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Autore: Loribi    14/08/2006    8 recensioni
Con lo zampino del discusso Oscar Wilde, Hazel Connelly dovrà riconoscere che le cose che pensava del ragazzo più desiderato del liceo… Beh, solo stupidi pregiudizi. …o forse no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era da un po’ di tempo che la mia testolina bacata mi suggeriva di provare a scrivere una storia ambientata in una high school americana…

Era da un po’ di tempo che la mia testolina bacata mi suggeriva di provare a scrivere una storia ambientata in una high school americana…

…bene, ora l’ho fatto.

Le ragazze pompon, gli armadietti, le partite di basket, il famoso ballo della scuola…ho sempre avuto un debole per queste cose! *-* *-*

Spero che la storia vi appassioni, mi sto impegnando davvero; sono mooooolto graditi consigli e critiche (non fate troppo le cattive però eh?!:P)

Recensite^- E’ molto importante per me sapere cosa ne pensate

Allora, pronti? Si parte per Santa Monica…;)

 

 

 

-Adrien Roof è semplicemente il migliore della squadra...ci ha portati in vantaggio, come al solito d’altronde. E questa volta a soli quindici secondi dalla fine. Fa dei passaggi perfetti, delle magie con quel pallone, è davvero bravissimo…- disse una matricola del primo anno tutta concitata all’amica che le stava seduta accanto con gli occhi fissi sui passaggi dei giocatori.

-Lo hai detto, sorella. Lo hai proprio detto.-

-Peccato che l’anno prossimo…sai il college…-

-Non ricordarmelo, ti prego…ma secondo te si rende conto del vuoto che sta per lasciare qui?-

Hazel roteò gli occhi, imponendo alle sue orecchie di non ascoltare più una parola pronunciata dalla bocca di una delle due…

Ma ecco:

Tre

Due

Uno

Il fischio dell’arbitro.

La partita era finita.

I ragazzi che si erano affollati sugli spalti della palestra saltarono su in piedi, iniziando ad urlare e ad agitarsi; gli Eagles avevano superato il turno e battuto i Rogers, la squadra ormai data per favorita per la vittoria del campionato nazionale di quell’anno; Sheryl McCoy, insieme alle altre, continuava a scatenarsi agitando i pompon blue e argento e cantando a squarciagola uno slogan che Hazel non riuscì ad afferrare del tutto per il delirio dei suoi compagni di scuola.

Sheryl McCoy era la reginetta assoluta delle cheerleaders e, questo assolutamente non secondo Hazel, dell’intera Santa Monica High School. Possono infatti degli occhi verdi, un nasino perfetto e un paio di gambe lunghe farti diventare la più ambita, la più quotata, la più imitata ragazza del liceo?

Sì… sì, e ancora sì.

-Ce l’abbiamo fatta ragazze…ce l’abbiamo fatta!-

Carter, uno dei componenti della squadra di basket, al massimo dell’entusiasmo, raggiunse Hazel e Tracy, la sua ragazza.

Schioccò immediatamente un bacio sulle labbra di Tracy; da parte sua Hazel, scuotendo la testa, e distogliendo lo sguardo, increspò le labbra in un sorriso divertito: se quei due testoni finalmente stavano insieme, beh, un po’ di merito era anche suo. Carter era un carissimo amico di Hazel, esattamente come Tracy era una delle sue migliori amiche; entrambi si piacevano da mesi ormai, Hazel lo sapeva bene: quante ore al telefono aveva dovuto passare ascoltando le lodi e gli slanci che l’uno faceva dell’altra?

Tante.

Troppe.

Ecco perché, allo stremo della sopportazione, aveva deciso di prendere in mano la cosa; e insomma, in un modo o nell’altro, col suo prezioso zampino, Carter e Tracy finalmente erano riusciti a dichiararsi. C’entravano in tutto ciò, forse, le numerose buche agli appuntamenti a tre che Hazel aveva dato, inventandosi le scuse più disparate anche a costo di restare a casa a sorbirsi uno stupido quiz televisivo?

Può darsi.

Ma, di giorno in giorno, Hazel si convinceva sempre di più che ne era davvero valsa la pena; ora, infatti, insieme formavano una delle coppie più carine del liceo.

Tornando alla storia, Hazel pensò bene di levare le tende, anche perché Carter e Tracy non accennavano a smettere di sbaciucchiarsi; come il loro solito d’altronde, da qualche giorno a questa parte.

-Vi saluto…- disse lei a bassa voce, ma con una punta di sarcasmo, senza ovviamente aspettarsi una risposta: i due erano normalmente impegnati a fare qualcosa di certo più piacevole.

La palestra ormai si era quasi svuotata, erano rimasti pochi tifosi e solo qualche giocatore che ritardava alle docce.

Hazel, recuperando lo zainetto sugli spalti, notò per caso Adrien Roof sulla porta, zaino in spalla anche lui; e le due ragazzine di poco prima.

-Adrien!-

Il ragazzo, sentitosi chiamare, abbassò lo sguardo prima verso l’una, poi verso l’altra, e non mancò di indirizzare loro un bel sorriso cordiale;

-Sì?-

-Beh…ecco noi…volevamo presentarci. Sai, siamo nuove qui…-

L’anno non era iniziato da molto, alla Santa Monica.

-Due matricole…infatti, non ricordo di avervi viste prima.-

Adrien si sistemò lo zaino sulle spalle;

-Certo non mi sarebbero passate inosservate due ragazze così carine…- disse lui chinandosi un po’ verso di loro, giusto quel tanto che bastava per suscitare nelle due dei risolini striduli.

-…patetiche…-

Hazel, che aveva assistito nauseata alla scena, cominciò a scendere abbastanza velocemente le gradinate; ma che ci trovavano tutte in Adrien Roof?!

Si avvicinò alla porta, ma un braccio alzato d’improvviso e tenuto teso contro lo stipite le impediva di passare.

Hazel rifilò al ragazzo un’occhiata tutt’altro che conciliante.

La risposta fu un sopracciglio sollevato;

-Che sguardo…problemi, Connelly?-

Le due matricole, intanto, si godevano la scena in silenzio, pronte a registrare ogni singola sillaba…qualcosa su cui spettegolare il giorno dopo, no?

-Fammi passare.-

-Oh…è questo il tono che si addice ad una signorina?-

Il sorrisetto beffardo, tipico di Adrien Roof, la faceva imbestialire più di ogni altra cosa, credetemi.

-Per te una “signorina” è un essere umano di sesso femminile che ride e sbavicchia alla tua presenza…o altro? Cominciamo a chiarire questo.-

Hazel lanciò una rapida occhiata alle due ragazze, una della quali spalancò la bocca per la frecciatina (non tanto celata, tra l’altro) che quella tizia indisponente le aveva scagliato contro.

Adrien guardò prima Nicole e Bridget, poi tornò a fissare Hazel.

Il suo sorriso si faceva sempre più largo…

Lasciò cadere il braccio lungo i fianchi, continuava a guardarla più sfacciato che mai, ma Hazel ne approfittò per andare via, snobbandolo alla grande.

Nicole e Bridget erano a dir poco scioccate: quella Connelly aveva il privilegio di conoscere Adrien Roof, di parlargli…e lo trattava così?!

O aveva qualche rotella fuori posto.

O era lesbica.

Non riuscivano a trovare altre spiegazioni…

 

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