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Autore: YaminaStoleMyCookie    27/12/2011    2 recensioni
{-Nooo io non ho sooonnooo… Axl voglio fumareee…- piagnucolò il moro, ormai andato.
-Anche io, credimi, ma non mi sembra proprio il caso.- borbottò Axl buttandolo sul letto.
Rose si diresse verso il lato opposto della stanza e si accasciò su una sedia, sospirando.
-Anzi…-
-Hmm?- Axl si voltò verso l’amico, che ora lo guardava in modo ambiguo.
-Ti voglio scopare…-
Silenzio.}
Quando Slash è particolarmente ubriaco...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Drunkenness

Era una normale giornata per Axl Rose.

Già, normalissima.

Quella mattina si era alzato tardi in una casa che non conosceva, sdraiato accanto ad una biondina di cui non ricordava nemmeno il nome e con lo spiacevole souvenir del dopo sbornia, vale a dire un bel mal di testa.

Nel pomeriggio lui ed i ragazzi avevano provato per circa tre ore tra alcool e risate, ed ora lui stava tornando a piedi a casa della nonna di Slash, dove alloggiava provvisoriamente.

“Quel cazzone! Non poteva portarmici lui con la macchina? No! Doveva andare a spassarsela con quegli altri stronzi in qualche pub!”

Lui non c’era andato, gli effetti del mal di testa permanevano.

In quel momento aveva solo voglia di arrivare il più in fretta possibile a casa e di stravaccarsi sul letto per tutto il resto del pomeriggio, fino al mattino dopo. Un po’ di riposo in più non gli avrebbe certamente fatto male.



 

-Oh ciao Axl, dov’è Saul?-

La nonna di Slash, Ola, era tanto gentile quanto pericolosa, e Axl lo sapeva bene.

-Non è con me. Credo sia in giro con gli altri.- rispose sbrigativamente.

La donna sospirò e gli voltò le spalle, dandogli l’opportunità di sgattaiolare via.

Arrivato che fu nella sua stanza fece esattamente ciò che aveva programmato: si gettò ad angelo sul letto, accompagnato da un sonoro cigolio della rete di quest’ultimo, e chiuse gli occhi.

“Chissà quando torna quel cazzone di Slash… ma che me ne frega? Fanculo lui e tutti gli altri!”

Con questi dolci pensieri Axl Rose cadde nel sonno dei giusti.


 

SBAM SBAM SBAM

-Aaaxl, aprimiii…-

L’insistente richiamo proveniente dalla porta destò il ragazzo.

-Cosa cazz.…-

Axl rimase per qualche istante seduto sul letto a stropicciarsi gli occhi, cercando di realizzare cosa stava succedendo.

-Axl…daaai fammi entrareee…-

-Slash? Che cosa cazzo fai? Entra, mica ho chiuso a chiave!-

Il cantante rimase dov’era, sbigottito e sonnolento, mentre l’altro entrava nella stanza dondolando un po’.

Slash fece un paio di volte il giro su se stesso, poi individuò Axl seduto sul letto e si fermò.

-Ehi amico che hai fatto? Sembri ubriaco marcio.-osservò questi.

Slash ridacchiò con poca convinzione mentre cercava qualcosa sul quale sedersi.

-Eeeeh già… sono fottutamente ubriaco…-

Non trovando una sedia o simili si lasciò cadere sul pavimento, o forse aveva semplicemente perso l’equilibrio.

Axl rise di gusto.

-Ma che avete fatto te e quegli altri coglioni?-chiese, divertito.

Slash sembrò pensarci un po’.

Si era messo a gambe incrociate e il suo folto cespuglio di capelli dondolava avanti e indietro a ritmo con il resto del corpo.

Ad Axl ricordò molto un bambino piccolo che ascolta pazientemente un adulto noioso.

-Aaallora… siamo andati in un pub …e poi… credo di aver bevuto un po’ troooppa vodka… e poi non mi ricordo…-

-Fammi capire… siete entrati nella prima bettola che avete incontrato e vi siete presi una sbronza pazzesca. E sei tornato a casa in macchina così conciato?-

-No… mi ha portato Izzyyy… lui non era ubriaaaco…-

Axl sospirò. ”Dio benedica quel cazzone…”

Si riscosse dai suoi pensieri e si alzò, dirigendosi verso Slash.

-Vieni, idiota… è meglio se non vai a dormire in camera tua, altrimenti potresti romperti l’osso del collo salendo le scale, ubriaco come sei… poi la senti tua nonna…-sbottò impaziente, alzandolo per un braccio e sorreggendolo verso il letto.

-Nooo io non ho sooonnooo… Axl voglio fumareee…- piagnucolò il moro, ormai andato.

-Anche io, credimi, ma non mi sembra proprio il caso.- borbottò Axl buttandolo sul letto.

Rose si diresse verso il lato opposto della stanza e si accasciò su una sedia, sospirando.

-Anzi…-

-Hmm?- Axl si voltò verso l’amico, che ora lo guardava in modo ambiguo.

-Ti voglio scopare…-

Silenzio.

Vi furono vari secondi di silenzio, nei quali Axl rimase zitto e immobile sulla sedia, fissando Slash come se si trovasse davanti ad un alieno.

-…eh?- si risolse infine a sbottare.

Il moro si alzò improvvisamente dal letto con una rapidità inaudita.

-Ehehehe…-

Ridacchiando e barcollando un po’ si diresse verso Axl, che purtroppo per lui era rimasto seduto immobile, senza sapere che pesci pigliare.

Fu un attimo.

Slash si chinò sull’amico e gli diede un goffo bacio sulla bocca.

Axl praticamente era immobilizzato dallo shock.

A smuovere un po’ la situazione fu Slash che, separatosi un attimo dal cantante, diede in un ultima risatina incerta e poi crollò a terra.

Ci volle un po’ prima che Axl si riavesse almeno un poco dallo sbigottimento.

Si chinò sull’amico che, sdraiato a terra in posizione fetale, russava sonoramente.

-… Slash?- lo chiamò.

Quello mugulò qualcosa di indefinito e riprese a russare più forte di prima.

Axl sospirò.

“Ora mi tocca faticare il doppio…”

Difatti con qualche sforzo riuscì a trascinare il moro sul letto, dove giacque immobile.

Axl si sedette sulla sponda opposta e lo osservò.

Aveva assunto un’espressione talmente serena e rilassata che Rose non si sarebbe stupito se si fosse messo un pollice in bocca.

Si sdraiò sul letto accanto a lui vestito com’era, esausto e pensieroso.

Sapeva com’era fatto Slash: ogni volta che si sbronzava era perché voleva scoparsi qualcuno.

Probabilmente, prima al bar, non aveva trovato nessuna che ci fosse stata, e venendo a casa aveva trovato Axl; doveva aver pensato di poterlo scopare come se niente fosse.

Di certo i fumi dell’alcool gli avevano fatto girare un po’ la testa.

Rose sbuffò, assonnato.

Decise di dimenticarsi dell’episodio, tanto con ogni probabilità Slash non avrebbe ricordato nulla, il mattino dopo.

-Ma vallo a capire, ’sto coglione!-

Si girò dall’altro lato e si addormentò.

  
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