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Autore: Minari OppaRi    27/12/2011    3 recensioni
“Ho il piacere di parlare con…?” mi chiese interrogativo.
Ghignai.
“Hai il piacere di parlare con un vampiro che desidera la morte.”
Si. Quella era la mia presentazione.
Io sono Kirio Hagane, un vampiro che desidera la morte.
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti quanti mi guardavano confusi.
“Un vampiro che desidera la morte? Ridicolo.”
Aidou si mise a ridere.
Io mi limitai a sorridere.
“Da questa presentazione devo dedurre che sei Kirio Hagane”
Kuran si avvicinò porgendomi la mano.
Come sospettavo lui mi conosceva.
“Esatto. Tu invece sei Kaname Kuran, ho ragione?”
Gli strinsi la mano quasi senza timore.
Era difficile non essere intimoriti da uno come lui.
“Hai ragione. Ti do il benvenuto nella Night Class”
Lo ringraziai alzandomi dalla cattedra.
La porta si aprì ed entrò quello che doveva essere il nostro professore.
 
 
Finite le lezioni tornammo in camera.
Ormai la mattina era sorta.
“Hagane.”
Mi girai a vedere che mi aveva chiamato.
Erano il ragazzo dai capelli castano/arancioni e Aidou.
“Tu starai in camera con noi”
“Cosa? Akatsuki dimmi che stai scherzando!” il biondo sembrava fin troppo contrario.
Akatsuki sospirò scuotendo la testa.
“D’accordo. Sarà per me un vero piacere”
Uno valeva l’altro.
Non avrei di sicuro avuto il tempo di legarmi a qualcuno.
Notai che Aidou continuava a fissarmi negli occhi.
“Perché mi fissi, Hanabusa?” gli chiesi sorridente.
“Non osare chiamarmi per nome!” mi urlò contro.
“Va bene, va bene. Scusa” mi scusai fissando il cielo.
Stava iniziando a piovere.
“Hagane…perché i tuoi occhi adesso sono..”
 Misi un dito sulle labbra di Hanabusa azzittendolo.
Non era ancora il momento di svelare a tutti i miei segreti.
“Riposatevi pure. Io vi raggiungerò a breve.”
Sorrisi correndo via.
Avevo voglia di divertirmi un po’.
Certo, era mattina e avevo un sonno tremendo ma non me la sentivo di restare fermo in camera a dormire.
 
 

Camminavo lungo un corridoio affiancato ad un bel prato.
Odiavo quella maledettissima pioggia.
“Tsk…”
Sbottai sospirando.
“Hagane, che ci fai qui?”
Mi trovai faccia a faccia con Yuki e Kiryu
“Buongiorno”
Mantenni un sorriso allegro anche se ero leggermente spaventato dalla sguardo del ragazzo.
“Gli studenti della Night Class a quest’ora devono starsene nel loro dormitorio”
“Non ne ho voglia adesso”
Mi girai fissando delle rose che erano intrecciate ad una colonna.
“…Perché adesso i tuoi occhi sono verdi?”
Mi aspettavo una domanda del genere.
Mi toccai gli occhi.
“Se non sbaglio ieri notte erano rossi”
Mi puntò la pistola alla testa.
“Zero!” Yuki gridò come se fosse spaventata.
“Hai bevuto il sangue di qualcuno, brutto bastardo?”
Mi misi a ridere.
“No.”
Presi una scatoletta dalla tasca.
Era piena di Compresse Ematiche.
Ne ingoiai una anche se riluttante.
“I miei occhi sono cosi. Di giorno diventano verdi ma di notte assumono un colore rosso”
Kiryu abbassò la pistola.
“Sei un vampiro strano”
Commentò la ragazza.
Ridacchiai.
“Forse è meglio dire che io ero un umano strano”
Mi guardarono tutti e due confusi.
“Kiryu…io e te siamo uguali. Capisci cosa intendo?”
Se non era uno stupido doveva aver capito di sicuro.
“Sei…stato trasformato in un vampiro…giusto?”
Sorrisi come se fosse la cosa più ovvia da fare.
Presi in mano una rosa mentre la pioggia scendeva più forte.
“Quel giorno…pioveva esattamente come oggi”
Fu quella l’unica cosa che dissi in quel momento.
“Hagane. Non è il caso che tu resti qui”
Kuran arrivò davanti a me.
“Vi ha per caso dato disturbo?”
Yuki scosse la testa arrossendo.
Che fosse innamorata del moro?
“D’accordo. Vengo al dormitorio”
Kaname iniziò ad incamminarsi e io lo seguì
“Hey! Non lasciare un discorso in sospeso!”
Mi urlò Kiryu.
“Sai usare la spada?”
Gli chiesi.
“Ma che c’entra questo?”
“Rispondimi! Sai usare la spada o no?”
“Sono più pratico con le pistole…ma so usare anche le spade” Mi rispose in tono seccato.
Ghignai.
“Allora…stasera alle ore 21 ti aspetto qui per una sfida”
Mi guardò confuso.
“Se vincerai…ti racconterò tutto.”
Lo salutai con un cenno della mano e andai verso il dormitorio con Kuran.
“Sai…sei crudele a tenerlo cosi sulle spine”
Commentò il moro.
Probabilmente quella situazione lo divertiva.
“Già…sono crudele.”
Risposi solo cosi.
Infondo io ero davvero crudele.
Un ex umano che per non cadere al livello E continua ad ingozzarsi di compresse ematiche.
Mi misi una mano sul petto.
Quando ero un umano ero debole di cuore.
Invece da quando ero diventato un vampiro, il mio corpo non aveva più conosciuto le malattie.
In un certo senso ero fortunato.
“Intendi saltare le lezioni stasera?”
Kuran ruppe il silenzio che si era creato.
“Probabilmente arriverò un po’ tardi ma non intendo saltare le lezioni”
“Ottimo. Mi raccomando, non farti uccidere da Kiryu. E’ piuttosto violento”
Ridacchiai.
Non potevo morire.
Non in quel momento.
C’era ancora una cosa che dovevo fare.
 

