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Autore: Kary91    29/12/2011    9 recensioni
[Caroline/Jeroline]
“Ehi, non ci provare!” Jeremy interruppe il fiume di parole, sbuffando, quando la scritta “game over” fece comparsa sullo schermo per l’ennesima volta.
“Non avrai nessun indizio sul regalo."
“Nemmeno uno piccolo?” Lo supplicò Caroline con aria speranzosa.
“No."
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Jeremy Gilbert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Draw me a smile.'
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Scritta per il TVG Christmas Edition, con prompt Caroline/Jeremy - Jeremy: "Ehi, non ci provare! Non avrai nessun indizio sul regalo." Caroline: "Nemmeno uno piccolo?" Jeremy: "No."

Dedicata con tanto amore a chiunque l'abbia richiesta, - anche se è probabilmente la mia Jeroline peggio uscita (chiedo perdono per questo!). 

JSYK: “Snooper”, in inglese, significa ficcanaso.

The Snooper.

 

 

“Indovina un po’?” Caroline annunciò allegramente, facendo ingresso in soggiorno; Jeremy stava maneggiando pigramente il joystick della playstation, seduto a gambe incrociate sul divano.

 “Ho appena comprato il tuo regalo di Natale!” Esclamò la vampira, agitando il sacchetto di carta che teneva tra le mani. Il ragazzo spostò distrattamente lo sguardo dal televisore a Caroline, prima di tornare al videogioco.

“Beh, non dici nulla?” Insistette lei appoggiandosi allo schienale del divano per sfilare il joystick dalle mani del ragazzo.

“E comunque, dovresti iniziare anche tu a fare le tue spese natalizie.” Aggiunse; un accenno di sorriso increspò le labbra del ragazzo.

“Solo perché non vado a sbandierarlo ai quattro venti, non significa che non ci abbia già pensato.” Rivelò riappropriandosi del joystick; gli occhi di Caroline luccicarono di curiosità.

“Stai dicendo che hai già preso il mio regalo di Natale? Mi dici che cos’è?”

“Ovvio che no.” Il ragazzo ribattè, incominciando una nuova partita. La vampira si sedette accanto a lui con aria pensierosa.

“Uhm… che cosa può essere? Sei andato a naso, o hai chiesto consiglio a Elena e Bonnie? Non puoi darmi almeno un aiutino?”

 “Ehi, non ci provare!” Jeremy interruppe il fiume di parole, sbuffando, quando la scritta “game over” fece comparsa sullo schermo per l’ennesima volta.

“Non avrai nessun indizio sul regalo."  

“Nemmeno uno piccolo?” Lo supplicò Caroline con aria speranzosa.

“No.” Ribattè risoluto Jeremy, stiracchiandosi vistosamente.

“Aspetterai il giorno di Natale, come tutti.”  Aggiunse poi, accoccolandosi pigramente sul divano. Caroline mise su un broncio infantile.

“Antipatico.” Si lamentò sollevandosi dal divano e stringendosi al petto il sacchetto di carta.

“Vado a curiosare da Elena. Di sicuro, lei sarà più carina di te e mi darà qualche indizio.”

Jeremy sorrise, intrecciando le dita dietro alla nuca.

“Fa’ pure. Tanto, non ne ricaverai nulla.” Commentò socchiudendo gli occhi.

La ragazza salì le scale con aria risoluta, dirigendosi verso le camere da letto. Tuttavia, quando raggiunse la porta di quella di Elena, proseguì oltre. Scoccò un’ultima occhiata furtiva al corridoio e si intrufolò nella stanza di Jeremy.

Dopo aver roteato gli occhi per via dell’esagerato disordine, incominciò a trafficare fra i cassetti della scrivania, senza alcun risultato. Tornò al centro della stanza, guardandosi attorno con aria pensierosa. Infine, si mise a quattro zampe e sbirciò sotto il letto, illuminandosi poi, quando riconobbe una bustina di carta un po’ stropicciata. Si affrettò a recuperarla, incuriosita: voleva solo dare un’occhiata al pacchetto, e poi l’avrebbe sistemato nuovamente al suo posto.

Nell’involucro, c’erano due scatoline, una più lunga rettangolare, e una seconda più piccola, a forma di cubo: la prima portava un’etichetta con il nome Elena, mentre sulla seconda c’era scritto il suo. Un sorriso trionfante fece capolino sul viso della ragazza: pacchettino piccolo; la busta portava la scritta Claire’s: doveva per forza trattarsi di un paio di orecchini. Non era esattamente quello che desiderava, ma Jeremy non poteva di certo saperlo. E comunque, era sempre stato un pensiero carino. Ripose i due pacchettini nella busta, facendo ben attenzione a non rovinarne il fiocco. Stava riponendo il sacchetto sotto al letto, quando riconobbe dei passi fin troppo vicini alla camera da letto:  si maledì per non aver più fatto caso ai rumori che provenivano dal corridoio.

Non fece in tempo a raggiungere la porta, che Jeremy la precedette, bloccandole il passaggio con aria seccata.

“Caroline!” Si lamentò, furibondo; la ragazza arrossì.

“Non ho trovato nulla, lo giuro!” Si difese, sorridendo a mo’ di scusa; Jeremy sbuffò.

 “Sei impossibile!” commentò, indicandole il corridoio con un cenno del capo.

“Il prossimo anno, non aspettarti regali da parte mia.”

“Ma se ti ho detto che non ho visto nulla!” Ripeté la ragazza seguendolo fuori dalla stanza.

