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Autore: MariaGiovanna    29/12/2011    0 recensioni
Greta è pronta a trascorrere le vacanze in Canada
senza gli amici di sempre.
Una volta giunta nella casa sul mare presa in affitto dai genitori, si immerge nella stesura di un diario per dare ordine ai suoi pensieri. Ma qualche mese dopo quel dirario è nelle mani di uno scrittore in cerca d'ispirazione. Una storia di amori che nascono e amicizie che si sgretolano, nel momento in cui tutto cambia. Quando il "mondo prima! comincia a non bastare più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario, mi hanno chiesto di scrivere perché ti scrivo. Ho cominciato a meditare sui motivi e le ragioni profonde che mi hanno portato a produrre quelle mille, tremila pagine, o forse più, non saprei con precisione, di agende, quaderni, blocchetti, che sei tu, mio caro lunghissimo Diario. Alcuni, quelli di quando ero ragazzina, sono andati persi. Altri sono sepolti tra le sciarpe, o i costumi da bagno, a seconda dalla stagione, della mia cabina armadio. Mi hanno seguito, questi scritti segreti, nei due traslochi della mia vita, nascosti, protetti, imballati con cura in scatoloni ben identificati. Sì, caro Diario, perché sei prezioso e voglio custodirti come meriti. Ho bisogno di sfogliare le tue pagine talvolta, perché voglio leggere i momenti vissuti, le sensazioni provate, le emozioni che mi sono appartenute. Voglio rileggermi. Perché tu sei la mia storia, sei il tatuaggio sulla mia pelle. Perché tu sei me e io sono te. Non trovo quasi mai una storia raccontata, la cronologia di qualcosa che è accaduto. Si tratta di una cascata di pensieri, meditazioni a briglia sciolta, sfoghi, umori. Alcune volte, immergersi nel passato è come una sferzata di vento gelido e, allora, chiudo bruscamente e ti metto via. Altre volte, invece, è piacevole come una carezza da cui mi lascio coccolare. Ma perché ti scrivo, caro Diario? Amici cari ne ho tanti, intimi, veri, disponibili ad ascoltarmi sempre, anche cento volte sullo stesso chiodo fisso. Ma tu sei diverso, caro Diario. Sei una pagina bianca che voglio e devo riempire con la mia scrittura che scivola via veloce. Con te non ci sono premesse, non è necessario spiegare il contesto, o dare nomi propri a luoghi e persone. Tu accetti il mio flusso di pensieri incondizionatamente così dopo tante esperienze passate ho deciso di raccontarti cio che non riuscirò mai a dimenticare, cio che mi travolto la vita : un incontro , un semplice incontro, tra due persone, tra due persone diverse e non per "razza" , ma perchè nella vita quando si hanno passioni , e quando hai un sogno che diventa realtà, la vita non sarà mai come quella che si stava conducendo. Cambierà, cambierà tutto , il costo della vita, e specialmente le persone. Ho una foto che terrò per sempre, nel mio cuore e credo che ci sono emozioni più forti che non si riescono a esprimere con delle parole, una fotografia, riempie quello spazio che le parole lasciano vuoto e silenzioso, riempie gli occhi di quelle emozioni che con le parole non riusciresti a esprimere. E sono ricordi, momenti essenziali fermati con un click, pezzi di vita che guardandoli, anche a distanza di anni, sembrano talmente prensenti e reali da farci credere di riviverli ancora. Quel click per me è stato importantissimo, fondamentale nella mia vita. Non so se un giorno riuscirò mai a rivederlo ma ricordo perfettamente che il tutto sembrava un sogno. Mi ha insegnato a sognare. Sia ad occhi chiusi che aperti. E non importa se i miei sogni ora sanno ancora di te. Averli è già una conquista importante. Mi ha insegnato a credere in me. A lottare. A non mollare. A non dire mai è impossibile, ma mi ha imparato a dire "MAI , DIRE , MAI. E l'hai fatto in modo così spontaneo da farmi sentire spesso fiera di me stessa..E questo non mi era mai capitato nella vita. Mi ha insegnato a scatenare la fantasia e a usare l'immaginazione. Perchè bastava averlo con me perchè la mia mente si aprisse in modo incredibile e a 360 gradi. Per lui, per me, per noi. Tutto diventava un'idea nuova. tutto era creare. tutto era fantasia. Mi hai insegnato che l'amore sa