Titolo: Di
sorelle stronze e fidanzati fedifraghi
Personaggi: Dominique, Teddy,
Victoire, Teddy/Victoire e accenni di Teddy/James Sirius
Contoparole: 910
Rating: giallo
Genere: bella domanda x’D
mettiamo
“slice of life” e sono a posto x’D
Avvertimenti: linguaggio, oneshot
Prompt: regalo e famiglia
Note: scritta in meno di
un’ora.
Fuck yeah. Non sono
molto soddisfatta
del risultato finale e non sapevo se, a fine contest, l'avrei
pubblicata o meno, però mi dispiaceva aver fatto scrivere a
Daphne un giudizio inutile x'D La
Dominique in questione è la stessa di “The Doors
of Perception” e l’accenno
Teddy/James finale non è così marcato come avrei
voluto. Va beh. Il giudizio in fondo alla storia.
Fatemi sapere u.u
Un bacio,
Pixie
Di sorelle
stronze e fidanzati
fedifraghi
Dominique
si era recata a casa dei nonni con la
consapevolezza che anche quell’anno sarebbe andato una merda.
Come aveva
immaginato, sua sorella Victoire aveva dato bella mostra di
sé anche per quella
cena di Natale. Era arrivata smagliante alla cena di famiglia alla Tana
al
braccio del suo onnipresente fidanzatino, Teddy Lupin. Il povero
ragazzo, al
contrario di Victoire, era vestito semplicemente con un paio di jeans e
una
camicia. Dominique presupponeva che fosse l’unico paio non
sdrucito che
avesse. O forse
l’aveva addirittura
comprato apposta per la cena di Natale. Victoire si era subito persa in
moine
su quanto fossero carini i maglioncini che la nonna aveva fatto per i
nipoti
anche quell’anno.
Dominique aveva subito pensato quanto fosse ipocrita sua sorella visto
che
aveva l’abitudine di buttarli non appena arrivata a casa. A
lei invece
piacevano perché erano fatti con il cuore e ciò
la faceva sentire considerata.
Teddy stava sorridendo a disagio di fronte all’ennesimo
assalto di James. Lily
e Hugo erano da qualche parte a cercare di impedire che Fred e Roxanne
facessero saltare in aria l’intera casa, mentre Albus parlava
di chissà quali
segreti improponibili con Rose.
Dominique odiava il Natale anche per quello. L’enorme
marmaglia di persone
strette nel salotto della Tana non avrebbe dovuto farla sentire tanto
sola.
Victoire stava guardando in cagnesco James. Dominique aspettava solo il
momento
in cui i due avrebbero fatto outing per poter ridere di sua sorella.
Nonna Weasley la odiava, ne era certa. Ogni anno a Natale cucinava a
tradimento
ogni sorta di ben di Dio e pretendeva che i nipoti mangiassero a
sazietà. Lei
era già disgustata anche solo dall’odore.
Louis, come sempre accanto alla mamma adorata, si stava facendo
coccolare come
se avesse avuto ancora tre anni e non tredici. Dominique
odiò anche lui in quel
momento.
L’istante in cui sentì di odiare ancora di
più sua sorella fu quando aprì il
pacco che le aveva regalato per Natale e ci trovò dentro due
confezioni di una
crema sperimentale anti-lentiggini. Nessuno aveva riso apertamente, ma
James
aveva sghignazzato. Era scappata prima del dolce della nonna. Il bagno
del
primo piano sembrava quasi attendesse il momento in cui lei si sarebbe
recata
lì per vomitare l’ennesima cena in famiglia.
*
« Dominique » una voce
inaspettata l’aveva sorpresa all’uscita del
bagno. Teddy aveva tutta l’aria di volerla rimproverare e lei
non aveva voglia
di sentire delle critiche su quello che faceva o delle domande su cosa
l’avesse
spinta.
« Teddy » lo salutò di rimando,
più sarcastica di quanto avesse voluto. Avrebbe
voluto anche stordirlo di domande: “Perché stai
con mia sorella?”, “Come fai a
sopportarla?”, “Anche a letto è
frigida?” e “Quando avrai intenzione di
dirglielo?”. Si trattenne solo perché avrebbe
tanto voluto tornare in bagno,
accasciarsi sul pavimento e piangere fino a che suo padre non fosse
arrivato a
portarla via. Era troppo chiedere di avere qualcuno per sé?
« Tua sorella è stata una stronza, lo so
» disse Teddy con un tono di voce
talmente basso che lei si dovette sforzare per udirlo. Ad essere
sincera, non
sapeva nemmeno di aver sentito bene.
« Vic è sempre stata una stronza con me
» disse stringendosi nelle spalle. Era
un fatto assodato quello. Agli occhi di sua sorella, lei era sempre una
ragazzina da prendere in giro, da ferire a morte e da far sanguinare
davanti
agli altri per compiacimento personale. Victoire si sentiva bene quando
lo
faceva. Sapeva i punti deboli di Dominique e li colpiva con precisione
chirurgica. Avrebbe voluto mettersi a piangere seriamente.
