Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: past_zonk    29/12/2011    2 recensioni
Un pezzo un po' barocco; una descrizione di un attimo, un respiro scritto con impeto, ispirato dalle note di Debussy.
"Matthew, odore di croissant caldo di sfoglia croccante delle nove e mezza, avvolge con gli occhi la schiena bianca che dispettosa gli nasconde il volto della figura che si staglia al di là di quella porta.
Quella schiena tirannica, ricoperta da piccoli minuscoli puntini rossi come ribes – pelli delicate, i biondi –, diventa bersaglio dell’odio del giovane Matt. Nella vasca da bagno dorata e laccata, con i piedi di leone, nella quale galleggia quel corpo bianco, ciondola anche una testa, riccioletti biondi ancora asciutti e nuca puntellata di spumoso bagnoschiuma odoroso; odore d’ibisco, da quella vasca."
Genere: Poesia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Questa fanfiction necessita di recensioni, perché non scrivo da tempi immemori ed il mio animo necessita di pareri umani. Sì, sto pregando per una recensione che metta a nudo ogni angolo di questo respiro scritto; e potrei sembrare molto arrogante. 

Suite bergamasque.

Descrizioni di attimi nascosti.

Matt guarda con attenzione la porta a soffietto di vetro che gli si staglia di fronte e nota sorpreso che è rotta da un lato; una stretta visuale gli lascia intravedere un’ombra, ed un odore delicato lo stuzzica. Le possibilità del destino gli si dispiegano davanti sottoforma di carte: come quelle delle veggenti. E le vede, Matt, con chiarezza. Ha l’assoluta certezza di trovarsi in uno di quei momenti della vita per cui o stai fermo o ti muovi, e – sapete – a lui la staticità non è mai piaciuta. Il giovane cammina , trascinando i piedi nudi sulla moquette beige, con il suo solito atteggiamento semi-scoliotico che lo rende quasi aggobbito, accartocciato su se stesso. E sbircia, Matt, dal lembo di visuale che gli si presenta agli occhi spalancati azzurri ammoniaca. Sotto gli occhi azzurri ammoniaca del giovane Matthew il tempo si ferma, come in una fotografia di Cartier-Bresson; come in bianco e nero, nella mente si cuce con grazia un’immagine. Sente d’un tratto la leggerezza della staticità, e distrugge le convinzioni del momento prima – com’è possibile? Bella, l’immobilità.
Matthew, odore di croissant caldo di sfoglia croccante delle nove e mezza, avvolge con gli occhi la schiena bianca che dispettosa gli nasconde il volto della figura che si staglia al di là di quella porta.
Quella schiena tirannica, ricoperta da piccoli minuscoli puntini rossi come ribes – pelli delicate, i biondi –, diventa bersaglio dell’odio del giovane Matt. Nella vasca da bagno dorata e laccata, con i piedi di leone, nella quale galleggia quel corpo bianco, ciondola anche una testa, riccioletti biondi ancora asciutti e nuca puntellata di spumoso bagnoschiuma odoroso; odore d’ibisco, da quella vasca.
Le mani di Matt, ferme sulle rifiniture lignee della porta, tremano, anche se grandi e sinuose, tremano come foglie freddolose e sudano, sì, sudano e scivolano sulla porta. Gli occhi vispi, nascosti tra le ciglia arruffate d’emozione, sbirciano tra il vapore e guidano la mente più vicino alla figura. Più vicino, più vicino. Un movimento di mani del ragazzo immerso è un rumore amplificato, nel religioso silenzio del bagno. È un’inondazione che colpisce l’orecchio pronto di Matt. E quando una mano naufraga spunta dal quel mare, Matt lo sente: sente dentro sé il calore di mille bagni bollenti, e mille mille caldi sospiri. Dalle guancie il calore gli imporpora anche il cuore. Vergognoso voyeur, Matthew nota il lembo di pelle estremamente chiaro di una clavicola, e il caldo fuoco dal cuore pellegrina più giù, nel limbo dello stomaco, dove rimane per un po’, sciabattando sulla sua anima con veemenza. Le gambe del giovane Matt fremono, stanche, e la mente viaggia nei sentieri ignoti che quella schiena gli propone; circumnaviga un neo che sosta sul lato sinistro del collo, fino ad arrivare a quella che sembra una lussatura sulla spalla destra. L’immaginazione tratteggia quella presenza, che ora potrebbe essere un dio, tanta eleganza sembra possedere. Il tepore della libido abbandona lo stomaco, ed è lì, finalmente, più giù. Ad irradiare di piacere il giovane Matt, che ha lasciato in terra i suoi spartiti sporchi d’inchiostro nero, che s’allenta il fiocco all’anarchico che ha in gola, che respira con forza contro la porta. Gli spiragli azzurri dei suoi occhi si chiudono, e la vedono ancora, quella schiena ribes…la vedono mentre s’alza, voluttuosa, e mentre i capelli miele non più asciutti non gli lasciano vedere il volto di quel ragazzo. Matt percorre nella mente i particolari che la visione di quel petto gli offre, l’ombelico rigonfio su se stesso come quello degli angeli botticelliani, i peli che si dirigono sempre più giù, lì dove l’acqua ancora copre. Le labbra! Le labbra un po’ più scure e semiaperte, le labbra che quando respirano giocano con l’aria, e sono incurvate in un sorrisetto da satiro. Ed è mentre la lingua del ragazzo si mostra, tra un gocciolina d’acqua che cade con lentezza raggelante, leccando le labbra perfette, che Matt ansima. È un soffio, ma basta a far riaprire gli occhi del giovane Matthew che, spaventato alza le mani e stacca la fronte dalla porta lignea sulla quale l’aveva inconsciamente poggiata, a spiare quel momento dolce come siero. È un soffio, eppure in quel tipo di silenzio cattivo che avvolge tutti i tesori ben nascosti, si sente con chiarezza. Il ragazzo nella vasca è ancora di spalle: Matt sorride quando s’accorge che la sua mano penzola dal bordo di ceramica della vasca. Dorme, avvolto nella schiuma, e il suo respiro si sente, come quello di Matt, che oramai ridacchia.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: past_zonk