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Autore: _CodA_    27/12/2011    2 recensioni
One-shot Brittana a spunto natalizio, meno drammatica del solito, ve lo prometto! Giusto loro due prima del Natale. Spero vi piaccia :)
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Brittany Pierce, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Britt, tra qualche giorno è Natale… già sai cosa chiedere a Santa Claus?”
Senza nemmeno distogliere lo sguardo dal televisore, che trasmetteva per l’ennesima volta la replica di uno dei classici film natalizi per famiglie, stringendo il suo orso di peluche tra le braccia, mi rispose:
“Ho deciso che quest’anno non invierò la lettera a Santa”
Spalancai gli occhi sconvolta, tirandomi su all’istante ed assumendo una posizione seduta sul cui letto mi ero stravaccata tutta la serata, ingannando il tempo tra riviste e film.
“Come mai?” domandai con voce allarmata, più alta del solito, improvvisamente consapevole che non avevo la minima idea di cosa regalare a Brittany questo Natale perché che avevo contato interamente di intercettare la sua letterina.
Ora si che ero nei guai!
“Non c’è niente che desideri, niente che non abbia già…”
Guardai le sue spalle, la sua schiena dritta, il suo maglione di lana rosso scuro, la coda perfetta in cui erano legati i suoi meravigliosi capelli biondi.
“Ma sei sicura di non volergli chiedere nemmeno un pensierino, una sciocchezza per passare il Natale con un sorriso, felicemente..?!”
Finalmente si voltò verso di me, stringendo ancora l’orso e rivolgendomi un sorriso sincero.
“Ho te a rendermi felice, perché dovrei chiedere altro?”
Mettendo a fuoco le sue parole i miei occhi lasciarono trasparire sorpresa ed imbarazzo.
Lentamente le mie guance si scaldarono e si colorirono lievemente.
Lei non sembrò accorgersi del mio disagio e continuò a sorridermi, davvero felice.
Poi tornò a guardare il film e a darmi le spalle, seduta lì a terra davanti alla tv, proprio come una tenera e tranquilla bambina.
Io ebbi il tempo di rischiararmi le idee. Le sue frasi mi lasciavano sempre scombussolata.
Quel suo atteggiamento così sicuro e sincero, così infantile ma allo stesso tempo incantevole…
Conservava la magia di un bambino in un corpo da adulto.
La mia fortuna era quella di averla tutta per me: mi amava. E io amavo lei.
Non sapevo come e chi ringraziare ancora per il misterioso motivo per cui aveva deciso di stare con me. Ma non era più tempo di chiedersi tanti perché. Dovevo godermi il presente, per costruire il mio futuro con lei, per renderlo il nostro futuro.
Ci amavamo, solo questo importava.
Ma sebbene non avesse chiesto niente per questo Natale, non potevo di certo presentarmi a mani vuote. Avrei dovuto escogitare qualcosa…
Mentre riflettevo e sovrappensiero proponevo e scartavo qualsiasi idea, non mi ero accorta che il film che Britt stava seguendo era ampiamente finito e lei mi aveva raggiunto sul letto, dopo aver infilato il pigiama.
“San..? San?”
Il suo richiamo mi destò finalmente e cercandola dapprima verso il televisore fui sorpresa di non trovarla.
“Sono dietro di te” suggerì lei sogghignando divertita, vedendo la mia testa muoversi da un lato all’altro della stanza alla sua ricerca.
Ruotai col busto e la vidi distesa sul letto nel suo pigiama rosa e con ancora tra le braccia quel peluche a cui sapevo era tanto affezionata: era Tana, l’orso bruno che avevo vinto alla fiera per lei, un anno fa.
Le sorrisi una volta che i miei occhi raggiunsero i suoi. Il suo volto si illuminò.
E io non potei che innamorarmi di più, ancora, di lei;
Del suo viso d’angelo: di quei capelli dorati, di quegli occhi blu, di quel naso all’insù, di quella bocca sottile…
“Vieni qui vicino a me?! Ho voglia di coccole…”
Non esitai un solo istante a raggiungerla, a distendermi accanto a lei, viso contro viso, stringendola tra le mie braccia, contro il mio petto, non appena lei si accostò e rannicchiò al caldo, nascondendo il viso nel mio collo.
E mentre lei respirava sulla mia pelle, con calma, lasciando rilassare il corpo e il battito del cuore, io sentì il profumo dei suoi capelli appena lavati, profumati, e morbidi mentre le mie dita li carezzavano.
Tana era stato messo da parte.
