LONDRA....
ciao a tutti il mio nome è Allyson,
sono una semplice ragazzina appassionata della moda, e sopratutto adoro le scarpe e le borse anche se non le porto , ho i capelli castani-biondi e occhi grigi, sono abbastanza alta e magra, mi ci vuole uno sforzo enorme per rimanere tale.
 Ho 16 anni e vivo con i miei nonni perché i miei genitori sono sempre in viaggio per lavoro e mi dicono sempresinceramente non sapevo neanche cosa facevano ma non importava tanto, per me loro avevano persone il loro valore nella mia vita.
 La mia nonnina Eva che ogni giorno mi costringeva a cucinare con lei.
Il mio nonnino Jonathan che mi porta una volta al mese a fare campeggio con le miei 3 migliori amiche da sempre : Kiki, Miry, Gle.
Ah dimenticavo avevo una sorellina piccola e si chiamava Emily ha solo 3 anni, che è una fortuna per me cosi me ne posso stare sempre per i fatti miei e i miei nonni non fanno molto caso a me, perché la piccola Emily è una bambina ribelle e rompiscatole ma è impossibile non volerle bene con quelle sue guancette paffute.
Avevo una bella casa grande, anche troppo per i miei gusti, nella notte quando mi svegliavo e mi veniva una voglia matta di un dolce prendevo la mia torci e mi mettevo a correre come una pazza, perché avevo troppa paura, e cosi arrivavo veloce alla cucina.
 E spesso invitavo le mie best a fare un pigiama party da me.
Adesso finite le presentazioni si incomincia la storia che cambiò la mia vita radicalmente.

E' una mattina come tutte, e io come al solito mi rotolo da un lato del letto fino a cadere è il metodo che ho architettato per svegliarmi.
Entrai nel mio bagno che era attaccato alla cabina-armadio e optai per una tuta blu, non ero dell'umore di mettermi qualcosa di appariscente, mi truccai con un po di matita che se ne andava sempre a fo****si , una passata di mascara e un po di correttore per coprire i brufoli (dannata crescita).
Presi il mio zainetto rosa-fucsia e scesi dalle scale con la pancia che mi brontolava cosi forte del mia nonna senti subito che stavo scendendo.
 Finito di mangiare salutai tutti con un bacio e incamminandomi verso la scuola. Lungo il tragitto passavo a prendere le miei adorate best. Arrivate a scuola cera un via e vai spaventoso perché era arrivato un nuovo studente, dicevano anzi urlavano tutti che era troppo figo (tutte morte di figa bah...), tutti affacciati davanti all'ufficio del preside per intravederlo in qualche modo.
 Il preside prese l'altoparlante e disse io mi misi a ridere come una pazza e tutti a guardarmi, vedendo che la porta si stava aprendo tutti si spostarono mettendosi tutti in fila, ero l'unica scema che non lo aveva fatto e gli intralciavo il passaggio, perché mi ero incantata del suo fascino e il suo sorriso cosi bello.
Anche il ragazzo si era incantato a guardarla, gli sembrava famigliare quel viso, con molti sforzi di ricordare (sembrava un po come se stesse cagando), ma niente, gli venne in mente di scattargli una foto e poi andare a cercare chi era.
 Io lo guardai cosi male che sembrava che mi andavano a fuoco gli occhi, facendomi mille paranoie del perché mi avesse scattato quella foto.
Il preside davanti a me rimbambito com'era mi disse si il nostro preside era una cafone e stro**o. Io mi girai e levai i tacchi da li, e dopo i miei filmini mentali in cui ammazzavo il preside le mie amiche mi riportarono sulla terra.
E mi fecero notare quanto quel nuovo studente assomigliasse a un ragazzo che aveva in una foto di lei all'incirca a 7 anni.
Non avevamo segreti tra noi dunque ognuna di noi sapeva di tutto e di più l'una dell'altre.
 Non me lo ricordavo perché quando aveva 8 anni ebbi un incidente automobilistico, ed ero con i miei genitori in macchina e a un certo punto spuntò una macchina, sinceramente non si sapeva se lo avessero fatto apposta, ma per fortuna non sono morta, ma sbattei solo la testa e rimase in coma per 1 settima poi mi risvegliai.
piano piano nei anni incomincio a ricordare qualcosa, ma mi spaventava tantissimo pensare a quel punto della mia vita.