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Autore: ice_cream    27/12/2011    6 recensioni
Notte. Una dichiarazione non del tutto seria. Riuscirà Castle a non morire d'ansia prima della fine del discorso? E soprattutto...riuscirà Beckett a non strozzarlo/mangiarselo di baci?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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UNA SITUAZIONE COMICA.


La stanza era buia, coperta da una tale oscurità da fare quasi paura.
Un silenzio tombale avvolgeva ogni singolo angolo della casa.
Al centro, Richard Castle.
Erano le due di notte e pensava. Gli uomini normali solitamente a quell’ora dormivano, ma non lui.
Lui non era un uomo normale.
Era immerso nei suoi pensieri, nei suoi ricordi.
Si stava ponendo mille domande, alle quali avrebbe potuto rispondere solo dopo aver deciso di compiere determinate azioni.
Dopo la sparatoria e quell’apparente dichiarazione, lui e Beckett non avevano più ritirato fuori l’argomento, ma entrambi avevano bisogno di sapere e di ammettere.
Avrebbe voluto ripetere quelle parole fino alla nausea dopo aver visto Kate viva, su un letto d’ospedale, ma quando aveva sentito dire quella frase “Certe cose è meglio non ricordarle”, tutto il mondo gli era crollato addosso, come un castello di carte, come un peso opprimente sullo stomaco.
Aveva iniziato a girargli la testa e sentiva le lacrime uscirgli dagli occhi, ma era riuscito a trattenersi, e poi quella frase, dopo tre, lunghissimi mesi: “Non riuscirò ad avere il tipo di relazione che voglio, finché non avrò chiuso il caso di mia madre”.
Quell’unica frase gli aveva ridato una speranza. Una piccola lucina nel buio.
Ed ora era lì, a chiedersi se andare a suonarle il campanello e con calma spiegarle tutto, senza peli sulla lingua, oppure aspettare magari altri cinque anni, prima di arrivare a qualcosa di vero e concreto.
Sicuramente se l’avesse svegliata per una stupidaggine sarebbe finito arrosto sul tavolo da laboratorio di Lanie, ma questa non era una stupidaggine.
Questa era la decisione che avrebbe segnato la vita di entrambi.
Insieme o divisi? La decisione più importante che una persona potesse prendere… ma anche la più difficile.
Castle si girava e rigirava nel letto.
Valeva davvero la pena rischiare di litigare e di non vedersi più, per la verità?
Non lo sapeva nemmeno lui, ma era stufo delle bugie, ed era ancora più stufo di non riuscire a dormire a causa di tutte queste domande.
Lui voleva e doveva sapere! Anche se questo avrebbe voluto dire abbattere a forza la fortezza in cui era rinchiusa Beckett e non invece,  aiutarla a farla sparire. Sarebbe stato come distruggerla con una bomba.
Lui però non voleva questo, voleva assecondarla e aiutarla a sbarazzarsi di quell’inutile corazza, con calma e pazienza.
Come fare quindi?
Si alzò dal letto e prese a camminare freneticamente per la stanza, trascinando i piedi.
Dopo almeno mezz’ora si decise ad andare da lei.
Si vestì, prese il cappotto e uscì di casa, diretto all’appartamento di Kate.
<< O ora o mai più. >> si ripeté.

