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Autore: Vengeance of soul    28/12/2011    1 recensioni
Oggi è una giornata che ogni fan vorrebbe eliminare dal proprio cuore. Jimmy manca da due anni, e questa è nata dal suo ricordo.
R.I.P Jimmy.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.
Probabilmente questa one-shot farà schifo, neanche a me convincce più di tanto. E' stata scritta quest'estate con l'intento di aggiungerla ad un'altra mia storia rimasta poi incompiuta.
Jimmy manca a tutti, e io ho sentito di pubblicare questa, perciò, per chi vuole, buona lettura.





Sorridevo, senza motivo date le circostanze, ma si sapeva, io sono quella strana. Che sembrava addirittura normale quando lui era, ecco, vivo.
Sorridere ad un funerale, per di più del tuo migliore amico, non ha senso. Ma non stavo facendo niente di sbagliato, almeno non per l’idea che aveva Jimmy dei funerali. Lui non sopportava tutta quella gente che piagnucolava. Ogni volta che doveva andare a un funerale, finiva per mettersi a ridere, diceva che in quel momento,  mentre tutti stavano “lavando il pavimento con acqua salata”, così lui chiamava le lacrime, il morto se la spassava con donne, sigari e tequila, e che quindi non c’era motivo d’esser tristi per chi fosse morto.
Ed ora eccomi qui, ad assecondare i suoi insegnamenti, ad un funerale alla quale non sarei mai voluta venire, il suo.
Avevo gli occhi di tutti puntati addosso, ma non quelli degli altri sevenfold, che si misero a (sor)ridere, subito dopo di me. Noi ci vivevamo 15 ore al giorno con quello schizzato e cazzo se ce lo immaginavamo con donne tequila e sigari a sghignazzare.
Fatto sta che ora lui non c’è più, il sorriso si trasforma in una smorfia di dolore, perché si, fa male. Il fatto che uno come James Owen Sullivan, per un vizio idiota e per problemi che ha sempre voluto tenere suoi, oggi non ci sia più, fa un male cane.
Non sono mai riuscita a farmi gli affari miei, quindi, perché vedendolo spesso giù di corda non ho mai chiesto nulla a Jimmy? O almeno, perché non mi sono incuriosita di più? Continuerò a maledirmi, avrei dovuto indagare, come sempre. Ma no, ero semplicemente convinta che fosse lo stress per l’album. Cristo Jimmy, non potevi, che ne so, andare a puttane per sfogare lo stress?
Ormai il sorriso è svanito del tutto, gli occhi verdi son diventati rossi a furia di versar acqua salata, odio rimanere qui inerme davanti all’enorme bara di Jimmy.
C’è gente che posa fiori, oggetti o biglietti sulla bara. Tocca a me, sto per dargli la rimanente parte della mia vita da adolescente. Mi avvicino singhiozzando, ho come il terrore di cadere e venire sepolta con lui. Dopotutto,  in quella bara stavano già per sotterrare tre quarti del mio cuore. Mi faccio coraggio, un ultimo respiro e poggio sulla bara di legno due bacchette da batteria, totalmente diverse tra loro. Sono le prime bacchette che mi diede Jimmy quando iniziò a darmi lezioni e quelle sue che usava per insegnarmi. Un giorno decise di mischiarle, così un paio, già posizionato accanto a lui nella bara, sarebbe rimasto a lui e l’altro, questo, sarebbe rimasto per sempre a me.
Ecco, adesso io quel paio di bacchette le avevo posate sul suo feretro.

Morendo, Jimmy ha portato via con se ogni motivo di continuare. Così doveva averle lui.

Adesso è così lontano, ma allo stesso tempo così vicino, sento la sua risata rimbombarmi nel cuore e mi scappa un sorriso mentre ricoprono la bara.
Per sempre Jimmy. Nessuno si dimenticherà mai del grande piccolo The Rev sorridente. Tanto meno, io.



Non c'è molto da dire. Jimmy mi manca, e parecchio.
A voi le recensioni gente.

- Emily.

  
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