 “Ci credo poco.”

“Beh se la pensi così, visto che ormai la sorpresa è rovinata, il regalo potresti darmelo adesso.”

Propose la ragazza, sorridendo candidamente. Jeremy scosse il capo.

“Assolutamente no.” Dichiarò deciso. “Ficcanaso.” Aggiunse poi, accennando a un sorrisetto.

Questa volta, fu la ragazza a sbuffare: se non altro, ci aveva provato.

 

***

“Allora, ti è piaciuto il mio regalo?” Caroline domandò arruffando i capelli di Jeremy. Il ragazzo si ritrasse infastidito, ma poi annuì. Rimirò a lungo il modellino di veliero che teneva tra le mani, prima di posarlo sul tavolo.

“Mi piacciono i modellini. Fino a qualche anno fa ero fissato con i velieri, mamma e papà, avevano intenzione di comprarmene uno per Natale, l’anno in cui…” Si interruppe, evitando di incrociare lo sguardo di Caroline.

“Come facevi a sapere che ne volevo uno?” Domandò infine Jeremy, rivolgendole un’occhiata incuriosita; la vampira sorrise.

“Un tempo eri molto più chiacchierone.” Spiegò semplicemente, prendendo posto accanto a lui; il ragazzo annuì.

“Suppongo che adesso dovrei tirare fuori il tuo regalo.” Aggiunse poi.

“Sarebbe anche ora!” Lo prese in giro Caroline, tendendo la mano. Jeremy rise e frugò all’interno del sacchettino di carta; ne tirò fuori un foglio arrotolato, legato con un nastro.

“è questo qui!” Commentò, porgendoglielo. Il suo sorriso si estese, nel notare l’aria interrogativa della ragazza.

“Visto che ti sei rovinata la sorpresa con il regalo che ti avevo fatto, ho dovuto ripiegare in fretta su qualcosa di diverso.” Spiegò;  Caroline srotolò il foglio, visibilmente perplessa.

“Ma scusa e gli orecchini che fine hanno fatto?” domandò  poi con un accenno di broncio, mordendosi un labbro subito dopo.

Jeremy si batté un pugno su una mano, trionfante. “Lo sapevo che li avevi visti!” Commentò con aria compiaciuta.

“Ma no, la mia era solo una supposizione!” Si difese la ragazza, rimirando il contenuto del foglio, che scoprì essere un disegno. Un paio di occhi chiari del tutto identici a quelli di Caroline ricambiarono il suo sguardo: Jeremy le aveva fatto un ritratto.

 “Jer, ma è stupendo!” Ammise, sorridendo sorpresa; il ragazzo sghignazzò.

“Guardalo bene.” Le consigliò passando un dito tra le scala nature del suo nuovo veliero in miniatura. Caroline esaminò il disegno con aria attenta, pur scoccando occhiate incuriosite di tanto in tanto al ragazzo.

“Non noto niente.” Commentò infine sempre più impaziente. “Tranne il fatto che mi hai disegnato una collana splendida, al collo. Ripensandoci, assomiglia un sacco a quella che io e Elena abbiamo visto da Claire’s la settimana scorsa. Ho faticato a non comprarmela, perché era semplicemente adorabile.”

“Me l’hanno detto.” Aggiunse infine Jeremy tirando fuori dal sacchetto di carta un pacchettino.

“Tieni. Anche se non te lo meriti.” Caroline sgranò gli occhi sorpresa.

“No, aspetta. Ma questo era il pacchettino di Elena!”  Commentò riconoscendo la scatola rettangolare che adesso, portava un etichetta con il suo nome;

“Avevo invertito le etichette: ti conosco troppo bene, curiosona.” Spiegò Jeremy, ridendo poi dell’impazienza con cui scartava il pacchetto.

“Ma… Jer!” Esclamò la ragazza entusiasta, ridacchiando a sua volta.

“Sei tremendo!”  Affermò infine, quando si ritrovò la collana fra le mani.

“Una peste. Non sei cambiato per niente, rispetto a quando eri piccolo.”

Jeremy si accigliò.

“Io?” Ribattè, mentre la ragazza gli gettava le braccia al collo per abbracciarlo.

“Scusa, chi è quella che ficca il naso nelle camere degli altri per scovare i regali di Natale?”

“Non è niente in confronto a quello che mi combinavi tu." "Seriamente, l’anno prossimo non ti compro nulla.”

“L’hai già detta l’anno scorso questa cosa, e non è stato così.”

“Questo, perché ogni anno è sempre la stessa storia. Prima o poi, mi stuferò sul serio.”

Commentò alzandosi, per tornare in camera sua. Caroline sorrise.

“Non ci credo, ti diverti troppo a escogitare questi stratagemmi folli per fregarmi.” Commentò trattenendolo per il braccio; Jeremy diede una scrollata di spalle.

“Può darsi.” Commentò fingendo poca convinzione.

 “Buon Natale, spiona.” Aggiunse infine permettendo a un sorrisetto di increspare gli angoli delle sue labbra.

Anche Caroline sorrise.

 “Buon Natale a te…peste !” Annunciò allegramente, schioccandogli un bacio sulla guancia.

 

Nota dell’autrice.

So che l’amicizia tra questi due ce la riesco a vedere solo io assieme a pochi altri, ma io li adoro <3 E ringrazio chi ha scritto il prompt per avermi dato la possibilità di scrivere dell’altro Jeroline. Un grazie di cuore a chiunque abbia letto!

 

Laura

 

 

 

   
 
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