Storie originali > Nonsense
Segui la storia  |      
Autore: intricacy    27/12/2011    1 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No linguaggio SMS, No tutto maiuscolo, No Spoiler! NON C'E' BISOGNO DELL'HTML PER ANDARE A CAPO IN QUESTA INTRODUZIONE.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' brutto prendere delle dipendenze...ce ne sono tante, da fumo, da droga, da sesso; ma io ce l'ho dal pensare. Non vi venga mai in mente che sia una bella dipendenza perché nel momento in cui esageri, come in tutto, il pensiero diventa talmente complicato e contorto che il tuo stesso cervello non lo sopporta.

Ora che ci penso, c'è un'altra dipendenza che mi avvolge: quella dell'osservare. Non pensiate che questa sia grave come la precedente, anzi, questa quasi mi piace.

Ripensandoci, l'altro giorno ero andata in montagna per il solo gusto di osservare qualcosa, qualunque cosa e mentre ero in macchina con mio padre notai improvvisamente una nuvola, si, una nuvola in mezzo alle montagne. Ora voglio io provare a descrivervi ciò che si fece spazio passando dapprima nella cornea , poi nell'iride e nella pupilla e nel cristallino andando poi a schiantarsi nella retina: un esplosione di verde, blu e bianco come una secchiata di colori su una tela; Pollock l'artista la cui mente aveva partorito questo immenso paesaggio. Montagne, ovunque girassi la testa me le ritrovavo, come ninja pronte ad assalirmi; la neve sulle loro punte mi ricordava un dolce gelato e le nuvole richiamavano la consistenza dello zucchero filato. Chiesi a mio padre di fermarsi. Scesi dall'auto, presa da una voglia improvvisa di osservare (questi gli effetti della dipendenza). L'erba sotto ai miei piedi era cosparsa di animaletti minuscoli e invisibili che a ogni passo mi facevano salire il panico e i sensi di colpa di un assassino. Mi sedetti sul guard rail, di certo non un posto fiabesco e romantico su cui nessuno scrittore ambienterebbe mai un bacio o un incontro segreto, ma IO seduta lì mi sentivo la donna più felice del mondo; avrebbe potuto scoppiarmi la guerra mondiale intorno che non me ne sarei accorta. In quel momento eravamo solo io e le gigantesche montagne. Un ora, una sola lunghissima ora è passata da quando l'auto ha spento il motore, il cielo che prima era azzurro ora tende ad un bianco (che chiamarlo così è un complimento) cenere; pochi secondi dopo il cielo mi sta cadendo in mano e in testa bagnandomi. Mio padre mi ha spiegato che questo evento atmosferico si chiama neve ma io non ci voglio credere, il cielo ha semplicemente deciso di far diventare tutto come lui. Infatti pochi minuti dopo la differenza tra il cielo e la terra era minima.

Un paesaggio alquanto strano quello osservato l'alto giorno, era riuscito a cambiare in meno di un ora! Che magnifico spettacolo quello...chiamarlo così vorrebbe sminuirlo ma ciò che è, è impossibile descriverlo; perché è un quadro, un quadro che assomiglia a un paesaggio ma potrebbe anche essere viceversa. Perciò chiedetevi, il mio viaggio di osservazione era in un museo o in montagna?

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Nonsense / Vai alla pagina dell'autore: intricacy