-Il mio tarabuso freme!
Disse Draco indicando un piccolo bastoncino fra le gambe. Hermione mostrava un’espressione che conteneva sia una celata passione sia disgusto.
-Non potrei mai farlo, io amo solo Ron Weasley!
Disse guardando quel piccolo pulcino biondo (Sì, aveva i peli ossigenati) nascosto fra le sue gambe. Non sapeva come si era ritrovata lì, ma era molto imbarazzante. Lei, Hermione Granger, nella Stanza delle Necessità con Malfoy, nudo.
-Smettila, Sangue Sporco. Vieni qua e nutri il tarabuso!
Sì, quel tarabuso era un’immensa tentazione per lei, in fondo le erano sempre piaciute le cose piccole e coccolose, e il bestione di Ron non le era mai piaciuto.
-Oh, sì. Maltrattami come solo tu sai fare Mangiamorte della mia vita, tradirei tutti i miei amici e soffierei il naso al Signore Oscuro per te!
Draco con un balzo felino saltò sull’incauta Grifondoro e le strappo i vestiti di dosso che lei con un solo colpo di bacchetta trasfigurò in petali di rosa. Il piccolo pulcino di Draco sembrava cantasse, non era mai stato così eretto, faceva invidia al Big Ben ed era tutto per lei. Draco rimase scioccato dai piccoli manghi di Hermione che erano lì pronti per lui, preso dalla passione cominciò a sibilare come un serpente e azzannò i suoi manghi fiappi.  Hermione non era da meno, prese una pinzetta per le sopracciglia e cominciò a pizzicare i sodi glutei dell’amante. Draco fremeva e lanciava gridolini, poi prese le labbra di Hermione e in un momento di passione sfrenata se le mise al collo come sciarpa. Erano al culmine, schizzando tutte le pareti, vennero entrambi. Per l’emozione così forte entrambi svennero sul pavimento di marmo e si addormentarono sognandosi a vicenda.