"Caro Edward, 

Spero con tutto il mio cuore che tu stia leggendo questa lettera, e lo stia facendo da persona libera.

Volevo dirti queste parole a voce, ma che senso potrebbe mai avere? Hai appena pochi giorni, e probabilmente non ricorderesti assolutamente nulla di quanto ti direi.

Per questo ho pensato che fosse molto meglio scriverle, nella viva speranza - lo ripeto - che tu possa arrivare, un giorno, a leggerle.

Merlino, mi rendo conto solo ora che non ricorderai neppure il mio viso, considerando il fatto che vado via prima ancora che tu possa cominciare a distinguere chiaramente ciò che ti circonda... Ma mi auguro che tua madre ti mostrerà delle foto di me, quando sarai un po' più grande.

Vorrei tanto stare tutta la notte accanto alla tua culla, guardandoti dormire e ridendo delle buffe espressioni che fanno contrarre il tuo adorabile viso nel sonno - o persino scoprendo quanti e quali colori tingeranno i tuoi capelli. Ma proprio non posso, capisci? Voglio poter far qualcosa per rendere questo mondo perfetto per te. Spero solo che non mi odierai, per questo.

'Che razza di padre!', potresti pensare. 'Se ne va prima ancora che io nasca, e poi lo fa di nuovo pochi giorni dopo la mia venuta al mondo!'.

Sappi però che non agisco - e non ho mai agito - per mancanza di amore nei confronti tuoi o della tua mamma. No, le mie azioni erano e sono tutt'ora spinte unicamente dal desiderio di saperti orgoglioso di me; di un padre che rifiuta di rimanere al sicuro - mentre altri rischiano la vita al posto suo - per gettarsi invece nella mischia e combattere per tutti coloro che ama.

So che questo può sembrare un comportamento incredibilmente stupido, persino suicida... E forse lo è, davvero, in fondo. Ma è il modo in cui ho sempre affrontato ogni cosa, nella mia vita. Puoi chiedere a tua madre, se non mi credi: lei, più di tutti, ha dovuto imparare - non vado affatto fiero del come sia giunta a farlo - il modo distorto in cui ragiono.

Tra qualche minuto partirò... Sai? In parte sono sollevato, perché questa è l'ultima battaglia: dopo sarà tutto finito, nel bene o nel male. Un sollievo, il mio, che tuttavia è agrodolce. Nel mio egoistico desiderio di proteggere tutto ciò che ho così indegnamente ottenuto, rischio infatti seriamente di perderlo...

Prometto che starò attento; che farò di tutto per tornare da voi. Ma se, nonostante tutto, non dovessi farcela, sappi che ti voglio tanto bene, anche se non ci sono più; sappi che se anche le persone che amiamo ci lasciano, non significa che vogliano abbandonarci, ma solo che non possono trattenersi al nostro fianco. Ricordalo, perché è la lezione più importante che posso offrirti, al momento. Forse persino l'ultima...

È tardi, e devo andare.

Ti voglio bene, piccolo mio.

Il tuo papà."