*
Non
sapeva bene in quale preciso istante dell’abbraccio caldo in
cui Teddy l’aveva stretta per consolarla aveva deciso che
baciare il fidanzato
di sua sorella sarebbe stata la punizione migliore per
quell’arpia. Era stato
un contatto veloce, talmente veloce che forse Teddy non se
n’era nemmeno
accorto. L’aveva fatto passare per una sorta di incidente di
percorso, uno
scontro veloce tra le loro labbra mentre lei faceva finta di cercargli
la
guancia per posargli un bacio veloce. Avrebbe voluto dargliene uno vero
e fare
in modo che Victoire li scoprisse, ma le note di una canzone natalizia
erano
arrivate dal piano di sotto e lei si era pentita immediatamente dei
suoi
pensieri. E no, non era per perorare la grandissima stronzata del
“A Natale si
è tutti più buoni”. Non
l’aveva fatto per sua sorella, l’aveva fatto per
paura
di venire rifiutata. Non aveva voglia di vivere l’ennesima
delusione della sua
vita. Il braccio di Teddy attorno alle sue spalle era confortante.
Insieme
tornarono al piano di sotto.
Nel frattempo, la
festa era chiaramente degenerata nel momento in cui Harry
Potter si era ubriacato e la sbronza aveva preso dimensioni epiche.
Stava
singhiozzando in maniera tutt’altro che discreta cantando
qualcosa come “Tu
scendi dalle stelle, o Fierobecco”.
Dominique non se la
sentì di indagare e raggiunse sua sorella posandole un
piccolo pacchettino quadrato che aveva tenuto in tasca per tutto il
tempo della
cena.
« Non
c’è bisogno che lo apri »
iniziò faticando a nascondere un ghigno.
« Lì dentro c’è un anello
visto che da Teddy
non ne riceverai mai ».
Avrebbe voluto godersi
l’espressione ferita di sua sorella, ma preferì
darle le
spalle e fuggire. James, poco lontano da lì, le fece
l’occhiolino e lei era
quasi sicura che la stesse ringraziando. Per tutta risposta, Dominique
alzò il
dito medio nella sua direzione.
« Nonna,
potrei avere un po’ di torta? »
Di sorelle stronze e fidanzati fedifraghi, di Hyperviolet Pixie
Totale: 58,5/60
Grammatica e Ortografia: 9,75/10
Quel 0,25 in meno è dovuto a un piccolo errore.
Non sapeva bene in quale preciso istante dell’abbraccio caldo in cui Teddy l’aveva stretta per consolarla aveva deciso che baciare il fidanzato di sua sorella sarebbe stata la punizione migliore per quell’arpia.
Al posto di quell’ “aveva” ci sarebbe stato meglio un “avesse”.
Per il resto, grammatica e ortografia impeccabili (ma non ne avevo dubbi).
Stile: 10/10
Ti conosco bene come autrice, e conosco bene il tuo stile. Come in ogni tuo racconto, anche in questa one-shot il tuo stile è eccellente. Scorrevole, fresco, ben bilanciato. Variegato e mai noioso, sempre nuovo e frizzante. Ironico, un po’ cinico, diretto. Ecco, forse è questo ciò che del tuo stile mi piace di più. Esprimi le sensazioni dei personaggi in modo diretto e con straordinaria intensità. Scrivi in modo vero.
Caratterizzazione: 10/10
Dominique è perfettamente caratterizzata. Leggendo, si ha la sensazione che davvero emerga dalla carta. E’ la mia preferita della Nuova Generazione, perciò ho letto (e scritto, come ben sai) parecchio su di lei... e la tua versione è stata una delle poche che mi ha convinta al cento per cento. La tua Dominique è vera, rabbiosa, sincera. Non ha mezzi termini, ecco, ed è un po’ un controsenso umano, sotto alcuni punti di vista. Tutte queste cose sommate danno vita ad un insieme che può apparire confusionario, ma che è terribilmente reale. E che regge a meraviglia. Le sensazioni di Dominique sono sensazioni del lettore.
Anche i personaggi marginali sono ben caratterizzati, brava.
Originalità: 10/10
Il punteggio pieno è del tutto meritato. Tutta la situazione che descrivi è molto originale (ma avendo letto quasi tutte le tue storie, so bene che i contesti cui dai vita non sono mai banali). Soprattutto, mi è piaciuta la James Sirius/Teddy vista dal punto di vista di un altro personaggio... è stato un colpo da maestro.
Attinenza al prompt: 9,75/10
Ti ho un po’ penalizzato perché l’utilizzo del prompt non è particolarmente originale.
Gradimento personale: 9/10
Non ti azzardare più a definire brutta una piccola meraviglia. Certo, in alcuni punti magari andrebbe un po’ rivista, dato che la struttura a tratti è un po’ confusionaria, però... è davvero bella, ti assicuro. Il punto di vista di Dominique è forte, potente. Abbaglia. Tira un ceffone. Adoro la tua visione del personaggio (e spero che continuerai a scrivere The Initiative, perché quella storia promette benissimo).
E’ quel tipo di one-shot che sembra sempre finire troppo presto, e che quando lo fa lascia una sorta di scompenso. Perché riempie, capito? E’ carica. E quando finisce, lascia qualcosa. Fa vedere il mondo con più lucidità, non so se mi spiego. Bravissima!
Totale: 58,5/60