I nostri corpi si toccavano completamente, la nostra pelle era schiacciata, sentivamo il calore che si stava creando dal nostro abbraccio, dalle nostre carezze.
Quando avvertì il suo respiro farsi sempre più rado allungai la mia mano destra sul muro e spensi la luce.
Istantaneamente la bionda si strinse ancora di più nell’abbraccio, nascondendo completamente il viso in quell’incavo profumato, tra i miei capelli corvini che tanto la rassicuravano.
“San, lo sai che ho paura del buio..”
“Ma ci sono qua io.. Nessuno ti farà del male..” sussurrai nel buio, stringendo il mio viso sul suo.
All’inizio questo sembrò bastare a calmarla.
Sembrò.
“Mi racconti una storia..?” chiese lievemente, lasciando urtare la sua voce e il suo fiato caldo ancora sul mio collo e le mie spalle scoperte.
Ci pensai un attimo su.
“Non ho una storia pronta.. ma se vuoi posso cantarti una canzone.”
Acconsentì con un leggero movimento del capo e io mi schiarì leggermente la voce prima di iniziare.
“Take me out tonight. Oh, take me anywhere, I don’t care, I don’t care, I don’t care…
Driving in your care; I never never want to go home because I haven’t got one. Oh, I haven’t got one..”
Senza saperlo una lacrima era scappata alle mie ciglia e aveva bagnato il mio viso; si, quella canzone parlava di me.
Ma io avevo continuato a cantare, aggrappandomi a lei, stringendo la mia Britt che si spaventò tra le mie braccia, ebbe paura per me. Sentì la mia voce tremante, spezzata, mentre le mie mani avevano fermato le carezze sulla sua schiena.
Sollevò il viso dal mio collo e guardò i miei occhi tristi.
Così anche i suoi sembrarono sull’orlo di piangere, comprensivi.
Ma io mi accostai, interrompendo il mio canto, e la baciai.
Semplicemente baciai la sua bocca, lasciando scivolare con delicatezza le nostre labbra una contro l’altra. Con gli occhi chiusi e le labbra serrate, ci cullammo finché le lacrime non furono asciutte.
E quando ritrovami i miei occhi nei suoi, sorrisi tristemente, una piccola smorfia che fece sorridere anche lei nel buio.
“..And if a double-decker bus crashes into us, to die by your side, is such an heavenly way to die..”
Lei si irrigidì di nuovo alle mie parole, ma io continuai stavolta più serena.
“And if a ten-ton truck kills the both of us, to die by your side, well the pleasure – the privilege is mine..”
E con un sorriso lasciai ridere anche lei, che mi amava con gli occhi e con le labbra, dopo quella piccolo dichiarazione d’amore.
“Oh there is a light and it never goes out, there is a light and it never goes out, there is a light and it never goes out…” continuai a cantare indicando con lo sguardo la stanza buia che ci avvolgeva, la luna che ci illuminava dalla finestra e lei che illuminava la mia vita.
“…there is a light and it never goes out.”
Conclusi sorridendo e facendo silenzio, entrambe con la testa poggiata su quel comodo cuscino, naso contro naso, occhi negli occhi.
Le sue dita cercarono le mie e le nostre mani si intrecciarono proprio sotto il cuscino.
“Ti amo tanto, San…”
Al buio fu impossibile percepire di nuovo il lieve rossore sulle mie guance.
E con grande sforzo per non distogliere lo sguardo imbarazzato, risposi:
“Ti amo anch’io, Britt-Britt...”
Era ancora così difficile ammetterlo, dare voce ai sentimenti, aprirmi senza riserve mettendo a nudo la mia anima. Dovevo sempre trovare il modo di smorzare la tensione.
“.. ma mi piacerebbe avere un anticipo del mio regalo di Natale..” sussurrai maliziosa, tenendomi leggermente su con le braccia.
“E quale sarebbe?” chiese Britt, ancora troppo presa dalle emozioni intense ed incurante del mio tono mutato.
Io semplicemente mi limitai a sorridere e distendermi sopra di lei prima di unire nuovamente le nostre labbra, stavolta con più decisione, con diverse intenzioni, mentre la mia mano rimaneva intrecciata alla sua e l’altra iniziava a vagare sui suoi vestiti, sul suo corpo…
Lei nel nostro bacio capì, sorrise e si abbandonò anima e corpo alle mie carezze, al nostro amore.
 


Piccola nota:
meno drammatica del solito, no? xD
Spero vi sia piaciuta, fatemi sapere :)
La canzone è "there is a light and it never goes out" degli Smiths :)

 
 
  
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