Nella camera che condividevo con Aidou e Akatsuki ero rimasto solo io.
Erano tutti a parlare con Kaname.
Guardavo fuori dalla finestra.
Non aveva proprio intenzione di smettere di piovere.
Posai lo sguardo sull’orologio che era riposto sul tavolo.
Segnava le 20.50.
Mancavano 10 minuti alla sfida con Kiryu.
Estrassi la mia spada dall’armadio.
La spada che avevo ereditato da mio fratello maggiore.
“Sarà divertente”
Borbottai uscendo dalla stanza.
Non avevo intenzione di andarci leggero con il ragazzo.
Ma non potevo nemmeno ucciderlo.
La presenza di Kiryu serviva per realizzare il mio obbiettivo.
 

Arrivai nel cortile dove c’era il prato nell’esatto momento in cui arrivò anche Kiryu.
Teneva la spada legata in vita.
“Pronto, Kiryu?”
Sorrisi beffardo mentre salutavo Yuki.
“Pronto”
Rispose secco togliendo la spada dal fodero.
Io feci lo stesso fissandolo.
“Non avrò pietà”
“Nemmeno io, Hagane”
Mi corse incontro impugnando con forza l’arma.
Gli corsi incontro anche io facendo incrociare le lame.
I miei occhi ridiventati color sangue non si staccavano da quelli color ametista del ragazzo.
Quando impugnavo un arma fremevo da una voglia assassina che non riuscivo mai a placare.
Gli tirai un calcio allo stomaco facendolo indietreggiare.
Cercai di colpirlo con la spada ma parò il colpo.
“Non è stato leale”
Mi misi a ridere quasi in modo sadico.
“Stiamo combattendo! Essere leali non serve a niente!”
Yuki indietreggiò. Forse la terrorizzavo.
Kiryu mi saltò addosso con furia.
Mi spostai appena in tempo facendomi però colpire ad una spalla.
“Maledizione”
Borbottai.
In quello stato ero fin troppo avventato.
Cercai di colpirlo al fianco ma parò anche quel colpo tirandomi una gomitata in faccia.
Barcollai all’indietro.
“E con questo la finiamo qua”
Mi urlò facendomi volare via la spada.
Caddi a terra e lui mi puntò alla gola l’arma.
Respirai piano mentre la pioggia mi bagnava il viso.
“Hai perso”
Mi disse con tono quasi indifferente.
Feci una leggera risata.
Che situazione triste.
“Già…e come avevo promesso ti racconterò tutto”
Yuki ci raggiunse facendo spostare a Kiryu la spada.
Mi sedetti.
“Anche mio fratello maggiore mi batteva sempre”
Nel mio tono di voce c’era un misto di tristezza e di malinconia.
“Kiryu…sai a cosa serve la pioggia?”
Mi piaceva fin troppo fare quella domanda.
Mi guardò indifferente “A niente.”
“Risposta sbagliata”
Continuava a non capire.
“La pioggia serve a lavare via il sangue”
Quella era l’unica risposta.
Esitai qualche secondo ma poi iniziai a raccontare.
“La mia era una famiglia di Vampire Hunter proprio come la tua Kiryu”
Sorrisi.
“Quel giorno di undici anni fa….un vampiro mi portò via tutto”
Strinsi con forza i pugni.
“Come è successo a te, anche io sono stato morso da un Sanguepuro.
Non potrei mai dimenticare quel giorno.
Pioveva come adesso.
Io ero con mio fratello Raito in giardino a fare allenamenti con la spada.
Successe tutto in un attimo.
Un uomo comparve all’improvviso.
I miei ci raggiunsero subito.
Si erano accorti della presenza di un vampiro.
Quell’uomo ci fece una domanda.
Ci chiese se sapessimo dove trovare una donna.
I miei genitori lo attaccarono subito…e dopo pochi secondi erano a terra morti. Ero spaventato.
Come un incosciente impugnai la spada e lo attaccai.
Ma non potei fare niente.
Mi abbatté subito ma vedendo tutto l’odio che avevo negli occhi mi morse trasformandomi in quello che vedete ora.
Dopo di che uccise mio fratello lasciandomi a terra.”
Feci una pausa per prendere fiato.
“Ero rimasto a terra mentre il sangue della mia famiglia veniva lavato via dalla pioggia.”
“Ma è terribile…” commentò la ragazza.
Guardai Kiryu in modo serio.
“Sono venuto qui da te perché cosi avrò in modo di vendicarmi”
S’indicò non capendo
“Perché proprio da me? Solo per il semplice fatto che abbia patito la stessa situazione?”
Scossi la testa.
“Anche per quello. Ma non è quella la ragione principale. La donna che quell’uomo cercava…si chiamava Shizuka Hiou”
Il ragazzo rabbrividì.
“Visto che sei stato morso da lei c’è una grandissima probabilità che venga a cercarti per ucciderti”  
Mi alzai sospirando.
“Noi due abbiamo la stessa idea sulla vendetta. Anche in questo siamo molto simili.”
Ghignai.
“Vuoi dire…che quando ti sarai vendicato….porrai fine alla tua vita?”
A quella domanda c’era una sola risposta. 

  
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