Arrivato sotto casa della detective esitò per un istante prima suonare il campanello.
Con il cuore a mille attendeva la risposta dall’altra parte dell’apparecchio.
- Sì? Chi è? – rispose Kate con la voce impastata per il sonno.
- Ehmm…sono…sono Richa…sono Rick…SONO CASTLE! – riuscì finalmente a dire lo scrittore in preda ad un attacco sclerotico.
- Castle?! Che diavolo ci fai qui a quest’ora!?
- Ecco, io… sì insomma…ti devo parlare…
- E non potevamo parlare domani al distretto?
- Al distretto? No è una cosa importante. Non può aspettare. – dall’altra parte Rick avvertì un profondo sospiro di arresa.
- Eh va bene. Sali. – Kate aprì la porta e sentì lo scrittore salire velocemente su per le scale.
Entrò in casa. Aveva i brividi.
- Santo cielo Castle! Potevi coprirti! – lo rimproverò la detective dopo aver visto che lo scrittore aveva solo un giubbottino leggero oltre ai vestiti normali.
- Ho preso il cappotto!!
- Questo ti sembra un cappotto da mettere a Natale??? Non so se ti rendi conto ma nevica!
- Accidenti come sei scontrosa detective! E comunque ero di fretta!
- Scontrosa?! Castle mi hai svegliata nel cuore della notte per venire a dirmi chissà che cosa!!!!! – cercò di tenere il tono di voce più basso possibile.
- Hai intenzione di sbraitarmi contro ancora per molto e farmi perdere il poco coraggio che ho accumulato per venire qui, da te, nel bel mezzo della notte, rischiando di venir ucciso?! Oppure te ne stai buona, in religioso silenzio e mi degni cinque minuti della tua vita?
- …Veramente sono quattro anni che ti degno i minuti della mia vita Castle... – si calmò lei per poi sedersi sul divano.
- Grazie! – sospirò esasperato Rick. – Bene… mi prenderai per pazzo molto probabilmente dopo che avrai sentito ciò per cui sono venuto ma…
- Se è per questo ti ho già preso per pazzo! – Castle la fulminò con lo sguardo – Okay, scusa. Vai avanti… - lo lasciò continuare passandosi una mano tra i capelli.
- Ormai sono anni che ti seguo nelle indagini e tutti e due sappiamo  benissimo che se sono ancora qui, oggi, non è per soddisfare una mia curiosità… - Beckett iniziò ad avere le caldane – Se sono ancora qui a romperti le scatole è perché lo voglio, più di ogni altra cosa.
- Castle…
- No, fammi finire! Beckett non ti dirò quelle tre parole di nuovo, so che te le ricordi. So che non hai mai dimenticato, ma so anche che se te le ripetessi non ti sarei d’aiuto. Sono disposto ad andare contro a mia figlia pur di stare con te… e l’ho fatto, sia chiaro!
- Rick… aspetta…
- Santo cielo sono in preda ad un attacco nervoso…ti prego Kate, fammi finire!  - Beckett scoppiò a ridere, un po’ per l’emozione che non riusciva più a contenere e un po’ per il modo in cui Castle le stava rivelando il suo amore, per la millesima volta, e senza prendere fiato!
- Bene, ora stai anche ridendo! – la fissò dolcemente – sono ridicolo, non è vero?
- Ecco, ad essere sinceri…sì Castle! Sei assolutamente ridicolo! – affermò scoppiando di nuovo in una sonora risata. – Ma sei anche tremendamente tenero… - i due visi si avvicinarono lentamente. Era stata Kate a fare il primo passo questa volta, ad avvicinare il suo volto a quello di lui.
Mancavano pochissimi centimetri…
- Wowowo! No! Un attimo! Che stiamo facendo!? – Si ritirò Rick. Kate rimase un attimo sconvolta.
- Ti stavo per baciare idiota!
- Nonono! Non va per niente bene! – Rick si alzò da divano iniziando a camminare in tondo. – Cioè, in situazioni normali tutto questo sarebbe…Wow! Ma…no! Non si può Kate! Mi dispiace! – Lo sguardo di Beckett era sempre più tra il confuso e divertito.
Castle stava letteralmente dando di matto!!!
- Rick ti vuoi calmare per favore!? – Kate si era alzata e gli aveva preso le mani.
- Kate…non voglio che accada tutto ora… cioè sì, mi piacerebbe moltissimo! Ma non è per questo che sono qui! Ho promesso che ti avrei aiutato ad abbattere il muro e lo farò…solo sappi che ti amo… - Castle sgranò gli occhi dopo aver pronunciato quelle parole. Beckett fece lo stesso, ma i suoi divennero lucidi, colmi di gioia.
- Non ti eri ripromesso di non ripetere quelle parole? – sorrise lei ancora tutta emozionata.
- Ecco, appunto. Vedi come reagisco in tua presenza?! – Beckett gli poggiò un dito sulle labbra.
- Shhh. Non dire niente. – di nuovo si avvicinò al viso di lui.
- Kate… - sussurrò – non devi sentirti obbligata. – la bella detective roteò gli occhi.
- Santo cielo Castle vuoi stare zitto per trenta secondi?!?!
- Ma io… - tentò di ribattere lui.
- Oh per l’amor del cielo! – esclamò Beckett prima di affondare le mani nei capelli setosi e morbidi di lui e baciarlo con passione. Rick rimase pietrificato per qualche secondo, poi si sciolse come un cioccolatino e rispose al bacio.
Le loro emozioni furono finalmente libere. Gioia, tristezza, passione…
Non era di certo un bacio innocente fin dall’inizio, figurarsi il seguito!!
Fu una serata innocente…più o meno!
Qualche bacio di un’ora di durata, chiacchiere, risate…la sera più bella della loro vita.
Di sicuro Kate Beckett non aveva mai sentito una dichiarazione così tremendamente divertente e buffa!

ANGOLINO PAZZO del DANNO:
Holaaaa!!
Marè sto postando troppo spesso in ‘sti giorni… non  prendeteci la mano! ;)
Boooooooooh… questa è la risposta alla domanda che vi starete facendo: “Ari cosa ti sei bevuta prima di scriverla?” Bene…vi assicuro che non ne ho la più pallida idea!
Ho pensato che al posto di avere una dichiarazione troppo dolciosa ecco…boh… non lo so manco io cosa ho pensato  -.-‘
In tutti i casi conoscendo Rick potrebbe anche morirmi lì prima di dire Ti amo XD
Beh, giudicate un po’ voi! :D
Ciao belliiiiiiii, alla prossima!
Shimbalaie.

PS: Uddè sto ben messa male! 
  
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