Harry e l’anima perduta (il custode eterno)
1°
capitolo
Harry fissava il camino del
soggiorno mentre aspettava i suoi amici.
Il baule era già pronto ai
piedi delle scale.
Non vedeva l’ora di
andarsene per sempre da quella casa; aveva trascorso l’ultimo mese in quel posto
solo perché era un desiderio di
Silente. Proprio ieri, il giorno del suo diciassettesimo compleanno, gli
era arrivata una lettera dal vecchio preside, portata dalla fenice
Funny.
“ Caro Harry,
se ti
verrà recapitata questa lettera vuol dire che sono passato a miglior vita.
Non
essere triste per me. Le persone nascono e muoiono, chi prima chi dopo.
Questo è il destino di ognuno di noi.
Vorrei che facessi alcune cose per me, prendile come miei ultimi
desideri.
Termina l’ultimo anno a Hogwarts e rinvia, per adesso, la ricerca degli
Horcrux.
Poi,
trova e aiuta il giovane Malfoy, per favore.”
- Aiutare quel traditore?! Questo
mai!! – sussurrò tra i denti Harry, arrabbiato
“ Non designarlo come tuo nemico solo per quello che ha fatto senza conoscere le sue vere Ragioni”. – Ucciderti, ovvio – replicò
“E per ultimo, non impedire all’amore di accompagnarti in questa
avventura.
Non allentarla da te, mai.
Questo è tutto.
Harry, forse in questi anni non te l’ho
mai detto, ma per me tu sei stato come un figlio,
ti voglio
bene.
A. Silente ”
Ad Harry scese una lacrima
leggendo la fine. Un’altra persona che gli voleva bene era morta per
lui.
Quanto gli mancava Silente.
Per lui era stato un’ancora di salvezza, una spalla su cui appoggiarsi, un uomo
di cui fidarsi, più di un normale preside, un secondo padre. Un’altra
lacrima.
“ PS. Mi piace la marmellata.” Terminava così la
lettera.
- Marmellata ai lamponi-
sussurrò automaticamente Harry e, per magia, apparve un’altra
scritta.
“ L’unico punto ad Hogwarts dove ci si può
s/materializzarsi è la stanza delle
Necessità.
Ricordalo e … divertiti.
Questa
lettera si auto distruggerà tra 5,4,3,2,1…”
e tra le mani di Harry
rimase solo un mucchietto di cenere.
Era rimasto a pensare quasi
tutta la notte sulle ultime parole del preside. Non riusciva a dargli un senso.
Quel divertiti… chissà a cosa si
riferiva.
Si riscosse dai suoi
pensieri quando sentì il suono del campanello.
Dudley corse subito ad
aprire la porta pensando che fossero i suoi amici, invece si presentarono due
ragazze, una più alta dai capelli marroni raccolti in due trecce con una
minigonna di jeans e un top azzurro, l’altra con un vestito verde, corto e i
capelli rossi raccolti in una coda alta.
Poco dietro loro si stava
avvicinando correndo un ragazzo alto anche lui con i capelli
rossi.
-
Ciao – salutò gentilmente la
prima ragazza – C’è Harry? –
Dudley non riusciva a
parlare tant’era scioccato, ma sopraggiunse il
Prescelto.
-
Ragazzi!!- esclamò sorpreso –
non mi aspettavo questa…ehm…entrata normale - e andò ad abbracciarli calorosamente,
esitando su Ginny. Era ancora
impressa nella sua memoria la loro separazione e, notò, anche Ginny se ne
ricordava. Quanto avrebbe voluto baciarla ancora un’ultima volta,… ma si
riscosse – Bhè… come avete fatto ad
arrivare qui? –
Un ghigno si formò sul viso
di Ron, ancora ansante per la corsa
-
Questo metodo si chiama
Materializzazione –
-
Ma se non hai superato
l’esame! – disse, sorpreso, Harry .
-
Infatti – rispose per Ron
Hermione, lanciando un’occhiata furente al ragazzo - Io e Gin siamo arrivate qui con la
materializzazione congiunta, mentre Ron, quel cocciuto, è voluto venire
ugualmente da solo e ,difatti, è apparso due isolati più in là di noi
–
-
Dai Mione… ci penso io a Ron
per il ritorno – disse Harry ,sorridendo, poi , ricordandosi, aggiunse - Ma non
sono controllate le s/materializzazioni? Il Ministro dovrebbe sapere che Ron non
può s/materializzarsi non avendo superato ancora l’esame!-
-
Non ci fanno più caso! Il problema più
grande adesso è Voldemort! – rispose Hermione
disinvolta.
-
In poche parole stanno
lasciando le persone in balia delle loro azione, senza più controllo, senza più
regole?! – Harry si stava leggermente
riscaldando per queste notizie. E’ vero, il Ministro della magia non gli era
particolarmente simpatico, ma non credeva che sarebbe potuto arrivare a questo
punto.
-
Esatto! Adesso, però, non
stiamo qua a discutere.- replicò, dando un’occhiata alle finestre dei vicini,
stranamente aperte nonostante il caldo - Prendi i tuoi bagagli e andiamo alla
Tana-
E così Harry con una magia
trasportò il suo baule fuori dall’abitazione e salutò per l’ultima volta gli zii
e suo cugino.
-
Addio – disse e nel momento
in cui si stava smaterializzando, sentì chiaramente sua zia dirgli
-
Vendicala! – era la prima
volta che zia Petunia nominava sua madre
-
Lo farò – le rispose prima di
sparire.
FINE PRIMO
CAPITOLO
Spero vi sia piaciuto
JJJJ. E se non fosse così, per favore
continuate a leggere la storia perché non si può darle un giudizio fino al
sesto, settimo capitolo quando si entra nel vivo del
racconto.
Vi prego lasciate una
recensione, positiva o negativa che sia, fa sempre piacere e aiuta lo scrittore
a migliorare.
Grazie ai futuri lettori
^//^
Spero a
prestissssssssssssssssssssssssimo
v.v.t.bene
Vostra Morfea