che accorgersi di essere attratto dagli uomini a trentatré anni compiuti sembra una specie di scherzo.
Kim, da parte sua, non si pone il problema del “perché me ne sono accorto così tardi”, pensa solo al fatto che ora che è certo di amare Wayne, ora si sente davvero felice, capisce perché la vera felicità si trova nell'amare e non nell'essere amati. Amare dona quel senso di continua ricerca di quel piccolo particolare che ci rende completi. Non gli importa se Wayne non lo ricambia, dopotutto sa che l'uomo è innamorato della collega dai capelli rossi dal primo momento che l'ha vista; ora sa che qualsiasi cosa possa rendere felice Wayne, lui la farà. Lo aiuterà se ne avrà bisogno, sarà al suo fianco se Grace dovesse spezzargli nuovamente il cuore, andrà a mangiare dei tacos venduti sul ciglio di un'autostrada anche sa che non gli piaceranno. Potrebbe quasi iniziare ad apprezzare i cani, se ne ve ne fosse bisogno.
E tornano ognuno nel suo appartamento, ognuno nella sua solitudine, ognuno nel suo angolo personale. Stretti a quelle sensazioni appena scoperte, sicuri di non poter mai dividere le loro emozioni con l'altro e allo stesso tempo consci che mai nessuno potrà renderli felici come l'altro fa. Le due metà della stessa mela, seguendo un banalissimo cliché.
Non fa in tempo ad indossare il pigiama, Kim, però, che qualcuno suona al citofono. E di sicuro non è la posta. Temendo possa essere uno di quegli ubriachi che talvolta girano lì intorno di notte, si affaccia alla finestra, scorgendo una silhouette che non stenta a riconoscere.
Apre il portone e la porta di casa, per trovare Wayne che si contorce le mani, in preda all'ansia. -Mi chiedevo una cosa. Mi chiedevo se è possibile che un uomo non sappia chi è alla mia età. Se è possibile scoprire un lato di sé che non si conosceva e non si immaginava.
-E sei venuto fin qui per chiedermelo?
-Credo sia per colpa dell'alcol. Mi sono trovato qui prima di rendermene conto.
Si avvicina a Kim, prima di stampargli un bacio sulle labbra. È un contatto forte, impetuoso, che l'agente dai tratti orientali mai avrebbe attribuito al gigante buono.
-Nemmeno questo era previsto?
-No, nemmeno questo.
Lascia entrare Wayne in casa, prima di rendersi conto che quella frase che gli era venuta in mente poco prima, “ la vera felicità si trova nell'amare e non nell'essere amati”, è una grandissima cazzata.


Spazio Autrice
Saluti velocissimi che sto per uscire. Comunque, volevo augurarvi tantissimi auguri di buon Natale. Come avrete visto dal banner in cima, questa storia partecipa al concorso "Uniti contro l'omofobia". Non so che altro aggiungere... aspetto recensioni, spero vi piaccia (:
Aoko
ps. spero anche di non essere linciata per la mia solita coppia preferita, Rimball (Chisby) **
   
 
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