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Autore: MYH and ONE    29/12/2011    2 recensioni
In un momento di nostalgia Albus ricorda quando era piccolo e la madre raccontava a lui e ai suoi fratelli delle storie per farli addormentare che poi funzionavano sempre!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Ginny Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Magiche storie
 
 
<< Dai mamma ci racconti una storia? >>Le chiedevo tutte le sere
<< Si ma solo se mi ascoltate tutti e tre perché non ho proprio voglia di ripeterla. >> la mamma era sempre stata brava a raccontare le storie ma esigeva che anche James ascoltasse, il realtà a lui piacevano tanto ma era troppo orgoglioso per darlo a vedere. Quella sera in particolare avevo sei anni ma la ricordo come fosse ieri e,se adesso andassi a chiedere a Lily,lei che allora aveva solo quattro anni,se la ricorderebbe.
<< Va bene allora io inizio a raccontare appena vi mettete a letto.-a quelle parole si era seduta su una sedia aspettando che io e la mia sorellina ci stendessimo- >>
<< Dai mamma non un altra selle tue storie!? >>
<< Dai Jamie se non vuoi ascoltare almeno stai zitto e non disturbare i tuoi fratelli e tua madre- >> questo invece era papà anche noto come il salvatore del mondo magico.
<< Uff,va bene. >>
<< Allora questa è nuova: è di un autore giovane fresca fresca si chiama:
Sara e la sua presunzione
C'era una volta una bambina, si chiamava Sara ed era piccola ,di pochi anni.
Viveva in una famiglia di maghi molto benestanti. Lottavano contro la magia nera o almeno non ne erano coinvolti. Si era femmina ma molto più furba di tutti i suoi familiari messi insieme; non piangeva, era calma e imparava in fretta ma aveva un grande difetto: era strana.
Era strana perché non giocava con gli altri bambini ed era attratta dagli oggetti oscuri già da piccola. Lei invece si sentiva più potente e odiava i suoi genitori perché non le permettevano di maneggiare oggetti impregnati di magia nera. Arrivata all'età di sette anni, l'età in cui si manifesta la magia in ogni mago, i suoi genitori pensavano fosse una maganò. Tuttavia ogni notte Sara si allenava con la magia e si tratteneva di giorno.
Con il tempo divenne talmente brava da aver imparato gli incantesimi principali: eh si, i suoi genitori pur sospettandola non magica le avevano comprato una bacchetta.
Fino a che un giorno all'età di otto anni i suoi genitori portarono suo fratello maggiore a comprare una scopa e lasciarono lei a casa. La giovane maghetta in un impeto di ribellione rubò i libri di incantesimi che i suoi genitori custodivano preziosamente in una teca di cristallo in salotto e con lui tutti i libri di magia della casa. Loro stolti avevano lasciato la libreria aperta alla mercé tutti e lei non fece fatica a rimettere una copia falsa per ogni libro nella biblioteca facendo in modo che i suoi non si accorgessero di nulla.
Richiamò a se il suo gufo, prese tutti i suoi averi e mise tutto in una borsa da viaggio opportunamente allargata.
Partì così e camminò, camminò passando per laghi e per fiumi, per monti e per città fino ad arrivare in una casa abbandonata vicino a una paesino magico sperduto.
Era buia, tetra e angusta; sembrava che nessuno la avesse mai abitata o almeno che non fosse abitata da secoli ormai. Il pavimento scricchiolava, i muri cadevano a pezzi e le travi del soffitto, ormai marce, rischiavano di cedere. Ma a Sara non importava, per lei era perfetta: rispecchiava perfettamente la sua anima.
Per i primi giorni non ne uscì, ma piano piano il cibo iniziava a scarseggiare e lei fu costretta ad andare a raccogliere frutta nel bosco o a comprare pane in paese.
Questo la seccava molto perché la distraeva dai suoi amati incantesimi e le faceva perder tempo; allora decise di incaricare il suo gufo di andarle a pendere da mangiare in paese tutti i giorni così che non dovesse più uscire dalla casa.
Non si staccava mai dal tavolo: sia quando studiava gli incantesimi che quando mangiava i suoi miseri pasti.
Un giorno aveva scoperto un incantesimo per dare la parola agli animali e per curiosità lo provò sul suo gufo. Questo si schiarì la voce e disse :
<< So che non vorrai mettere in pratica il mio consiglio ma ti chiedo di ascoltare almeno. >>
<< Parla, sai che la curiosità e il mio punto debole. >>
<< Da quando mi hai assegnato il compito di andarti a prendere da mangiare, mi sono messo ad ascoltare i discorsi della panettiera. E sarò breve: Sara, in paese circolano voci su questa casa, si dice che sia stregata! Narrano in giro che l'albero di cui sono fatti tutti i mobili era un albero magico. Uno di quegli alberi con cui si può fare la “pozione della conoscenza”.-a quel dir a Sara le si illuminarono gli occhi-Quella che ti fa conoscere tutto. Quegli alberi cercano sempre di assorbire l'energia magica e la conoscenza altrui. Sara andiamo via di qui perché appena tu tenterai di ricavare quella pozione-e so che lo farai-il legno ti assorbirà e rimarrai a far parte del mobilio di questa casa per sempre. >>
<< Sciocchezze gufo, ora vai che io ho da studiare. >> e con questo gli sbatté la porta il faccia e il povero buon gufo rassegnato volò via.
Appena ebbe chiuso la porta la maghetta tranciò un pezzo della scrivania ma non fece neanche in tempo a far apparire un calderone che il legno la risucchiò e di lei rimase solo una vecchia credenza.
E così Sara per aver avuto la presunzione di esser più forte della natura stessa iniziò a far parte di quella casa. >>
<< Ohhh!! bella mamma! >>
<< Si è bella Lily e insegna anche molte cose... >>ma tutti già stavamo dormendo.
SPAZIO AUTRICE:
 Vi è piaciuta?
era la mia prima storia e a me piace molto...
ma deve piacere a voi comunque: un giorno ho pensato: esistono come fiabe magiche solo quelle di Beda il Bardo?
E così è uscita fuori questa One-short
Vi prego non so che pensare se non recensite per cui per favore fatelo!!!
   
 
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