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Autore: Gaia Loire    15/08/2006    10 recensioni

Ma se voglio provare a riportare indietro Sirius Black e la pace - non può esserci l‘uno senza l‘altro, non importa quanto io possa sforzarmi di essere il Sirius che non c‘è più -, questa è l’unica strada possibile.
Perché non sono in grado di sopportare ancora quest’amore riflesso, non posso vedere l’uomo che amo soffrire, non ancora.
Non sono così marcia da sacrificare la sua felicità per una parodia di vita, per una relazione distorta che non ci porterà da nessuna parte. Amare è anche questo, amare è non dimenticare mai la persona che si ha amato veramente.

Nimphadora Tonks sa che Remus non la ama, non veramente e, dopo aver vissuto per cinque anni con questa consapevolezza, ha deciso di darci un taglio. Ha ricostruito tutta la storia di Remus e Sirius, con improbabili testimonianze, e ha scelto di lasciarla come messaggio d'addio all'uomo che ama. Poi andrà a cercare Sirius, ovunque sia. Anche a costo di non tornare indietro.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: I Malandrini, Nimphadora Tonks, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è una long-fic che sarà divisa prevalentemente in due parti. La prima parte è quella del Ricordo, la ricostruizione della storia dei Marauders, e la seconda è quella dell'Azione. Non so se la mia scelta stilistica generale sia buona o meno, qualche commento potrebbe comunque darmi una mano a decidere >.>


Amare senza venire ricambiati o ricevere in cambio amore riflesso, destinato in origine a qualcun altro - che cosa è peggio? Essere disperatamente devoti a una persona senza ottenere niente da questa o accettare il suo affetto, sapendo che in realtà non è destinato a te ma a qualcuno che oggi non c’è più e che non tornerà, che è soltanto un affetto falso e che non sarai mai amato per quello che sei, soltanto disprezzato per quello che non sei?

Voi siete disposti? Siete disposti ad amare una persona che cerca in voi chi ha amato e che forse si illuderà di trovarla veramente, magari scambiando un guizzo che vi attraversa lo sguardo con una sua tipica espressione?
E’ meglio amare senza essere ricambiati. Perché è una cosa definitiva, e si riesce a tirarsi indietro prima che sia troppo tardi, non c’è un briciolo d’amore da parte altrui, e non verrai invischiato in qualcosa troppo grande per te, fine della storia.
Il vero pericolo è quando l’oggetto del tuo desiderio vede in te qualcun altro, e l’unico modo per averlo è assecondarlo. Uno sporco compromesso, ed il rischio è che ti vada bene. Che tu sia disposto ad accettarlo pur di poter restare con chi ami, perché va bene, e non importa se non è amore, se non lo è sul serio, a te basta così. E’ okay, perché il tuo è amore vero. E cercherai di non pensarci perché, se non ci pensi, allora non ti chiederai se sia giusto o sbagliato, non ti chiederai se sia immorale e, soprattutto, di nuovo, se ti vada bene.
Perché il punto è proprio che ti va bene.
Qualcuno, un giorno, disse che “non si può possedere mai completamente chi si ama”. Io mi accontenterei anche di un pochino. Non completamente, un pochino. Perché lui mi sfugge, ed il suo sorriso non è altro che una maschera che si sgretola piano, passo dopo passo.
Sta cercando di trovare in me la persona che ha amato così tanto e che ha perso, e io lo lascio fare, perché ho un tale bisogno di lui da accettare qualunque compromesso. Ma al contempo, mi dispiace per lui. Ed odio chi lo ha abbandonato, perché lui soffre, e vederlo soffire così distante da me è la cosa che mi fa più male. Quindi, ho deciso che cercherò di sistemare le cose. Voglio raccontare tutta la storia, anche se non spetta a me parlarne perché io sono soltanto una comparsa, io sono la ragazza che è venuta dopo e che non è stata in grado di riuscire a fargli dimenticare la sua perdita. Voglio provare a sistemare tutto quello che è successo, ma lo farò soltanto perché lo amo e non riesco a vederlo in queste condizioni, non riesco a vedere la sua espressione offuscarsi giorno dopo giorno.
Perciò metterò a nudo tutto, anche se è doloroso, è l’unico modo che c’è per riportare alla luce quello che non ho mai avuto e che non avrò mai. Sono arrivata al capolinea, proverò a farlo tornare indietro, non posso far altrimenti.
Questo amore riflesso è diventato tanto doloroso quanto non averne affatto. Lo perderò? Se riesco nella mia impresa lo perderò, sì, anche se non l’ho mai avuto veramente. Perché lui è sempre stato suo. Non importa quante storie abbia avuto, non importa quante persone abbia preteso di desiderare, non importa che siano già passati cinque anni.
Lui non ha mai smesso di amare Sirius Black.

Io non c’ero, a Hogwarts, non in quegli anni, e le persone che sono rimaste della loro generazione sono molto poche, tutte morte, pazze o intoccabili. Tranne uno. Così l’ho raggiunto, e gli ho chiesto di parlarmi di lui, di loro, di quello che erano, che non erano, che avrebbero voluto essere e il suo ruolo in tutta la vicenda.
Devo partire dall’inizio nel raccontare la storia, aiutata dalla testimonanzia di Severus, dai vaghi racconti di Remus, quelli dettagliati di Sirius ed i diari di Peter Minus, stralci di pagine riempite con una scrittura confusa, macchie d’inchiostro e di ricordi, pezzi di storie, i racconti di una vita. Ma se voglio provare a riportare indietro Sirius Black e la pace - non può esserci l‘uno senza l‘altro, non importa quanto io possa sforzarmi di essere il Sirius che non c‘è più -, questa è l’unica strada possibile. Perché non sono in grado di sopportare ancora quest’amore riflesso, non posso vedere l’uomo che amo soffrire, non ancora. Non sono così marcia da sacrificare la sua felicità per una parodia di vita, per una relazione distorta che non ci porterà da nessuna parte. Amare è anche questo, amare è non dimenticare mai la persona che si ha amato veramente. Fare di lei tutta la propria vita. Io ti amo, Remus, ed è per questo che sacrificherò il mio sentimento e anche la mia vita. Se restiamo così, in questo equilibrio tanto precario quanto falso, nessuno di noi sarà felice. Ma forse, se lascio scorrere fra le dita i nostri, i vostri, i loro giorni,filtrando quello che era vero, quello che era falso e quello che era soltanto immaginato, forse potrai esserlo tu.
Adesso prendi un bel respiro, e non tapparti le orecchie quando non vuoi sentire qualcosa, perché c’è bisogno di ogni singola parola.
Ascoltami.
  
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