Prologo;
Jonathan si svegliò d’ un tratto, il solito incubo. Riprese fiato molto profondamente, poi si buttò con forza nel letto. Guardò nello specchio, e vide un ragazzo quindicenne pelle chiara, occhi ambrati e capelli castani. Sotto ai suoi occhi un tempo luccicanti, si intravedevano alcune occhiaie, era da molti giorni che non dormiva. Da giorni faceva spesso quel sogno, stava in un prato, il vento soffiava fortemente, se ne stava rannicchiato su se stesso, tutto nudo,stranamente, l’erba folta ricopriva tutto il terreno. Inizialmente dava una sensazione di pace e di tranquillità, ma poi tutto diventava buio, si sentiva soffocare, aveva freddo e non vedeva niente, in fondo c’era una luce bianca, lui correva,correva ma non riusciva a raggiungerla, eccola era là la luce bianca, ma poi qualcosa lo tratteneva, una mano, una mano piena di sangue.