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Autore: Gweiddi at Ecate    29/12/2011    2 recensioni
Buon Natale a quella pazza della Lizzie_Siddal
"«Sapete, signor Salvatore, l’importante di un castello è che ci siano una principessa, e un uomo cattivo che la tiene prigioniera. Altrimenti che castello sarebbe, non trovate?»"
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katherine Pierce, Stefan Salvatore | Coppie: Katherine/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il suo principe






Katherine era stupenda.
Inginocchiata tra i cumuli di neve rideva, e intanto modellava tra le mani la gelida materia bianca, con gli occhi illuminati e le guance arrossate.
Gli abiti grigi e azzurri la facevano sembrare parte di un quadro, fusa con il cielo plumbeo invernale e i fiocchi di neve che ricoprivano il terreno ghiacciato. I riccioli scuri che le sfuggivano dalla cuffia erano quasi dello stesso colore dei rami secchi degli alberi.
Sembrava innocente come una bambina.
«Signor Salvatore, non volete darmi una mano?»
Ecco, era così che faceva lei: lo tentava, lo seduceva, si acquattava agli angoli del mondo, dove la gente non poteva vederli, per incatenarlo a sé con l’incantesimo dei suoi occhi, della sua voce, delle sue mani. Poi in giardino, con Emily a osservarli dalla finestra del soggiorno, Katherine faceva la donna cortese, rispettava l’etichetta e le buone norme di comportamento. Lo chiamava signor Salvatore, invece di sussurrare Stefan al suo orecchio, con quella voce sensuale e intima che gli dava alla testa.
Lui, con un sorriso, faceva esattamente quel che lei gli chiedeva. La felicità di Katherine ben valeva quella piccola finzione.
Sedette sui talloni, di fianco a lei.
«Cosa state costruendo, miss Katherine?»
«Un castello inglese. Lì dovranno esserci delle torri, e qui dietro il parco.»
Con uno sguardo concentrato e assorto, indicò con il dito sottile i vari spazi da modellare nella neve. Stefan si accorse che non portava guanti alle mani, e le prese la destra tra le sue, per scaldarla.
«Katherine, non avete freddo?»
Lei sorrise benevolmente, scuotendo la testa come davanti alla domanda di un bambino un po’ ingenuo.
«Signor Salvatore, temete forse che un po’ di neve possa crearmi fastidi?»
Liberò la mano da quella di Stefan.
«Siete tenero a preoccuparvi per me.»
Prese della neve e la posò accuratamente sopra il cumulo squadrato che stava tanto meticolosamente forgiando.
«Ma ora il castello ha la precedenza.»
Sorrise, quando Stefan scavò nella neve un piccolo avvallamento, dove lei gli aveva indicato dovesse stare il lago. Intanto Katherine usava alcuni rametti per sostenere un torrione, e incideva un portone nelle mura che Stefan aveva innalzato attorno.
«Sapete, signor Salvatore, l’importante di un castello è che ci siano una principessa, e un uomo cattivo che la tiene prigioniera. Altrimenti che castello sarebbe, non trovate?»
Stefan volle risponderle, ma Katherine non lo stava guardando. Stava piuttosto scrutando con aria lontana la sua costruzione di neve.
«E ovviamente ogni principessa ha un suo principe che la verrà a salvare, e ucciderà l’uomo cattivo. Lasceranno il castello, e vivranno per sempre felice e contenti.»
Avvicinò un dito alla torre bianca.
«Naturalmente, per andare a salvare la principessa, il principe dovrà prima vederla, mentre lei guarda fuori dalla sua finestra, sperando in un domani migliore. Altrimenti come potrebbe innamorarsene?»
Con la punta dell’indice scavò una piccola insenatura nella torre, della grandezza di un’unghia.
«Così.»
Rialzò lo sguardo su Stefan e gli sorrise candidamente.
«Ecco, ora la principessa e il principe si vedranno, e si innamoreranno. Abbiamo donato loro un bel futuro, non trovate?»
Stefan rimase perplesso di fronte a quelli che di norma avrebbe giudicato vaneggiamenti. Ma quando Katherine parlava, ogni singola lettera era importante, e dunque gli riuscì di vedere un vecchio tormento dietro quel racconto puerile.
Le sorrise dolcemente.
«Certamente, miss Katherine. Spero saranno felici insieme.»
La vide mordersi un labbro, con un sorriso infantile e furbo dipinto in viso.
Katherine si alzò per andare ad inginocchiarsi di nuovo al suo fianco, con la gonna fradicia per la neve.
«Lo saranno. Lo saranno moltissimo.»
Quando Katherine lo baciò, incurante di Emily che ancora li vigilava dall’interno della casa, Stefan decise di credere a quel futuro.
Come in una fiaba, il principe e la principessa sarebbero vissuti per sempre felici e contenti. E lui l’avrebbe difesa da qualunque uomo cattivo avesse cercato di imprigionarla.









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Cosa non si fa per le amiche.
Damon perdonami! *corre a fare sacrifici all’altare del Damon/Katherine*
Ecco, anche se è passato, un grandissimo buon Natale a Lizzie_Siddal, che si farà andar bene questa shot pessima perché è tutto il giorno che cerco di farmi venire un’idea per questi due e altro non ho saputo fare.
Posso dire di averci provato ;_;
   
 
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