Il primo giorno di una nuova avventura ti agita sempre. Puoi essere coraggiosa, senza paura e anche fortunata ma avrai sempre  quella cosa nello stomaco che piano piano crescerá dentro di te all'avvicinarsi dell'ora x. Io non avevo nessuno dei tre aggettivi nominati prima ma avevo comunque deciso di cambiare scuola e vita. Non avendo coraggio il 14 settembre mi spaventava molto anche perché non sapevo cosa aspettarmi. Quel giorno mi alzai alle 6, volevo sembrare carina almeno per il primo giorno, feci colazione e mi vestii, cartella in spalla e alle 7.20 precise ero infondo alla via per aspettare Camilla per poi andare in stazione.  Treno delle 7.28, banchina piena tra i ragazzi che devono perdere il treno per andare a scuola e quelli che devono andare tutti agitati Milano, dopo aver spostato un pò di ragazze che ancora mi guardavano sconvolte per il fatto che ero lí arrivo dalle mie amiche. Mentre parliamo mi cade l'occhio su un ragazzo dietro la greta, abbastanza alto, capelli castano chiaro con una specie di ciuffo e un sorriso perfetto. Non riuscivo a non fissarlo, mi aveva colpito, non so perché tra tutta quella gente avevo 'scelto' lui, me era successo e questo andava a cambiare ulteriormente la mia vita. Saliamo sul treno e mi accorgo che passo due intere fermate a cercarlo mentre greta continua a raccontarmi delle sue vacanze all'estero. Niente non c'era niente da fare, ha preso la carrozza prima della nostra. Senza un motivo preciso e senza trovare una spiegazione valida rimango delusa. Arriviamo al capolinea, tutti si affrettano a scendere dal treno per non arrivare tardi a scuola, io e Marta ci uniamo alla fila e ci incamminiamo. Marta é una mia cugina di secondo grado ma in alcuni casi per me è come una sorella, siamo cresciute insieme, non ho un ricordo della mia infanzia che non la comprenda. Senza rendercene conto arriviamo davanti a scuola, esiti un attimo prima di entrare poi faccio un respiro profondo e mi dico 'abbi fiducia in te stessa, puoi farcela'.