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Autore: RedJoanna    29/12/2011    0 recensioni
storia scritta per il contest estivo "Castle va in vacanza" promosso da Castle Fanfiction Italia.
Il tuo cuore è sempre stato legato a doppio filo a quello di qualcun altro.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Josh Davidson, Kate Beckett
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
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*Sproloqui dell'Autrice*: e stamattina, dopo tipo secoli, sono tornata su EFP.
Mi sento uno schifo a non aver continuato The Writer's Newgrooves, ma la mia vita è diventata improvvisamente troppo incasinata per riuscire a tenere testa a tutto. In queste vacanze natalizie, però, spero di riuscire a continuare a scrivere e pubblicare!
Stamattina ho visto la 4x01 finalmente in italiano e la mia faccia è questa adesso -----> *w*
Ottimo telefilm, Castle, veramente.
Ok, come avete passato il Natale? Spero sia stato tanto sbrilluccicoso e pieno di sorrisi ;)

Questa che vado a pubblicare è una storia scritta una cosa come sei mesi fa e pubblicata solo su Castle Fanfiction Italia perché ha preso parte al contest estivo Castle va in vacanza. E' collocata appena dopo la fine della seconda stagione (dove con appena dopo si intende due secondi dopo la fine del 2x24). Ho bisogno di sentirvi perché mi siete mancate tanto, quindi RECENSITE *_*

Con tanto affetto e i miei auguri di fantastico 2012... buona lettura!



Il doppio filo

Una parola per te, Kate: cretina.
L’hai avuto accanto a te per un anno e mezzo, e dico un anno e mezzo.
E l’unica cosa che sei capace di fare è lasciarlo andare via con una donna che non sei tu.
Hai freddo.
Ti illudi che sia per colpa della bottiglia di birra che stringi fra le dita, ma sai benissimo anche tu che non è così.
Senti gli sguardi dei tuoi amici su ogni centimetro della tua pelle.
Aspettano un fremito, una lacrima, un sintomo del tuo essere umana.
Sono lì, dietro il vetro, pronti ad abbracciarti, a consolarti.
Loro non se ne andranno mai, loro ci saranno con te, sempre.
Ma tu vuoi rimanere sola con te stessa, a trattenere i singhiozzi fino a quando non ti scoppierà il cuore.
Non ammetterai mai che hai sbagliato.
Hai sempre creduto di essere una donna forte e indipendente, ma il tuo cuore è sempre stato legato a doppio filo a quello di qualcun altro.
Non a quello di Tom, però.
No.
Hai creduto di esserti innamorata di uomini che, in realtà, non hai mai amato.
Ami Rick e, per quanto tu cerchi di nasconderlo a te stessa, non puoi fare niente per impedirtelo.
L'hai amato per tanti anni come scrittore, e adesso lo ami come uomo.
Non vuoi pensarci.
Afferri la giacca ed esci di corsa dall'ufficio, senza salutare.
Chiami l'ascensore, le porte si aprono, ti infili nella cabina.
Premi il pulsante con uno 0 sbiadito stampato su e abbassi le palpebre.
Mentre le porte si chiudono davanti a te, nascondendoti agli occhi apprensivi dei tuoi amici, aspiri forte il profumo che aleggia nell'ascensore.
Riesci a cancellare quello dolciastro ed esagerato di Gina e quello leggero con qualcosa di esotico che ti ha aleggiato a fianco nell'ultimo anno e mezzo tende le sue braccia verso di te.
Lo scacci via con le mani mentre le porte dell'ascensore si riaprono.
Esci in strada e cammini, ma non fai caso a dove vai.
Svolti quando ti va, prosegui dritto quando te la senti.
Quasi finisci contro un uomo alto e dalla corporatura massiccia.
Alzi lo sguardo.
Ha i capelli scuri e porta una polo grigia.
Stai per urlare il suo nome, ma lui si gira.
Porta gli occhiali, e dietro le lenti i suoi occhi sono scuri.
Non è lui.

-Tutto bene, signorina?

Annuisci, incapace di parlare, e ti infili nel primo bar che trovi.
Scivoli nell'ombra su un divanetto di pelle, davanti a un tavolino.

-Buonasera.

Quel richiamo ti fa sussultare.
Di fronte a te è seduto un uomo dai capelli ricci e scuri.
Il suo volto è illuminato da un paio di occhi verdi e da un sorriso che gli va da un orecchio all'altro.

-Tutto bene?

Sei imbarazzata, diamine, potevi accorgerti prima che quel tavolino era occupato.
Senti caldo alle guance.
Stringi il filo, forte, stringilo, non lasciare che si leghi ancora.

-S...sì. Ora vado. Mi scusi.
-No. Per favore, rimani.
   
 
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