28/12/2011
1 recensioniAvarizia
La tirò a se con forza appena la vide passare disinvolta per quel corridoio. Prussia non riuscì a trattenere il suo desiderio di possesso verso Ungheria, il maledetto "territorio" che Austria gli aveva sottratto sotto il naso.La ragazza si sentì strattonare. Un braccio coperto da una manica blu la tirò dentro una stanza di quella villa austriaca.
Chiuse gli occhi un po’ impaurita, sbattendo la schiena contro la porta che a sua volta si richiuse sotto il suo peso.
Aprì le sue iridi verde speranza, verde menta che immediatamente si scontrarono con un paio di occhi rosso fragola.
“Che cavolo fai!” urlò Ungheria a Prussia. Perché proprio lui doveva tenderle un agguato simile in casa propria?
Non voleva ammetterlo: tutto ciò le faceva piacere.
Era sua. Era riuscito ad ottenere l’oggetto del suo desiderio e ora?
“Prussia? Perché stai ridendo?” una smorfia di soddisfazione dipingeva il volto del soldato.
“Perché finalmente sei lontana da quel damerino e sei con me.”
Ungheria sorrise.
***
Due Di Picche...
Le vacanze di Natale si sono messe in messo e tra festeggiamenti vari ho interrotto un pò la pubblicazione di molte cose (a dire il vero solo due). Ecco qua l'Avarizia che secondo me rappresenta appieno i nostri due personaggi sempre in "lotta" per conquiste strane. Soprattutto Prussia che secondo me gli rode il fatto che l'Ungheria sia sotto il dominio dell'Austria invece che sotto il suo. E anche Ungheria sicuramente è contenta di come Prussia dimostri, anche se in modo barbaro e non raffinato, il desiderio di farla sua...
Ringrazio _C h u per il commento e anche tutte le persone che seguono o hanno aggiunto tra le preferite questa raccolta.
Al prossimo capitolo che spero di pubblicare prima della mia partenza per la montagna dove non avrò il PC per una settimana intera çAç (morirò!)