renderti una persona migliore. Che si può cambiare ed essere ciò che uno vuole. E se ami davvero, è anche molto semplice farlo. E questo è successo non molto tempo fa, quando io ero nella mia camera a cantare. Partecipai ad un concorso online, sapevo gia che non mi avrebbero mai presa, sono stonata, non sono bellissima, e per andare ad incontrare un ragazzo di nome Justin, avrei dovuto avere quelle doti. Ma io partecipai lo stesso. Com'è che si dice "MAI DIRE MAI". Iniziai nel compilare tutti i miei dati personli e il video che includeva la mia vita personale, e che cosa mi ha spinto a partecipare a tale concorso. Mi rendevo conto che perdevo solo tempo fino a che mi arriva un messaggio alle 21:14 che diceva : Ciao, abbiamo ricevuto il tuo messaggio, siamo fieri di collabolare con te, presto ti invieremo nuovi aggiornamenti, forza e coraggio, sei stata scelta. HAHAHAHA ma io secondo te non stavo svenedo? Ma non può essere vero. Ridevo per tutta casa, e i miei genitorni non sapendo nulla prendevano me come la scema della situazione. Mamma mi chiese per quale motivo io fossi così contenta , ed io risposi che Justin mi aveva presa nel suo nuovo video, continuavo a ridere, era più forte di me, io non ci credevo. Ed invece passarono giorni, ed io non vedevo l'ora in cui avrei saputo nuovee informazioni rigardo il concorso. Le mie amiche non credevano a nulla, specialmente la mia migliore amica che , con uno sguardo malefico , mi guardò negli occhi e disse ridendo : Sei una bambina... ancora ti piace quel cojone, pensa al fatto che adesso lo saprà tutta la scuola e farai una figuraccia, ed io vicino a te non voglio starci nè andrei anche io di mezzo poi! Ho sperato che almeno la mia migliore amiche mi avesse creduto , ma non solo non lo ha fatto , ma mi ha rimpiazzata , e mi ha lasciata da sola, mentre tutti ridevano di me, dei miei sogni. Ho cercato di capire se stavo sbagliando, ma poi ho pensato che mi era stata data un opportunità incredibile, e non appena i miei amici mi avrebbero visto con lui (cosa impossibile), magari si sarebbero ricreduti, ma io non sarò pronta alle loro scuse, perchè ho una dignità, e come tale, deve essere rispettata. -Il telefono squilla- Vado a rispondere, un signore mi spiega cosa mi sarebbe successo non appena mi avrebbero portata da Justin. Passano 10 minuti, 20 minuti, mezz'ora, 1 ora e poi mi fanno sapere se magari ci si poteva incontrare gia da domani. Io, emozionata più che mai, risposi subito di si. Scoppiando in lacrime , vado nella mia stanza, dove trovo mia madre. Decido di raccontarle tutto per bene. Contenta anche lei decide di mandarmi. L'abbraccai forte, e gli dissi : mamma sei la persona più importante del mondo, ti voglio bene. Lei mi guardò negli occhi e mi disse : Io sono felice, se tu lo sei, cerca di raggiungere il tuo sogno, te lo sei meritato tesoro e ti starò sempre accanto. Mi misi nel letto, cercai di dormire, ma nulla. Rimasi così per tutta la notte, e il giorno seguente andai a scuola naturalmente con due belle occhiaie . Ero nel banco singolo, mi escluse ben parte della classe, e quando mi guardavano , ridevano, alcuni anche con un riso finto per accontentare gli altri. Non mi importava di nulla, non posso farmi una colpa, su un sogno che ho, da ben tre anni. Suona la campanella. Trememavo, e correndo tornai a casa. Mangiai, mi feci una doccia calda, e immediatamente pensai a cosa mettermi. Andai in camera, e mi mesi tutti i vestitini che avevo nell'armandio, sul letto. Decisi di mettermi un vestitino nero, con dei tacchi e una collanina d'argento. Usai la piastra per rendere i capelli lisci , e mi misi un pò di trucco, non molto , ma giusto un pò per togliere qualche imprecisione che avevo sull viso. Sentii il campanello di casa e mi precipitai alla porta. Vidi un Jeep nero grande, con un signore alla guida nero! Mi accompagnarono all'auto ed io ero incredibilemnte felice. Sapevo benissimo di non essere bellissima, ma per non contava l'apparenza, il vestito, il posto, contava chi stavo per incontrare, contava farmi conoscere da lui. Tutto quello che mi mancava, stava per accadere.
  
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