Quando Hermione si svegliò, nella sua testa sembrava esserci un martello pneumatico che le stava fracassando il cervello. La brunetta tentò di aprire gli occhi, ma le palpebre non ne volevano sapere di sollevarsi. Anche il corpo non rispondeva ai suoi comandi. Con uno sforzo immane cercò di ricordarsi cos’era successo la sera prima... e quel poco che ricordò aggiunse allo stordimento una nausea incontrollabile alla bocca dello stomaco. Andiamo con ordine pensò. Era stata all’incontro di ex-studenti di Hogwarts. Maledetto Harry, lo sapeva che non ci volevo andare! Nella sua mente riaffiorarono le immagini confuse di Lavanda Brown con il pancione, di Cho Chang, di George Weesley che le riempiva il bicchiere, della Spinnet che aveva cercato di schiantarla... poi il viso di Harry.

No, non ce la faceva, la sua memoria non voleva collaborare. Facendo leva sulle poche forze che aveva si issò sui gomiti e aprì gli occhi. Ma dove mi trovo pensò Hermione, guardandosi attorno. "Per la barba lunga e bianca di Merlino!" disse sconvolta.

Sul letto affianco a lei c’era Harry con in dosso solo un paio di boxer neri che dormiva beato.

Paura cieca, panico, terrore puro si impossessarono di lei! Hermione richiuse gli occhi e fece un profondo respiro. Come ci era finita in camera di Harry? Perché lui era praticamente nudo accanto a lei? E perché lei indossava solo gli slip e una larga maglietta?

La strega cercò nuovamente di ripensare alla sera precedente, ma niente ... non si ricordava un bel niente e la testa le faceva un male cane.

Con una velocità impressionante si alzò dal letto e andò a cercare i suoi vestiti. Per terra non c’erano, in bagno nemmeno ... senza fare rumore la nostra brunetta si diresse in soggiorno.

Vide il suo vestito verde smeraldo lavato e stirato sul divano con accanto le scomodissime scarpe dal tacco di dieci centimetri. Prese velocemente gli indumenti per indossarli, quando una voce la bloccò.

"Buongiorno Sorella!" disse una voce assonnata.

Hermione si voltò rossa come un peperone e rispose: "Buongiorno Draco".

"Se sei qui, intuisco che tu ed Harry vi siate dati da fare dopo la festa" disse il biondino malizioso.

"Fatti i cavoli tuoi!" rispose scontrosa Hermione.

"Siamo nervosette questa mattina, ieri sera invece eri così socievole e arrendevole" disse beffardo Malfoy.

"Perché cos’è successo alla festa?" domandò la ragazza nervosa.

"Ma come non ti ricordi niente!?" riprese Draco senza smettere di sorridere.

"Dai Draco, non tormentarmi, cosa è successo ieri sera?" disse Hermione implorante.

"Beh diciamo che Miss Moderazione Granger ha bevuto un po’ troppo e ..."

"...e?" incalzò la bruna, vedendo che Draco si era fermato.

"...e hai detto qualche cavolata, ci hai provato con qualcuno dei presenti e alla fine hai baciato Fred Weesley davanti a sua moglie" commentò d’un fiato il biondo.

"E’ per questo che Alicia voleva schiantarmi?" chiese Hermione sconvolta.

"Allora qualcosa ti ricordi" affermò divertito Draco.

"E poi cosa è successo?" volle sapere la ragazza.

"Beh poi Harry, vedendoti così ubriaca, ti ha praticamente trascinato via dalla festa ..." concluse Malfoy.

"Porca di quella Circe!" borbottò Hermione.

"Sorella, per sapere il resto, mi sa che devi chiedere al tuo bello che è di là" affermò Draco.

"Grazie Draco, ci si vede" disse Hermione tentando di smaterializzarsi.

"Aspetta!" la fermò il mago. Con un paio di gesti veloci, con la bacchetta, fece apparire una tazza fumante.

"Bevi questo tesoro, vedrai che poi ti sentirai meglio!" disse il biondino porgendo la tazza all’amica.

"Grazie" disse Herm bevendo tutto d’un fiato.

"Qualche volta serve avere un amico Medimago" fece lui strizzandole l’occhio.

"Grazie davvero!" ripeté Hermione prima di smaterializzarsi in un baleno in camera sua.

La ragazza si stese sul letto, ripensando alle parole di Malfoy.

Maledetta la festa, maledetto Harry che l’aveva costretta ad andare e maledetta lei che aveva bevuto troppo!

Hermione ripensò che tutti i problemi erano cominciati solo qualche giorno prima.